Fuochi d'artificio.
•31/12/2022
Verona si preparava a festeggiare il nuovo anno, gli addobbi natalizi rendevano l'aria ancora incantata.
Le vetrine dei negozi brillavano più che mai e l'ormai famoso "Serpiko6", situato lungo il corso principale, non faceva di certo eccezione.
Aprire quell'attività per Mario era stato il tassello più importante della sua nuova vita in quella città.
Claudio lo aveva aiutato con i lavori di ristrutturazione, avendo conoscenze nella zona, gli era stato accanto nella scelta del tipo di marchio da creare, poi lo aveva lasciato dirigere da solo.Gestire due attività si era rivelato più complicato del previsto ma entrambi avevano avuto, in particolar modo all'inizio, il bisogno di sentirsi indipendenti almeno lavorativamente. Soprattutto Mario.
Erano stati inutili i tentativi da part di di Claudio per convincerlo ad aprire un bar più grande insieme.
Odiava troppo la sensazione di sentirsi un peso per chiunque e voleva coronare il sogno di avere un negozio suo.A distanza di quattro anni era fiero della scelta presa, Serpiko6 era un nome inconfondibile, i capi che Mario minuziosamente sceglieva piacevano al pubblico e da poco aveva adibito una piccola ala del negozio alla vendita di vestiti per bambini.
E Nina come modella era pazzesca.<<Mi spieghi perché siete ancora qua voi due?>> Claudio entró e vide in un primo momento solo Nina poggiata al muro bianco con addosso la nuova collazione primavera-estate...
<<E perché sei vestita come se fuori ci fossero 30 gradi? Dov'è papà Mario?>> la bimba indicó il retro del negozio.
<<Stavo scattando le ultime foto per il catalogo.>> rispose l'altro affacciandosi per un momento.
<<Voglio una percentuale sull'immagine di mia figlia.>>
<<Hai finito di sistemare il bar?>> chiese Mario e gli lanció i vestiti di Nina in una tacita richiesta di cambiarla.
<<Si tutto pronto, dobbiamo solo ricordarci di portare il karaoke.>>
<<Cla ci arrestano.>>
<< Ma va la è capodanno e poi ho pagato il permesso per la musica.>>
<<Appunto per la musica non per le urla isteriche tue e di Paolo.>>
<<Puoi anche andare via dopo cena se pensi di non divertirti.>> finì di allacciare le scarpe a Nina e la mise in piedi accanto alla cassa per abbottonarle il maglioncino di lana.
<<Perché devi essere così stronzo quando qualcuno non ti da ragione?>>
<<E tu perché devi smontare sempre il mio entusiasmo?>> sbuffò e fece sedere Nina nel suo passeggino.
<<Iniziate ad uscire, chiudo la cassa e arrivo.>> Claudio era così, a volte si comportava come un bambino permaloso e Mario con gli anni aveva imparato a smorzare la tensione evitando di rispondere.
Per molto tempo si erano scontrati con i loro caratteri diversi, ogni loro discussione iniziava per una scemenza e sfociava in lite proprio perché nessuno dei due intendeva cedere di fronte all'altro.
Erano dovuti maturare come uomini prima di arrivare ad avere un rapporto equilibrato, lo definivano così.
Per alcuni poteva sembrare piatto, in realtà no, piatto significa arrivato al capolinea. Il loro continuava a crescere ed evolversi ancora adesso.
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Due ClaRio e mezzo.
FanfictionIn realtà questa FF nasce semplicemente perché i ClaRio fanno impazzire chiunque con un bambino tra le braccia. Givova, Claudio con una bambina piccolissima che sorrideva imbarazzato e se la stringeva dicendo:'me la porterei a casa.' ecco, da quel m...