Mi piace credere che la fantasia, prima o poi, governerà il mondo.
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•22/09/2021<<Cla vado a fare la spesa, mi raccomando.>>
<<Mario tranquillo so badare a nostra figlia, tu piuttosto non ti dimenticare niente.>>
<<Claudio non stuzzicare che oggi me so svegliato storto.>>
<<Eh appunto vai così ti raddrizzi, a dopo.>> lo lasciò li impalato davanti alla porta con la lista della spesa in mano e si chiuse in bagno. Mario aspettò qualche secondo e guardò Nina seduta sul divano, tra mille cuscini per impedirle di cadere, intenta a guardare Peppa Pig poi silenziosamente uscì di casa.
Si era svegliato nervoso quella mattina senza un motivo ben preciso. Appena aperti gli occhi aveva trovato Claudio appiccicato addosso, avvolto anche nella sua parte di lenzuolo e Kimera che piangeva per andare fuori.
Inutile dire che Claudio non aveva alcuna intenzione di lasciare il letto caldo e quindi toccò a Mario.
Da lì tutto era andato storto: Nina si era macchiata facendo colazione, i pannolini erano terminati così come le arance, la casa era un disastro e il suo fidanzato sembrava non voler collaborare. Per Claudio andava bene vivere nel disordine fin quando quella santa donna di sua madre non arrivava a far pulizia.Decise di distrarsi occupandosi della spesa da solo, portarli in giro era una missione impossibile soprattutto al supermercato dove qualunque oggetto colorato attirava l'attenzione della piccola e automaticamente Claudio cedeva, si avvicinava alla direzione indicata dalla peste con il ditino ed erano costretti a comprarlo per evitare di sentire le urla isteriche di Nina e passare per due genitori incapaci.
Adesso avevano a casa oggetti inutili come: un cactus di plastica, due frisbee verde lime, almeno quattro o cinque tazzine di plastica colorate, un timer a forma di fungo, un set di coltelli e una tenda da campeggio azzurra che non avrebbero mai usato.Entrò in macchina e sorrise quando vide un piccolo calzino rosa adagiato sul sedile del passeggero, lo prese tra le mani e si appoggiò allo schienale sospirando.
Era difficile star dietro a tutto, a volte si sentiva caricato di un peso troppo grande per loro eppure Claudio sembrava tranquillo, sempre con la situazione sotto controllo.
Lui no, viveva con l'ansia di compiere il gesto sbagliato. Buttò fuori l'aria e il cattivo umore sembrò svanire almeno in parte, controllò il telefono un'ultima volta e poi partì....
<<Nina che dici, mettiamo un po' apposto questa casa e facciamo felice papà Mario?>> la bambina alzò lo sguardo verso di lui poi tornò a concentrarsi sulle palline colorate che aveva tra le mani.
Paolo e la sua brillante idea di regalarle una piscina gonfiabile con circa 100 palline di plastica dentro, inutile dire che Nina aveva apprezzato tantissimo e la sera fu un dramma portarla a letto. Voleva dormire nella sua piscina.<<Se tu stai buona qui io mi sbrigo e poi guardiamo i cartoni insieme, ok?>> questa volta non alzò neanche lo sguardo e Claudio si toccò il ciuffo analizzando la situazione, il salone era un vero dramma: vestiti, scarpine, giochi, biberon ovunque. Sospirò rassegnato e pensò che, forse, ci avrebbe guadagnato ad andare a fare la spesa da solo lasciandò a Mario quel compito così ostile.
<<Tra due o tre anni Nina io e papà saremo vecchi quindi toccherà a te fare queste cose, sarai tu la donna di casa vero?!>> mentre borbottava con se stesso cominció a darsi da fare e in poco più di mezz'ora riuscì a far tornare la stanza ordinata come era un tempo.
Scattò una foto e la mandò a Mario scrivendo:'Giuro che ho fatto tutto io senza schiavizzare nostra figlia. Me la merito una ricompensa?'.
Attese la risposta che arrivò qualche minuto dopo:'Voglio controllare con i miei occhi, conoscendoti potresti aver nascosto tutto nella cabina armadio. In caso si, una caramella in più anche per te.' Rise e rispose velocemente:'Un leccalecca, grazie.' Immaginava Mario ridere e toccarsi i capelli imbarazzato tra gli scaffali del supermercato infatti la risposta fu un semplice:'Coglione.'.
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Due ClaRio e mezzo.
FanfikceIn realtà questa FF nasce semplicemente perché i ClaRio fanno impazzire chiunque con un bambino tra le braccia. Givova, Claudio con una bambina piccolissima che sorrideva imbarazzato e se la stringeva dicendo:'me la porterei a casa.' ecco, da quel m...