Radunandoci🤪

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Una pillola di Nina tutta per voi.
Ero presente al raduno di Napoli e, inevitabilmente, la mia mente è andata a questa storia quando ho visto Claudio mano nella mano con uno scricciolo dai capelli neri e la faccia paffuta.

Dentro di me dicevo: È Nina, non bionda, ma pur sempre Nina.
Ero lì a pochi passi, avrei voluto urlare 'oh mio dio è lei' per fortuna il filtro bocca-cervello era funzionante e ho evitato una grossa figuraccia.

E quindi eccomi qui, perché 'sacchetto di prosciutto'meritava di avere un raduno.
Non so se ce ne saranno altre, magari si. Forse Nina ha una storia tutta sua anche per il cactus e un palloncino.

Buona lettura.❤️


Radunandoci.

05/11/2027

Napoli.
C'erano stati un anno anno prima eppure quella città continuava ad avere un'aria magica.
Il motivo che li aveva portati ancora in quel luogo, stavolta, era diverso dal solito. Un raduno di coppia, il primo da quando Nina era entrata nelle loro vite.

Ci avevano pensato a lungo, non volevano esporla più del dovuto ma in fondo quello era solo un'occasione per incontrare chi davvero teneva a loro.
Chi aveva scelto di rimanere nonostante la loro decisione di allontanarsi dai social. Di proteggersi.
Chi davvero li apprezzava e non aveva mai cercato di cambiarli.
Chi li aveva accettati, capiti e mai giudicati.

<<Papà me lo compri?>>

<<Nì perché vuoi una transenna?>>

<<Per farci questo.>> corse verso la lastra di ferro e ci passò sotto muovendo le braccia.

<<Il limbo lo puoi fare anche a casa, vieni qua che ti acciaccano.>> le prese la mano portandola via di fretta.

<<Perché corrono tutti?>>

<<È una gara.>>

<<Allora corriamo anche noi, facciamogli compagnia.>> si affiancò ad un vecchietto correndogli di fianco mentre Claudio osservava il panorama incantato.
Gli scogli. Sempre lì, immobili ad aspettarli ogni volta.

<<Claudio prendi nostra figlia.>> una pacca sulla spalla lo riportó alla realtà.

<<Nina vieni qua oppure mi mangio anche la tua sfogliatella>> il corpicino esile della bambina si fermó, strinse la mano al vecchietto in segno di saluto e tornó indietro saltellando.

<<Papà me lo compri quello?>> Claudio seguì il ditino con l'unghia coperta da un sottile velo di smalto rosa glitterato e scoppió a ridere.
Castel Dell'Ovo.
Un regalo semplice, facile da comprare.
Nina e i suoi sogni così grandi.

<<Si certo mo andiamo subito.>> borbottó Mario tirando su la cerniera del giubbotto.

<<Voglio vivere in un castello.>>

<<E noi che dovremmo fare?>>

<<Gli schiavi.>>

<<Quindi quello che facciamo anche a casa.>>

<<Si però in un castello è tutto più bello. Ma al raduno ci saranno gli unicorni?>>

<<No amore. Sarà tutto verde, azzurro e giallo.>>

<<Ah...e io sono il giallo come il sole vero?>> domandó mentre indicava la sua maglietta personalizzata del suo colore preferito, annuirono entrambi.

Due ClaRio e mezzo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora