Eravamo appena usciti da casa di Tae, dopo il pranzo con suo padre che era stato anche più lungo del previsto. Certo, non avevo pensato che il padre di Tae era anche colui che aveva cresciuto Kookie da quando era scappato di casa e che sarebbe stato come conoscere la sua famiglia. Era stato forse un po' imbarazzante all'inizio, ma poi ci eravamo messi a parlare della telefonata di ieri sera e le domande si erano incentrate sulla mia vita, su mio padre, mia madre e la mia matrigna, anche se l'avevo incontrata una sola volta in vita mia. Alla fine il padre di Tae, che è una persona davvero dolce e gentile, aveva accettato di essere il mio legale, anche senza essere pagato, dicendomi che avrebbe fatto questo ed altro per il ragazzo di Kookie. Quella frase mi era talmente rimasta impressa, dato che era la prima volta che venivo definito tale, che mi aveva mandato in confusione il cervello dal momento in cui eravamo usciti da casa di Tae. Però mi aveva detto che non era facile farmi sbloccare la carta in fretta, anche se avrebbe fatto tutto il possibile e in casi estremi avrebbe ottenuto che mi venisse almeno concesso di prendere qualcosa per affrontare il mese. Non mi piaceva per niente quella situazione, ringraziavo almeno che l'università la frequentavo grazie alla borsa di studio e non pagandola, altrimenti sarebbe stato un bel problema.
《Jimin-ssi, ci stai ascoltando?》Sentii Tae farmi quella domanda e mi voltai a guardarlo, trovando entrambi fermi qualche passo dietro di me. Ero sovrappensiero e non avevo ascoltato nulla di quello che avevano detto. Sospirai passandomi una mano tra i capelli e tornai da loro, facendo un sorriso di scuse.
《Perdonatemi, ero sovrappensiero.》Dissi loro e vidi Kookie guardarmi per un attimo preoccupato, mentre faceva scivolare la sua mano nella mia, facendomi sorridere.
《Dicevamo che è meglio dire ai ragazzi che stiamo andando a casa tua, così Nam hyung e Yoongi hyung portano le loro macchine, visto che stamattina non abbiamo fatto nulla e abbiamo solo oggi per fare il trasloco.》Mi spiega Tae, mentre io mi limito ad annuire a quella sua frase e lui riprende a camminare, lasciando me e Kookie qualche passo indietro, anche se lo seguimmo subito, ancora mano nella mano.
《In fondo non ho poi nemmeno così tanto roba, ce la faremo...》Mormorai, camminando accanto a Kookie che mi guardava di sottecchi.
《A che pensavi Jiminie?》Mi chiese curioso, facendomi per un attimo arrossire al pensiero delle parole che mi avevano tormentato per quel pezzo di strada che avevamo fatto.
《Ecco io...》Ero in imbarazzo. Come potevo dirgli che essere definito il suo ragazzo mi aveva mandato in fumo il cervello.
《Si tratta di quello che ha detto lo zio? "Farei questo ed altro per il ragazzo di Kookie..."? Non devi preoccuparti... ci stavo pensando anche io.》Mi spiazza due volte in una sola frase, una perchè sa cosa stavo pensando, come se mi conoscesse da una vita, la seconda perchè allora non ero l'unico che era stato colpito da quelle parole.
《Davvero?》Sussurro quasi incredulo, alzando lo sguardo su di lui che, all'improvviso mi lascia la mano e porta il braccio sulle mie spalle, tirandomi più stretto a lui, facendomi arrossire di nuovo.
《Si, beh... Non abbiamo ancora definito questa cosa, ma vorrei davvero che fossi il mio ragazzo.》Mi sussurra all'orecchio, con voce leggermente più bassa, facendomi venire qualche brivido. Purtroppo non riesco a rispondergli perchè Tae sta tornando indietro verso di noi, ma mi volto appena verso di lui e gli sorrido con tutto l'amore di cui sono capace, prendendo coraggio e portando il braccio che tenevo tra i nostri corpi, attorno alla sua vita, mettendo la mano sul suo fianco, stringendolo appena.
Camminammo fino a casa mia, ridendo e scherzando, e trovammo la davanti gli altri, che chiacchieravano appoggiati alle macchine. Ci sorrisero e io lasciai andare Kookie per andare ad aprire la porta, mentre ci salutavamo tutti e Nam hyung e Jin hyung prendevano degli scatoloni dalla macchina, portandoli nel salone e poggiandoli sul divano.
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Does anyone love me? |Jikook
Fanfiction"Avete mai provato quella sensazione di paura, quasi panico non appena la vita di dona qualcosa di bello, per paura di vederla sparire dalla vostra vita, portandosi via tutto? Io vivo con quella sensazione perenne ormai, nonostante sia solo un ragaz...