Hobi è rimasto tutta la sera da me ieri, andando via che erano quasi le 2. Avevamo parlato del più e del meno, cenato insieme e visto un film, niente di pesante. Entrambi avevamo bisogno solo della reciproca compagnia per una sera. Mi ha parlato della sua vita qui, ma principalmente di come anche lui aveva scoperto di essere gay e si fosse innamorato di un ragazzo della sua comitiva di amici, ma non riusciva a capire cosa questo misterioso ragazzo dai capelli color menta provasse. Io da parte mia mi ero dispiaciuto nel non avere nemmeno idea di come aiutarlo dato che non mi ero mai innamorato in vita mia.
Ora me ne sto sotto quello che ormai considero il mio albero, perché non ci viene nessuno oltre me. Ho solo una cuffietta nelle orecchie e la mia attenzione viene catturata da una canzone che conosco e spostando lo sguardo vedo Kookie ballare di nuovo al centro del cortile. Sorrido nel vedere che nonostante sia bravissimo di suo, mette in atto i consigli che io e Hobi gli abbiamo dato ieri.
Stavolta però non gli volto le spalle mentre balla, non scappo, resto incatenato lì a guardarlo. Non mi perdo un movimento e sento dentro di me la stessa sensazione dell'altro ieri quando l'ho visto per la prima volta. Devo ammettere che è un bel ragazzo però...
Scuoto la testa a quel pensiero. Che vado a pensare? È un amico di Hobi ed un bimbo, non posso fargli affrontare quello che c'è nel mio passato, non quando nemmeno io riesco a combatterlo.
Quando finisce di ballare, si ferma e i suoi occhi si posano su di me, mentre sorride. Lo vedo prendere uno zaino e uno speaker e venire verso di me.《Ciao hyung!》 La sua voce è sempre così entusiasta quando mi parla, come se fosse davvero felice di vedermi.
《Ciao Kookie..》 Gli sorrido di rimando, usando il soprannome con cui lo chiama Hobi, vedendolo sedersi accanto a me. 《Vedo che hai seguito i consigli che ti abbiamo dato ieri.》 Mi volto appena verso di lui e lo vedo annuire solamente.
《Tu e Hobi hyung siete più bravi di me, se non seguo i vostri consigli non diventerò mai bravo!》 Le sue parole però, mostrano qualcosa, come una nota negativa, nonostante non sia facile da definire.
《Ma tu sei già molto bravo, Kookie, in alcune cose anche più di me.》 Mormoro, cercando di tirarlo un po' su e sento la sua mano posarsi sull'erba accanto alla mia, come se avvertissi il suo calore.
《Io aiuto te e tu aiuti me, che ne dici hyung?》 Mi chiede con quel suo sorrisetto che mi ricorda tanto un coniglio e io non posso far a meno di sorridergli.
《Va bene, sembra equo..》 Sussurro mantenendo il sorriso e vedendolo alzarsi e prendere lo zaino.
《Ho vinto hyung! Te l'ho detto che non mi sarei arreso!》 Mi dice ridendo mentre si allontana. E quel ricordo non può che far ridere anche me.
È tenace quel ragazzino e per qualche motivo vuole starmi vicino. Un motivo che però non riesco a capire. Ma infondo non mi dispiace per niente, anzi, la sua compagnia mi piace proprio. Penso che mi sono affezionato senza nemmeno rendermene conto.
Passo ancora una mezz'oretta seduto sotto l'albero e non riesco a non pensare a Kookie. Quando mancano circa 10 minuti alla lezione mi alzo e mi incammino. Ma non so perché c'è qualcosa che mi attira verso il corridoio parallelo a quello che devo prendere e senza pensarci due volte, inizio a percorrerlo, fidandomi del mio sesto senso.
《Dovresti smetterla di dare spettacolo al centro del cortile. Nessuno vuole guardare quella che tu chiami danza, non sei bravo. Sei una nullità, ficcatelo in quella tua testolina, ragazzino.》 Non so chi sia che parla, ma da quello che dice sembra che stia parlando con Kookie e mi avvicino senza pensarci due volte. Riesco solo a vedere qualcuno spinto contro il muro, qualcuno che riconosco essere davvero Kookie. Quella spinta l'ha fatto sbattere forte e vedo il braccio di questo sconosciuto alzarsi per colpire Kookie. Riesco a fermarlo prima che lo colpisca e nel momento in cui mi vede, prova a dar quel pugno a me. Io mi abbasso per schivarlo e colpisco lui invece, dritto sul labbro, spaccandoglielo. Si allontana velocemente e io sorrido a vedere che sono riuscito ad allontanarlo da Kookie.
《Stai bene?》 Gli chiedo, voltandomi verso di lui e trovandomi davanti una scena che mi ghiaccia il sangue nelle vene. Kookie se ne sta rannicchiato a terra, poggiato con la schiena al muro e le ginocchia strette al petto. Non mi risponde, mi avvicino a lui e mi inginocchio piano davanti a lui. 《Kookie, sono Jimin...》 Sussurro, sperando che così mi dia un segno.
《Hyung...?》 La sua voce è solo un sussurro interrogativo, quasi non creda che sia davvero io, così poso una mano sulla sua, cautamente per fargli alzare la testa e quando alza lo sguardo, vedo i suoi occhi pieni di lacrime.
《Sono io.. è tutto okay, tranquillo.》 Gli dico dolcemente, cercando di calmarlo. Con la mano libera si asciuga gli occhi velocemente, ma non accenna nemmeno a togliere l'altra dalla mia. 《Vieni, andiamo a prendere qualcosa di dolce.》 Gli propongo mentre mi alzo e lo trascino su con me, provando a sorridergli.
《Grazie..》 La sua voce è ancora bassa, mi sembra un bimbo così indifeso in questo momento che avrei voglia di abbracciarlo.
《Non preoccuparti, non avrei potuto permettere che ti facesse male.》 Gli dico, stringendo appena la sua mano, mentre recuperiamo le borse e ci dirigiamo fuori dall'università alla ricerca di un bar.
Ne troviamo uno non molto distante e lo raggiungiamo che aveva appena iniziato a piovigginare. Siamo stati per tutto il tragitto in silenzio, non sapendo come chiedere e sapendo che probabilmente avrebbe detto tutto lui una volta pronto. Entriamo e separiamo le nostre mani solo per sederci ad un tavolino accanto alla grande finestra in vetro, dove la pioggia sbatte già copiosa.
Ordiniamo due caramel macchiato nello stesso istante e ci guardiamo sorpresi, sorridendo. È bello vederlo finalmente sorridere di nuovo.《Kookie..》 Lo chiamo cercando di iniziare la mia domanda, non appena la cameriera va via, ma lui mi blocca con un cenno della mano, abbassando il capo.
《So cosa stai pensando.. perché non l'hai fermato? Vero?》 Mi chiede rialzando lo sguardo nel mio. 《So che ne avrei la forza, ma prima di picchiarmi mi dice sempre le stesse parole e io... perdo le forze e mi trovo intrappolato nel passato.》 La sua voce è ancora debole, non è tornata quella che era quando eravamo seduti sotto l'albero e mi tornano in mente le parole di Hobi che mi dice che anche Kookie ha sofferto nella sua infanzia. Poso una mano sulla sua, abbandonata sul tavolino.
Io sono qui per te, Kookie!
Vorrei dirglielo, ma da suo sorriso appena accennato so che ha capito lo stesso. Sorprendendomi, gira la mano e la unisce alla mia, con un gesto veloce, lasciandomi senza fiato.-----------------------
Annyeong~ splendori!
Avevo iniziato a scrivere il capitolo pensando di non finirlo e invece nonostante sia stato difficile da scrivere, sono riuscita a portarlo a termine. E qui inizia anche la storia di Kookie... Spero non mi odiate.
Se qualcosa non va, fatemelo sapere.. ma anche se vi piace quello che la mia mente sta partorendo!
Gamsahapnida a tutti! ❤Arya 💐
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Does anyone love me? |Jikook
Hayran Kurgu"Avete mai provato quella sensazione di paura, quasi panico non appena la vita di dona qualcosa di bello, per paura di vederla sparire dalla vostra vita, portandosi via tutto? Io vivo con quella sensazione perenne ormai, nonostante sia solo un ragaz...