Bacca illude no pomo uno.
"I tre grandi elementi essenziali alla felicità in questa vita sono: qualcosa da fare, qualcosa da amare e qualcosa da sperare."
•29/09/2021
<<Nì ma tu lo sai che oggi è un giorno speciale, eh? E devi essere bellissima e soprattutto devi sta bona quando te metto ste benedette calze...>> Nina lo fissava sorridente, aveva ancora il segno del cuscino sulla guancia e i capelli scompigliati.
Mario quella mattina aveva messo la sveglia all'alba, portato fuori Kimera, gonfiato almeno una trentina di palloncini azzurri e verdi, pulito la cucina, ordinato la torta per Claudio, svegliato la bambina e adesso stava cercando di vestirla nel miglior modo possibile.<<Perché ti piace così tanto farmi perdere tempo?>> la guardò serio e lei smise di scalciare, sorrise soddisfatto, sua figlia aveva capito quando era il momento di ascoltare e di collaborare.
Voleva svegliare il suo uomo in modo speciale, era il suo primo compleanno da papà, lo ripeteva da giorni a chiunque incontrasse come se fosse l'evento più importante dell'anno e in un certo senso, per loro, lo era davvero.
<<Eccoci qua bella de papà, ora possiamo andare dal festeggiato. Kim vieni anche tu su...>> prese in braccio la bimba e le sistemò il vestito a pois rosa scelto per l'occasione, a lui non piaceva in realtà odiava vestire Nina come una bomboniera ma Claudio aveva insistito per comprarlo ed era stato costretto a cedere per evitare una lite familiare dentro al negozio.
Prese il cerchietto azzurro con un buffo unicorno disegnato e glielo mise.<<Adesso shhh...>> Nina rise e col ditino imitò il papà, era una bambina molto intelligente e una grande osservatrice, seguiva ogni singolo movimento di entrambi in casa e in poche settimane aveva già ereditato le loro abitudini.
Entrarono silenziosamente, l'unico rumore furono i passi di Kim sulle piastrelle del pavimento, a luce spenta si avvicinò al letto sedendosi senza fare rumore.
La piccola si strinse di più a lui, odiava il buio e la luce che filtrava dalle finestre non era rassicurante come il collo del suo papà.<<Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri papà, tanti auguri a te.>> accesa la luce e posizionò Nina sopra al petto di Claudio.
<<Mmmmh ma che profumo le hai messo stamattina?>> aprì gli occhi abbracciando la piccola che iniziò a toccare i tatuaggi sul suo petto, avevano un effetto ipnotico su di lei.
<<Il mio ovviamente, piace anche a lei.>> si stese accanto a Claudio.
<<Nina me lo dai un bacino?>> lasciò perdere i disegni colorati sul suo petto, strinse il suo viso con le manine paffute e gli regalò un bacio umido e bavoso ma pieno di amore.
<<Un altro...>> la bambina acconsentì.
<<Un altro...altri due...anzi tre...>>
<<Cla mo se rompe le palle lo sai.>> infatti Nina si dimenò dalla stretta del padre e gattonò per raggiungere Kimera ai piedi del letto.
La adorava, o meglio, adorava strizzarle il musino, tirarle la coda e rincorrerla per casa fin quando il cane non si nascondeva sotto al letto stremata.<<E il tuo regalo?>> Mario rise per la domanda e gli scompigliò il ciuffo più corto rispetto a qualche anno prima.
<<Ho vestito nostra figlia come uno spaventa passeri pacchiano, accontentati un pochino..>>
<<Neanche di Cicciobello bua ti sei ricordato.>>
<<Cla ma davvero volevi quel bambolotto? Dio mio hai 34 anni, sei un padre di famiglia te ne rendi conto?>>
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Due ClaRio e mezzo.
FanfictionIn realtà questa FF nasce semplicemente perché i ClaRio fanno impazzire chiunque con un bambino tra le braccia. Givova, Claudio con una bambina piccolissima che sorrideva imbarazzato e se la stringeva dicendo:'me la porterei a casa.' ecco, da quel m...