Mamma.🌹

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Non è stato facile scrivere questo capitolo, so che si tratta di un argomento 'serio' ma ho voluto comunque dargli una nota ironica, cercando di raccontarlo con gli occhi di Nina.

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Mamma.

•07/07/2025

I ClaRio come ogni anno si erano trasferiti nella casa al mare, vicino a Grosseto, che li avrebbe ospitati per l'intera estate.
Nina adorava il mare e tutti sanno quanto faccia bene ai bambini, certo non era facile giostrarsi tra bar e negozio ma ormai era diventata quasi un'abitudine salire a Verona ogni due settimane, alternandosi.
Quella settimana, peró, avevano deciso di passarla tutti e tre insieme chiudendo le attività.

Nina si era perfettamente ambientata nel villaggio, aveva fatto amicizia con i bambini e tornava al loro ombrellone solo quando aveva fame o quando Mario la richiamava per metterle la crema protettiva.

<<Papà papà papà vi devo chiedere una cosa.>> si alzarono entrambi nello stesso istante sedendosi nella rispettiva sdraio mentre lei se ne stava in piedi sotto l'ombrellone con il costumino giallo un po' storto.

<<Che vuoi Nì? Un altro gelato no per oggi, basta.>>

<<No, no voglio un gioco nuovo. Tutte le bambine ce l'hanno.>> alzó il tono di voce iniziando la solita cantilena di convincimento.

<<E che gioco è? Come si chiama?>>

<<Si chiama Mamma guarda su internet.>> la bocca di entrambi fu improvvisamente asciutta.

BOOM.

<<Una mam....ma?>> fu Claudio il primo a ritrovare le parole.

<<Si una mamma, tutte ce l'hanno anche all'asilo la chiamano sempre, parlano sempre di questa cosa.>>
Mario restó immobile e sentiva le lacrime iniziare a pungere i suoi occhi, l'altro invece la prese in braccio un po' tremolante.

<<Nina una mamma non è un gioco.>> cercó aiuto in Mario e trovó solo smarrimento più totale.
Non erano pronti, o meglio, pensavano di esserlo ma avevano smesso di pensarci e sentirselo dire è diverso da immaginarlo nella propria mente.
Una mamma, vedeva una mamma come un gioco da poter comprare.

<<E allora cosa è? Perché io non ce l'ho?>>

<<Perché....perché tu...cioè noi...insomma è compl...>>

<<Perché noi siamo due maschi.>> Mario lo interruppe dandole quella semplice spiegazione.

<<Si e avete il lombrico mentre io ho la farfalla.>>

<<E dal lombrico non nascono i bambini.>> continuó il moro grattandosi la nuca e mandando giù il magone.

<<E io da dove sono venuta?>>

<<Dalla...mamma.>> Nina sgranó gli occhi e si mise le piccole mani davanti alla bocca.

<<Quindi la mamma è la macchina per fare i bimbi?>> scappó ad entrambi un sorriso divertito per la semplicità con la quale aveva appreso la notizia.

Due ClaRio e mezzo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora