Cambiamenti e Desideri.🎀

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Cambiamenti e Desideri.

•22 Settembre 2021

Era passato più di un mese da quando era andato per la prima volta alla casa famiglia e per circa tre settimane, ogni giorno, tornarono a farle visita per cercare di entrare nella sua vita senza crearle alcun trauma.

Ma Nina sembrava aspettarli da sempre, i suoi occhietti vispi si illuminavano non appena arrivavano e ben presto inizió a dettare legge con gli altri bambini per avere l'esclusiva su Claudio e Mario.
E loro, loro erano completamente stregati da quello scricciolo biondo con il potere di renderli due perfetti cretini.

Avevano scoperto un sentimento nuovo, un amore estremo e improvviso. Un senso di protezione e di responsabilità che spaventava ma al tempo stesso li faceva sentire vivi.
E ogni volta era più difficile il distacco, Nina si dimenava tra le braccia di Anna allungandole verso di loro, che, con gli occhi lucidi se ne andavano velocemente già con il telefono in mano per chiamare l'assistente sociale ed assicurarsi che avesse smesso di piangere.

Così il giorno precedente avevano ricevuto il tanto atteso SI: Nina poteva finalmente andare a casa con loro, ed ora eccoli in piena ansia da primo giorno da papà.

<<Si però mó non iniziare a darle le cattive abitudini, a questa etá prendono tutti i vizi.>>
Ma Claudio sembrava non ascoltarlo, si era disteso nel grande tappeto accanto al divano e Nina era sospesa in aria come un astronauta nello spazio.

<<Ma quanto rompe papà Mario eh? Quanto?>>

<<Pappaaaaaaa. Taaaaataaaa.>>

<<Farai la cantante da grande me lo sento, andremo ai concerti insieme e io sarò il tuo corista. Gireremo l'Italia è l'America: I ClaRio in tourrr.>

<<Cla...ma ti senti quando parli?>>

<<Forte e chiaro capitan Panda, dove andiamo adesso signorina? Sulla lunaaaaaa.>> Nina lo lasciava giocare regalandogli quel sorriso sdentato che faceva impazzire entrambi e Mario restava ad osservarli per imprimere nella memoria quegli attimi.

<<Mario.>>

<<Che c'è?>>

<<Perché non ride più?>> si accovacciò alla loro altezza, Claudio aveva ancora le braccia tese verso l'alto e la piccola li fissava corrucciata, leggermente rossa in viso.

<<Oddio non è che si è paralizzata?>> a Mario venne l'istinto di ridere per quella domanda ma Nina qualcosa che non andava doveva averlo per forza.

<<Ma no vedi che sbatte l'occhi.>> mosse una mano da destra verso sinistra e la bimba seguì il suo movimento.

<<Perché parliamo sottovoce? Ho paura Mario, che faccio? La muovo?>> chiese Claudio nel panico.

<<No no sta bono così che ora mando una foto a mia cognata.>> si alzó in fretta recuperando il telefono.

<<E che ne sa lei da Roma?>>

<<Perché noi qua a Verona ne sappiamo qualcosa?>>
Uno strano odore invase la stanza ma Claudio era troppo concentrato nel fissare Nina per rendersene conto.

<<Mi sa che qualcuno qua ha fatto la cacca.>> sentenziò Mario sollevato mentre riponeva il cellulare sul tavolo della cucina.

<<Non l'hai portata fuori stamattina?>>

<<Claudio nostra figlia ha fatto la cacca non Kimera.>> Kimera alzó semplicemente la testa prima di sistemarsi nella sua cuccia e dormire di nuovo, lei all'arrivo di Nina era rimasta indifferente.
Claudio, nel frattempo, si risveglió dal suo stato di trans e annusó l'aria schifato.
Si alzó lentamente tendendo la bambina lontana dal suo corpo e camminó verso Mario che rideva di gusto poggiato al balcone della cucina.

Due ClaRio e mezzo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora