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Quel pomeriggio ero rimasto da solo, dopo che Jae era andato a prepararsi, portandosi il bigliettino. Mi avevano portato il pranzo, ma io avevo mangiato veramente poco. La preoccupazione mi aveva chiuso lo stomaco. Avevo provato a leggere, avevo provato a dormire, ma niente funzionava. Ero troppo teso e nervoso. Speravo il nostro piano funzionasse e pregavo che il signor Suk non avesse degli informatori all'interno della polizia di Daegu o saremmo rimasti fregati dalle nostre stesse azioni. Rimasi la maggior parte del tempo sdraiato sul  letto, fissando il soffitto, senza vederlo realmente. Davanti ai miei occhi, vedevo le facce dei miei amici, del mio Kookie e all'improvviso la mia e quella di Jae, come se fossero delle maschere di sangue. Scossi la testa e mi misi a sedere sul letto. Quei pensieri non mi facevano bene, iniziavo a vedere e pensare cose che mi rendevano ancora più nervoso e non andava bene. Speravo Jae tornasse a trovarmi prima che si facesse notte, avevo bisogno di sapere se era riuscito a piazzare il biglietto o no. 
Proprio mentre pensavo che avevo bisogno di almeno una piccola certezza, la porta della mia stanza si aprì, rivelando Jae, che mi sorrideva. Entrò in camera e si venne a sedere ai piedi del letto, mentre io lo guardavo con gli occhi supplicanti, sperando di sapere qualcosa. Quando la porta si chiuse dietro di lui e sentimmo scattare la serratura, Jae parlò. 

《Sono stato fortunato.》Esordì lui, sospirando e lasciandosi cadere sdraiato di schiena sul letto, chiudendo per un attimo gli occhi, senza guardarmi. Immaginavo che nonostante dicesse che per lui andava bene fare quello che faceva, in fondo non doveva esserne proprio felice. Si vedeva che prima di venire da me aveva fatto una doccia davvero bollente, aveva ancora le guance tutte rosse per il calore. 

《Vuoi raccontarmi come è andata o preferisci di no?》Gli chiesi, avvicinandomi a lui e mettendomi sdraiato al suo fianco, senza toccarlo e senza guardarlo. Lui teneva gli occhi chiusi e io guardavo nuovamente il tetto, come se questo potesse alleviare le sofferenze di Jae se continuavo a guardarlo.

《Quando sono uscito da qui ho cercato di vedere se nei dintorni ci fosse qualcosa che poteva aiutare la polizia a trovarci. Una volta salito in macchina però non ho più potuto vedere molto, aveva i finestrini scuri. Però ho notato qualche dettaglio e anche quanto tempo ci abbiamo messo per arrivare in albergo.》Lo ascoltavo senza dire una parola e sentivo la sua voce tremare appena, forse dalla preoccupazione. Anche io ero stato preoccupato e nervoso per tutto il tempo, quindi lo capivo perfettamente e preferivo non interromperlo.《Dopo che avevo finito con il cliente, lui è andato un attimo in bagno e io sono rimasto solo, così ho preso una penna e ho aggiunto questi dettagli al foglietto. Non mi aspettavo però che mi lasciasse solo in camera per la mezz'ora successiva. Lui doveva scappare subito, ma mi disse di fare le cose con calma. Io per non rischiare però ho preferito fare comunque in fretta. Però il bigliettino anzichè lasciarlo nascosto, l'ho lasciato in bella vista sul letto, aperto in modo che si leggesse subito.》Mi disse Jae, spostando la testa verso di me e guardandomi solo verso la fine del suo racconto. Io sentendomi osservato mi voltai verso di lui e gli sorrisi, come a volerlo rassicurare. 

《Ancora meglio Jae. Sei stato grande.》Gli dissi, incoraggiandolo e vidi il suo sorriso piano piano tornare quello solare di sempre. Era entrato in camera mia che non sembrava nemmeno il solito Jae, era un po' spento.《Come ti senti?》Mi azzardai a chiederli e vidi il suo sguardo farsi sorpreso alla mia domanda.

《Non è mai facile, anche se dico di esserci abituato, mi sento sempre uno schifo, ma come ti avevo detto serviva. Spero di non doverlo fare più, perchè non so se reggerei ancora.》Mi rispose e per la prima volta vidi i suoi occhi farsi lucidi e sperai con tutto il cuore che i ragazzi potessero aiutarmi a trovargli un lavoro perchè non volevo che facesse ancora quella vita, soprattutto ora che non lo voleva nemmeno lui. 

《Vedrai che risolveremo anche questa situazione, Jae, non sei più solo!》Gli dissi sorridendo dolcemente per incoraggiarlo e forse sollevargli un po' il morale per quella situazione orribile.

Does anyone love me? |JikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora