Scusate se ci ho messo un po' per questo capitolo, non ho avuto tempo di rileggerlo quindi perdonate vari ORRORI grammaticali.
Dovevo scrivere tutt'altro, è venuto fuori da solo in un certo senso.
E...buon 26 a tutti.💚💙26
•26/08/2025
<<Papà Mario, oggi è domani?>>
<<Si Nì oggi è domani.>>
<<Yuppidu arriva papà Claudio allora e possiamo portarlo sul bruco mela e possiamo andare sullo scivolo e poi andare a...>>
<<Amò riprendi fiato e finisci il cornetto o non faremo proprio nulla.>> mise il broncio finendo di mangiare il cibo sul suo piatto mentre Mario sistemava la cucina.
Erano giorni che Nina chiedeva insistentemente di Claudio, non era abituata a stare distante da uno dei due per molto tempo e la mancanza si sentiva eccome.
Si era svegliata la notte precedente piangendo disperata dopo aver sognato Claudio fare il bagno al mare con lei e la sua tristezza era aumentata quando, aprendo gli occhi, aveva visto Mario da solo nel lettone di fianco al suo.<<Papà ho finito che faccio ora?>>
<<Stai ferma e buona finché non ho finito di preparare il dolce.>> si voltò per guardarla e lei alzò il pollice sorridendo.
Aveva poco più di cinque anni ma la parlantina non le mancava di certo, Claudio e le sue storie senza ne capo ne coda avevano sortito uno strano effetto su quella bambina.
Amava parlare di qualsiasi cosa, si interessava a tutto ciò che la circondava ed era impossibile che le sfuggisse qualcosa.<<Fai una torta papà?>>
<<Si amore.>>
<<Che giorno è oggi?>>
<<26...>> aspettò con il sorriso sulle labbra certo che sua figlia si sarebbe ricordata quella data.
<<Uhhhh è il giorno dei Clario oggiiii...ma non abbiamo i palloncini verdi e blu.>> sgranó gli occhi, aveva ragione mancavano i palloncini.
Da quando Nina aveva tre anni era divampata nella loro famiglia la 'tradizione' di gonfiare un palloncino verde, uno blu e uno giallo ogni 26 del mese.
All'inizio fu una casualità, Claudio trovó una busta colma di palloncini colorati al supermercato e li prese per la bambina. La sera si ritrovarono sul divano a gonfiarne alcuni e, ovviamente, entrambi scelsero i loro colori.
Poi fu Nina ad afferrarne uno giallo e da lì non c'è più stato un 26 senza quei tre palloncini appesi alla porta di casa, al divano, al frigo o al letto.<<Ho preso le candeline verdi e blu.>>
<<E quante sono?>> lo raggiunse aggrappandosi alla sua gamba come un piccolo koala dispettoso.
<<Nove.>>
<<Sono tanti?>>
<<Eh abbastanza, amò peró spostati che ti faccio male.>> lo lasciò andare contro voglia continuando a saltellargli intorno emozionata.
Aveva scoperto la parola Clario sentendo parlare loro due e aveva subito voluto sapere di cosa si trattasse.
Si erano limitati a dirle che era il soprannome dato dalle persone che conoscevano la loro storia d'amore e gli volevano molto bene, per il momento sembrava bastarle come spiegazione.
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Due ClaRio e mezzo.
FanfictionIn realtà questa FF nasce semplicemente perché i ClaRio fanno impazzire chiunque con un bambino tra le braccia. Givova, Claudio con una bambina piccolissima che sorrideva imbarazzato e se la stringeva dicendo:'me la porterei a casa.' ecco, da quel m...