Ultimamente quasi tutti i capitoli vedevano Nina come protagonista, ecco in questo i ClaRio domineranno la scena.
Vi confesso che non è semplice, per me, scrivere del loro rapporto e del loro modo di stare insieme adesso che hanno 50 anni.
Ho sempre il timore di descriverli nel modo sbagliato, rimanendo troppo ancorata all'idea che ho di loro a 30 anni.
Per questo scrivo per lo più di situazioni legate alla vita quotidiana, penso che anche tra 100 anni alcuni tratti del loro carattere saranno sempre gli stessi....scusate se mi sono dilungata.Comunque, buona lettura.❤️
Respira questa libertà.
•23/07/2039
100.
Il voto con il quale Nina era uscita dall'esame di maturità.
Notte passate a piangere.
Giornate intere sopra i libri.
Versioni di latino infinite.
Problemi di matematica.
Ore e ore trascorse a ripetere ogni singolo paragrafo nei minimi dettagli.
L'ansia.
La voglia di farcela, di essere all'altezza della situazione, di non deludere le aspettative, soprattutto le proprie.
La paura di affrontare professori sconosciuti.
La sensazione di essere in un limbo, in una fase di passaggio.
L'esame orale, il tempo che passa senza che tu te ne accorga.
Fiumi di parole che, una dietro l'altra, dimostrano a quei perfetti sconosciuti tutto l'impegno che hai messo negli anni precedenti.
L'evidenziatore giallo tenuto tra le dita per cercare di parlare poi lentamente.
Il sospiro di sollievo quando il presidente di commissione pronuncia due semplici parole: basta così.
La bolla che esplode quando varchi il cancello e ti senti improvvisamente esposta al mondo esterno con un futuro tutto da costruire, di nuovo.Eppure Nina sentiva dentro di se la voglia e la forza giusta per percorrere quella strada ancora sconosciuta.
E Claudio e Mario ebbero la certezza che fosse pronta quando la videro correre verso di loro, le mani rivolte al cielo e il volto finalmente rilassato.
Era andata come lei voleva e come loro si auguravano.<<Cento. Cento. Cento.>>
<<Complimenti campionessa.>>
Claudio si ritrovò un piccolo, mica tanto, koala appeso al suo collo con le gambe ancora alla sua vita.
Era davvero felice, di solito i gesti di affetto plateali come quello non erano nella sua indole pacata e riservata in pubblico.<<Ho speranza di entrare all'università, sono troppo felice papà.>>
Università. Una parola che faceva brillare gli occhi di Nina e spegnava un po' quelli dei suoi genitori.
Università significa Parigi per due anni.
Parigi significa lontananza.
Lontananza significa mancanza.
Mancanza significa pensieri.
Pensieri significa notti insonni.
Notti insonni significa solitudine.Il sospiro emesso da Mario spense un po' l'entusiasmo di Nina, si maledisse immediatamente ma sua figlia era più comprensiva di quanto lui stesso pensasse.
<<Possiamo pensarci quando tornerò da New York?>> annuirono e salirono in macchina diretti verso l'aeroporto.
<<Edoardo?>>
<<È già lì, ricordatevi di mangiare le lasagne che vi ho preparato.>>
<<Si, mamma.>>
<<Papà Mario smettila, sono in ansia per voi da soli senza una donna.>>
<<Veramente siamo stati da soli per quattro anni prima che arrivassi tu.>>
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Due ClaRio e mezzo.
Fiksi PenggemarIn realtà questa FF nasce semplicemente perché i ClaRio fanno impazzire chiunque con un bambino tra le braccia. Givova, Claudio con una bambina piccolissima che sorrideva imbarazzato e se la stringeva dicendo:'me la porterei a casa.' ecco, da quel m...