Li invidio. Invidio tutti qui.
Sono sempre in compagnia di qualcuno, parlano, ridono, scherzano. E io? Io sono sempre da solo. Attendo l'orario per la prossima lezione, seduto sotto un albero nel cortile dell'università, con la musica nelle orecchie e un libro in mano. Leggo molto, mi sono sempre serviti dei modi per sfuggire alla mia realtà e questo era uno di quelli, la lettura. L'altro era la danza... ma non ballo da un bel po', se non da solo a casa. Prima ballavo per vivere.Ricordo ancora le sue mani su di me la prima volta che mi ha toccato come nessun uomo dovrebbe fare ad un bambino. Piangevo, ma non potevo fare rumore o mi avrebbe picchiato. Piangevo in silenzio tutte le notti nel mio letto, ormai ero bravo a farlo. Il signor Suk lo faceva spesso, a tutti i bambini e io non capivo perché nessuno dicesse nulla, perché nessuno si ribellasse. Finché non capii. Li aveva in pugno, tutti loro. Avevo solo 10 anni, erano passati 5 anni da quando ero finito li. Non avevo un amico, li dentro. Normalmente si potrebbe anche far amicizia, ma il signor Suk faceva in modo che fossimo tutti gli uni contro gli altri. Ci minacciava. E la minaccia più grande era che non ci avrebbe mai fatti adottare. E l'adozione era l'unica speranza per fuggire da tutto quell'orrore.
Non capivo. Ancora non capivo tante cose, ero solo un bambino in fondo, ma che cosa può fare un bambino, un orfano contro un adulto. Dovevo sopportare. E trovare un modo per fuggire da lì, perché nonostante fossi un bambino, sapevo che il signor Suk, non avrebbe mai permesso che mi adottassero. Avevo capito di piacergli troppo.Scuoto la testa e sospiro. Odio ricordare queste cose quando sono fuori casa. Ma non posso farci nulla, non controllo questo fiume in piena che sono i miei ricordi nell'ultimo periodo.
Guardo l'orologio, ci vuole ancora mezz'ora prima che possa avviarmi a lezione. Ma quando alzo gli occhi qualcosa attira la mia attenzione. Un ragazzo a un po' di metri da me, che balla, senza preoccuparsi di essere al centro del cortile universitario. I suoi movimenti sono così belli che ne resto catturato, come una farfalla in una tela di un ragno. I suoi movimenti sono come una luce per una falena, e io sono quella falena. Una parte di me vorrebbe alzarsi e andare a ballare con lui, un'altra mi tiene inchiodato qui. Non mi sono mai fatto notare, sono sempre stato un ragazzo anonimo che non voleva essere visto.
Ma lui no. E lo ammiravo per questo. Sembrava libero. Non gli importava di nulla e io avrei tanto voluto essere così. Essere in grado di abbassare la guardia, rilassarmi, dimenticare il passato e godermi una giornata come quella, ballando tranquillamente.
Abbandono quella vista perché fa quasi troppo male. Lui sembra essere il mio opposto e improvvisamente mi viene in mente la signora Kim che un giorno disse a mia madre: 《Gli opposti si attraggono cara, è la legge della vita!》.
No, non doveva succedere. Non devo farmi prendere da strane fantasie. Mi alzo e mi dirigo alla lezione senza preoccuparmi di guardarmi indietro. Anche perché so che se lo facessi, resterei li a guardarlo.Ero riuscito a farmi un amico, alla fine, fuori dall'orfanotrofio. Era più grande di me, si chiamava Hoseok, ma preferiva essere chiamato Hobi o J-Hope. Avevo 14 anni quando lo conobbi. Ci misi un po' a fidarmi di lui, ma con quel suo modo di fare sempre solare, sempre con il sorriso sulle labbra, ma allo stesso tempo con una forza sulle spalle come mai ne avevo viste, riusci a catturare la mia simpatia e la mia fiducia. Il suo sorriso nascondeva tanto, proprio come il mio, forse per questo eravamo riusciti a legare così tanto. Alla fine, lui sapeva tutto di me e io sapevo tutto di lui. Lui conosceva tutte le volte che il signor Suk aveva abusato di me, di quello che mi aveva chiesto di fare, principalmente. Anche se chiesto non era la parola giusta. Il signor Suk usava i bambini del suo orfanotrofio solo per soddisfare i suoi piaceri e i suoi vizi, ne metteva alcuni a rubare per avere i soldi, altri li vendeva. E stranamente nessuno mai si accorgeva di nulla. Li faceva passare come rapimenti e si perdevano le tracce. Ne avevo visti un paio di quei casi, ma nell'estate dei miei 16 anni, non mi aspettavo che mi ordinasse di fare quello che mi disse. Voleva che mi prostituissi, diceva che ero bravo e un bel visino che tanti avrebbero voluto, e per di più ero giovane. Io non volevo. Cercai un modo per evitarlo. Ma la sua risposta fu: 《Voglio i soldi che potresti guadagnare vendendo il tuo bel culetto, se trovi chi ti paga anche solo per pettinare bambole, non mi importa finché ottengo ciò che voglio.》
E fu solo grazie all'amicizia con Hobi che riuscii ad evitarmi quell'orrore. Da un paio d'anni lui lavorava in un locale, faceva il barista, ma diceva che la paga era buona. Purtroppo a me non sarebbe bastato, ma lui mi disse che aveva altri piani. Cercavano un ballerino che fosse sexy, sia per gli uomini che per le donne, che li invogliasse a restare e a bere. Ma la cosa che più mi piacque fu la regola "Guarda quanto vuoi, ma non toccare mai!".Non avevo ascoltato una sola parola della lezione. Ma avrei recuperato. Ero bravo, in fondo se ero a Seoul era solo grazie ad una borsa di studio.
Raccolsi le mie cose e mi dicessi verso casa. Dovevo assolutamente trovare un modo per cambiare la mia vita ancora una volta, ma non sapevo da dove cominciare.
Alla fermata dell'autobus un ragazzino che faceva volantinaggio mi consegnò un volantino con su scritta un indirizzo, una frase accattivante per invitare i ragazzi a raggiungere quel luogo e una data, quella di stasera, ore 22.
Rilessi il volantino due volte e solo sul bus che mi portava a casa, decisi di provare ad uscire per una volta, male non avrebbe potuto farmi.------------------
Non sono brava con gli spazi autrice, ma ci provo..
Buonasera a tutti e grazie per essere passati a leggere la mia storia!
Allora niente nomi, quindi sono curiosa di sapere se tramite le mie parole sono riuscita a scatenare in voi la frase "È tizio/ è caio".
Questa storia è particolare persino per me. Non ne ho mai scritte di così impegnative, spero di non deludervi!
Gamsahapnida! 💝
Se vi va... fatemi sapere cosa ne pensate!Arya 🌸
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Does anyone love me? |Jikook
Fanfiction"Avete mai provato quella sensazione di paura, quasi panico non appena la vita di dona qualcosa di bello, per paura di vederla sparire dalla vostra vita, portandosi via tutto? Io vivo con quella sensazione perenne ormai, nonostante sia solo un ragaz...