In realtà questa FF nasce semplicemente perché i ClaRio fanno impazzire chiunque con un bambino tra le braccia.
Givova, Claudio con una bambina piccolissima che sorrideva imbarazzato e se la stringeva dicendo:'me la porterei a casa.' ecco, da quel m...
Salve, scusate per l'attesa ma sono state giornate molto impegnative. Ho fatto un conto, approssimativo, dei capitoli che mancano alla fine e credo che al massimo arriveremo ai 40 capitoli.
Temo che dovrete avere molta pazienza durante i primi 20 giorni di agosto perché non avrò molto tempo per scrivere.
Buona lettura.❤️
Cavalli.
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Tether your soul to me I will never let go completely One day your hands will be Strong enough to hold me
I might not be there for all your battles But you'll win them eventually I'll pray that I'm giving you all that matters So one day you'll say to me
...
Se ne stava poggiato alla staccionata del recinto con le mani leggermente sudate e le gambe che non ne volevano sapere di stare ferme. Guardava dritto di fronte a se aspettando che Claudio arrivasse. Aveva scelto di portarlo a cavallo perché da piccolo avrebbe tanto voluto andarci, almeno una volta, ma non ne aveva mai avuto l'opportunità.
Si perse ad osservarlo ridere mentre passeggiavano in sella ai rispettivi cavalli, parlarono poco con le labbra e tanto con gli occhi. Riusciva a cogliere in quelle iridi verdi una luce speciale e buona.
E fu quella la prima esterna in cui si sentì totalmente scoperto di fronte a Claudio. Non era abituato ad essere ascoltato da qualcuno...qualcuno interessato davvero a ciò che stava raccontando. Fu nuovo e speciale.
<<Sei imbarazzante a volte.>> quelle poche parole erano uscite dalla sua bocca senza pensarci e Claudio aveva abbassato lo sguardo. Per un attimo ebbe il timore di aver detto la cosa sbagliata al momento sbagliato.
<<Perché? Perché ti guardo?>>
<<Si.>> aveva sospirato osservando le sue labbra, sperava con tutto se stesso che l'istinto di baciarlo non fosse agli occhi degli altri così evidente come lo sentiva lui dentro di se.
E poi la domanda sulla sua famiglia, sul rapporto con sua mamma e quelle pozze verdi fissi su di lui mentre parlava provando a raccontarsi. Non si aspettava un abbraccio, ne una mano sulla spalla. Claudio era restio nei gesti di affetto eppure il suo sguardo gli diede lo stesso beneficio di una carezza.
Fu quella, la prima volta, in cui Mario sentì l'esigenza di rivedere Claudio quella sera stessa, il giorno dopo e quello dopo ancora.
