🔮 08 🔮

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Kookie era stato per circa un minuto in silenzio con la mano stretta nella mia. Cercavo di trasmettergli un po' di sicurezza, di fargli capire che non era solo e che io ero con lui. Teneva il capo basso, senza guardarmi e non ne potevo più di vederlo così abbattuto, soffrivo per lui.

《Kookie..》Lo chiamo dolcemente, solo che nel frattempo arriva la cameriera che lascia i nostri bicchieri di caramel macchiato e va via. 《Lo so che non è facile e se vuoi possiamo parlare di altro.》Gli dico quasi in un sussurro e lo vedo alzare finalmente lo sguardo nel mio. 

《No.. Io voglio, voglio parlartene, solo che ho un po' paura che tu possa scappare.》Sentire quelle sue parole per un attimo mi spezza il cuore, ma poi ripenso che anche io ho pensato una cosa simile su di lui, quindi so come si sente.

《Non vado da nessuna parte, sono qui con te!》Vedo spuntare un sorrisino sulle sue labbra, quasi timido stavolta, per le mie parole e gli sorrido di rimando, stringendo appena la sua mano.

《Quando ero piccolo...》Inizia a parlare, ma sento la sua voce tremare e rimango zitto, stringendogli solo la mano, mentre prendo il bicchiere con l'altra. 《...mio padre è stato piuttosto cattivo con me. Cioè, non era nemmeno mio padre biologico, ma l'ho scoperto solo dopo. Non lo sapevo dato che c'è sempre stato lui da che ne ho memoria e che mamma mi ha sempre detto che era mio padre.》Si ferma un secondo per bere un sorso di quella bevanda dolce, mentre tiene lo sguardo basso, ma riesco comunque a vederci dentro qualcosa di cupo che so sta per rivelarmi. 《Un giorno, potevo avere circa sei anni, io e mamma stavamo tornando a casa dalla mia scuola, era venuta a prendermi come tutti i giorni. Solo che ha iniziato a piovere e per far prima abbiamo preso una scorciatoia che passava per una strada un po' brutta. Ci hanno fermato due uomini che hanno cercato di rapinare la mamma, ma alla fine non avevamo molto e si sono arrabbiati. Hanno iniziato a spintonarla, uno di loro mi ha dato uno schiaffo che mi ha fatto finire per terra. L'hanno violentata davanti ai miei occhi e l'hanno picchiata, alla fine non ce l'ha fatta. Ore dopo, in ospedale, è morta. Quello che credevo mio padre ha incolpato me perchè mamma era venuta a prendermi a scuola e ha preso quella strada per non farmi ammalare. Quando eravamo soli a casa mi diceva che non era bravo in nulla, che non sarei mai diventato nessuno e che non dovevo nascere. Per i primi anni erano solo attacchi verbali, poi ha iniziato a picchiarmi, ma mi colpiva solo dove nessuno poteva vederlo e io avevo troppa paura per dirlo a qualcuno. Ho vissuto in questo modo e con la paura in corpo fino a quando ho fatto 15 anni, poi sono scappato di casa dopo che...》Sento la sua voce rompersi in alcuni punti mentre parla e quando si blocca e alza gli occhi li vedo pieni di lacrime. Lascio la sua mano e lo vedo guardarmi, mentre inizia a piangere davvero, forse è convinto che vado via, dato che mi sono alzato, ma faccio solo due passi e mi siedo sul divanetto accanto a lui, abbracciandolo. Lo sento irrigidirsi un secondo per poi stringere le presa sulla mia felpa e rilassarsi nel mio abbraccio. 

《Kookie.. se vuoi fermarti..》Gli dico dolcemente accarezzandogli la schiena, so come va a finire questa storia, me lo immagino da quello che ho visto nei suoi occhi, una sofferenza simile alla mia e non voglio riportarlo a quel momento.

 《No. Voglio farlo!》Mi dice, determinato, staccandosi da me e asciugandosi le lacrime che gli erano colate sulle guance. 《Era un pomeriggio come questo, pioveva e io stavo studiando in camera mia, quando lui rientra in casa, ubriaco e sale dritto da me, mi aspettavo che mi picchiasse come al solito... solo che quella volta fu diverso. Mi violentò e io cercavo di fare di tutto per staccarmelo di dosso, ma più mi ribellavo più lui mi diceva che non ero nessuno e mi picchiava.》Nel momento in cui ha ripreso a parlare gli ho preso la mano nella mia e sono rimasto li accanto a lui, guardandolo dolcemente e passando il pollice sul dorso della sua mano quasi a volerlo tenere al presente per non farlo sprofondare di nuovo in quel ricordo. 《Ricordo che quando lui andò a dormire quella sera, mi lasciò senza mangiare. Preparai uno dei miei zaini enormi con le cose a cui tenevo di più e scappai di casa. Il mio migliore amico, che è come un fratello per me, ha un padre avvocato ed è riuscito a farmi affidare a loro. Così mi sono liberato di quell'uomo, ma ho vissuto anni ad essere picchiato e... non è facile reagire!》 Le sue parole sono solo un sussurro, ma so cosa ha provato, ci sono passato anche io e per un attimo mi riperdo io nei ricordi e solo la stretta sulla mia mano mi fa tornare da Kookie. 

 《Mi dispiace che hai dovuto passare tutto questo, Kookie... So cosa si prova, non ad essere picchiato, ma ad essere violentato si. Vivevo in un orfanotrofio e il proprietario era un bastardo di prima categoria, nonchè pedofilo. L'ha fatto a tanti ragazzini, ma per anni sono stato la sua preda preferita, posso comprendere come ti senti. Però mi hai detto che hai i tuoi hyung no? Quell'uomo non può farti più del male e tu sei un ragazzo forte ormai, puoi reagire.》 Lo vedo guardarmi prima con gli occhi sgranati e pieni di lacrime. Una gli sfugge al controllo e senza pensarci porto una mano sulla sua guancia per cancellarla e gli continuo ad accarezzare la guancia dolcemente. 《Facciamo come mi hai detto tu stamattina: tu aiuti me e io aiuto te. Lasciamoci tutto alle spalle, insieme!》Gli propongo, cercando di fargli un dolce sorriso al quale lui risponde con uno altrettanto dolce, posando la mano su quella che ancora si trova sulla sua guancia. 

《Insieme! Me lo prometti hyung?》Mi chiede con quegli occhietti dolci, quasi mi stesse chiedendo di non abbandonarlo mai. E come potrei quando sento di nuovo quell'incantesimo farsi strada nella mia pelle fino ad arrivarmi al cuore.

《Te lo prometto mio dolce coniglietto!》Gli dico e a quel soprannome vedo una mezza risata sincera nascere sul suo viso, prima di abbracciarmi di nuovo. 

《Grazie Jiminie hyung!》Sento sussurrarmi all'orecchio e mi sento venire i brividi a sentire il suo respiro così vicino alla pelle. Lo stringo un paio di minuti e poi ci stacchiamo guardandoci negli occhi, vedendo che il velo cupo dei suoi si è appena dissipato.
Non è che mi sto innamorando, giusto?

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Here we are... ora conoscete il passato di Kookie! Lo so, mi odiate.. mi odio anche io credetemi. Nemmeno io riesco a vedere il mio bambino in questo stato. 😭

Fatemi sapere che ne pensate e grazie sempre a chi legge questa mia prima Jikook!
Un abbraccio.. A presto.. ❤

Arya 💐

Does anyone love me? |JikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora