Bisogni.💎

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Eccomi!! Scritto di getto, ieri sera ero ispirata. Non l'ho riletto, come al solito.😂
Non so quanto riusciró ad aggiornare, forse prima di lunedì un altro, massimo altri due ve li sforno.
Altrimenti ci rileggiamo a fine agosto, anche Nina ha bisogno delle meritate vacanze.🎉

Bisogni.

14/09/2026

<<Papà facciamo tardi così.>>

<<Ferma, ruota un po' verso destra...ecco bravissima...adesso guarda Kim e sorridi.>>

<<Basta papà, ti prego. Papà Mario ci aspetta giù poi si arrabbia.>>

<<Va bene, prendi la cartella e andiamo.>>
Finalmente libera dalle grinfie di Claudio e dalla sua ossessione per le fotografie corse in camera a recuperare la cartella.

Avevano girato tutti i centri commerciali di Verona e dintorni per trovare quella che Nina desiderava.
La passione per gli unicorni era cresciuta nel tempo diventando una vera e propria ossessione, tanto da aver voluto un unicorno gigante disegnato sulla parete della sua stanza.

<<La colazione ce l'hai si?>>

<<Si ha messo tutto papà, forza andiamo.>> afferró la sua mano spazientita e lo trascinó fuori di casa, corse verso la macchina di Mario con il motore già acceso.

<<Scusa papà non è colpa mia.>>

<<Lo so Nì, quante te ne ha fatte stavolta?>>

<<Forse 10....20...>>

<<Mortacci suoi...>> Nina rise per l'imprecazione del padre e Claudio salì finalmente prendendo posto accanto al suo compagno.

<<Eccomi, Kim voleva mangiare...>>

<<Ah...te l'ha chiesto proprio lei immagino.>>

<<Certo, Nina diglielo anche tu.>> la bambina scrolló la testa.

<<Non far dire cazzate anche a tua figlia.>>

<<Papà le parolacce però...>> sbuffó sporgendosi in avanti.

<<Sei emozionata?>> chiese Claudio.

<<Un po'...voi?>>

<<Molto.>> rispose Mario, già gli tremava la voce al pensiero di vedere la sua piccola principessa varcare il cancello e iniziare una nuova avventura. Da sola.
Un passo in più lontano da loro.

Perché i genitori non potevano andare a scuola con i figli? A lui e Claudio avrebbe fatto bene una rispolverata alla loro cultura.
Tutto pur di non lasciare Nina in mano a sconosciuti.

<Tieni, li ho presi per sicurezza.>> tiró fuori dalla tasca del suo grembiule nero un pacchetto di fazzoletti e lo passó a Mario.

<<Non basteranno...>> commentó Claudio divertito, sua figlia li conosceva troppo bene ormai.
Sapeva quanto Mario fosse sensibile e incline al pianto in quasi ogni circostanza che la riguardasse.
Aveva pianto per i primi passi, per la parola papà, il primo dente caduto, per tutti i compleanni, per la prima volta che aveva fatto la pipì nel vasino, per tutto.

Due ClaRio e mezzo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora