Indietro nel mio domani.🔙

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Grazie a tutti.

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Indietro nel mio domani.

•23/04/2022

<<Cla non ce la faccio più, prendila un po' tu.>> l'altro si alzò dal suo seggiolino e prese Nina.
Stava piangendo da quando erano saliti in treno e l'unica cosa che sembrava calmarla era camminare avanti e indietro lungo le carrozze senza fermarsi mai.

<<Quando arriviamo da tuo fratello dobbiamo controllare che non abbia la febbre.>>

<<Se stavamo a casa nostra non succedeva, falle bere un po' d'acqua e portala a fare un giro altrimenti ce buttano fuori dalla carrozza.>> Claudio alzò gli occhi al cielo e prese il biberon tra le mani, non era da Nina piangere costantemente per ore ma il treno non faceva per lei.

<<Devi sempre farla tragica tu, vieni andiamo a fare la pipì.>>

<<E dove la lasci lei? Non potevi andarci prima?>>

<<La porto dentro con me, non mi scappava prima che cazzo.>>

<<Claudio il treno si muove, casca e si fa male. Manca mezz'ora e siamo arrivati falla dopo.>>

<<So reggerlo con una mano sola, tranquillo.>> gli lanciò il biberon schizzandolo in viso e si allontanò con la bambina.

Per Mario non era semplice affrontare quel viaggio, non tornava ad Anzio da quasi due anni e il fatto che Nina fosse stranamente ingestibile lo portava a pensare che, forse, non era stata una buona idea.
Il viaggio in treno sembrava non finire mai e il suo nervosismo cresceva ogni minuto di più, cercò di rilassarsi osservando il paesaggio scorrere davanti ai suoi occhi e sorrise quando vide il messaggio di suo fratello, li stava aspettando con Ginevra in stazione.

Aveva chiesto a Francesco di poter dormire per quei giorni a casa sua e di non farne parola con sua madre, era ancora indeciso se passare a trovarla o meno.
Il suo senso di protezione e di responsabilità nei confronti di Nina gli imponevano di tutelare sua figlia. Non era un giocattolo ne tanto meno un pacco, meritava di avere nella sua vita solo persone che l'amassero incondizionatamente.

Sapeva che sua madre si era pentita di essere stata dura nei suoi confronti molti anni prima e aveva cercato in ogni modo di tornare ad avere un rapporto con lui, ma Mario quelle spine nel cuore non era, ancora, riuscito a toglierle e forse non ce l'avrebbe mai fatta.

Osservò il salvaschermo del suo telefono, una foto di Claudio e Nina sorridenti con la bocca sporca di sugo.
Erano la sua famiglia e non avrebbe mai permesso a nessuno di farli sentire sbagliati ne con le parole ne con gli occhi. Conosceva bene la sensazione di disagio che ti toglie il respiro e ti fa vedere il mondo come un posto poco sicuro dal quale bisogna proteggersi.

<<Ma che bel castello marcondirondirondello, ma che bel castello marcondirondirondà, del mondo è il più bello marcondirondirondello, del mondo è il più bello marcondirondirondà.>>

<<Cla abbassa la voce.>>

<<Taci che se canto smette di piangere.>> si sedette accanto a lui con la piccola intenta ad osservare le labbra di Claudio muoversi.

Due ClaRio e mezzo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora