Ciao,mondo.👶🏻

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+52.000 stento a crederci.
Grazie infinitamente.

Ho aspettato un po' a postare, mi dispiace ogni capitolo di più perché si avvicina la vera fine.
Non l'ho riletto, è scritto veramente di getto in meno di mezz'ora.
Perdonate eventuali errori grammaticali.
Buona lettura.💜

Ciao, mondo.

•01/04/2047

Erano stati nove mesi difficili, non per la gravidanza di Nina che fortunatamente non le aveva creato tanti problemi.
Erano stati nove mesi difficili per abituarsi a diventare nonni, comprare tutto il necessario per il piccolo...si, Nina aspettava un bellissimo maschietto dal nome ancora incerto.
Avevano tirato fuori dalla cantina la culla, il passeggino e alcuni abiti neutri adatti anche a fagioletto.

Mario aveva venduto il negozio diventando socio del bar di Claudio. Erano conosciuti per essere il 'Sandro e Raimondo' di Verona.
Le persone frequentavano l'Urban per assistere ai loro battibecchi mattutini più che per i cornetti migliori di tutta la città.
Durante la gravidanza di Nina avevano assunto un nuovo ragazzo in modo tale da potersi assentare in qualunque momento.
La nascita era prevista per la penultima settimana di marzo ma fagioletto si era fatto desiderare...fino a quella notte.
Ovviamente loro due erano stati avvertiti solo alle prime luci dell'alba e si erano precipitati in ospedale.
Nina era in pieno Travaglio, le contrazioni fortissime la rendevano a due poco intrattabile.

<<Amore di papà, come stai?>>

<<Mai stata peggio.>> rispose seccata mentre stringeva le mani a pugno.
Si guardarono abbastanza in soggezione, le infermiere invece sembravano perfettamente a loro agio anche quando Nina prese ad urlare come una pazza.

<<Respira con calma Nì...vedrai che nascerà presto.>> mormoró Mario.

<<Sono 10 ore che me lo dicono, stai zitto papà.>>

<<Ok non...va bene...vuoi qualcosa da mangiare?>>

<<Non posso mangiare un cazzo.>> bene. Sperava con tutto se stesso che sua figlia evitasse almeno di imprecare contro Dio di fronte ai dottori.

<<Tranquilla tesoro, fanno schifo i cornetti di sotto. Quello al cioccolato era bruciato.>> rispose Claudio quasi divertito dalla situazione.
La delicatezza nel consolare le persone non era mai stato uno dei suoi punti di forza.
Sua figlia fece finta di non ascoltarlo e restó immobile in attesa dell'ennesima contrazione.

<<Sei un'idiota.>> lo rimbeccó Mario sotto voce.

<<Che ho detto?>>

<<Non mangia da ore.>>

<<E perché?>>

<<È la prassi.>>

<<Di cosa?>>

<<Del parto Cla.>>

<<Meno male sono nato uomo.>> rispose osservando sua figlia dolorante.

<<La prego lo faccia uscire.>> Nina era stremata. La fronte sudata, il corpo scosso da tremiti di dolore, la pancia che sembrava essere lievitata nella notte.

<<Ancora un piccolo sforzo Nina, non sei dilatata abbastanza.>> sospirò gettando la testa all'indietro e scoppiò in un pianto.
Edoardo al suo fianco le accarezzava i capelli senza riuscire a proferire parola, era impaurito tanto quanto loro.

Due ClaRio e mezzo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora