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In questo momento sono chiuso nel bagno della camera degli ospiti di Kookie, sotto l'acqua calda della doccia che mi bagna i capelli e mi scivola lungo il corpo. Ma nonostante la presenza dell'acqua sento più l'abbraccio di Kookie che il calore dell'acqua, come se fosse ancora con me. Il suo modo di abbracciarmi e tenermi stretto, come mi guardava negli occhi, sembra che abbia letto nella mia mente e visto quello che io provavo stanotte. O forse semplicemente il fatto di aver affrontato qualche situazione simile ci porta a provare cose simili. 
Quando esco dalla doccia dopo essermi lavato, metto dei vestiti che Kookie mi ha prestato e mi asciugo i capelli, tornando in cucina e trovandola vuota. Prendo le mie cose e, sedutomi su uno degli sgabelli, le poso tutte sul bancone,  dato che gli ho chiesto se passavamo da casa mia, prima di andare ad incontrarci con Hobi.

《Jiminie...》 La voce di Kookie mi fa girare e gli sorrido mentre si avvicina. Ora che ci faccio caso non è la prima volta che mi chiama senza onorifico, ma non mi da per niente fastidio, anche perchè, tra noi c'è quella complicità ormai, nonostante lo conosca da due giorni. 

《Pronto?》Gli chiedo, vedendo che indossa una tuta, una felpa e un paio di Timberland ai piedi ed ha con se un borsone, probabilmente con il cambio. Mi appunto mentalmente di prepararne uno anche io, dato che dobbiamo andare alla sala prove. Vengo però distratto dai miei pensieri dal suono del borsone che cade a terra e Kookie che mi si avvicina tenendo gli occhi fissi nei miei, bloccandomi tra il bancone e il suo corpo, intrufolandosi tra le mie gambe e posando le mani sul bancone ai lati del mio corpo. 

《Sai che stai una favola con i miei vestiti?!》 Mi sussurra quasi ad un centimetro dalle labbra, prima di spostarsi sulla mascella e lasciarmi una scia di baci umidi, scendendo verso il collo. Quando però tocca il punto debole tra il collo e la scapola, non riesco a trattenere un mugolio e lo sento ridere sulla mia pelle. Imbarazzato gli tiro un pugnetto sugli addominali, senza fargli male e nascondo istintivamente il viso nella sua felpa, mentre lui mi abbraccia e io passo le braccia attorno alla sua vita, stringendomi a lui. 

《Anche nei tuoi abbracci si sta molto bene...》Sussurro, staccandomi poi piano piano e tornando a guardarlo negli occhi nonostante il rossore appena accennato sulle mie guance.

《Bene, perchè come tu proteggi me, voglio proteggerti anche io.》Mi dice, con sicurezza, sorridendomi con un sorriso così bello che per poco non mi scioglie.《Vieni, dobbiamo passare da casa tua o Hobi non la smetterà mai di prenderci in giro.》Ridacchia, prendendomi la mano e tirandomi giù dallo sgabello, mentre io prendo al volo le mie cose sul bancone con la mano libera. Recuperato il suo borsone poi, siamo usciti da quello che era stato il "nostro rifugio" per quelle ore. 

Eravamo passati da casa mia, mi ero cambiato ed avevo preso un borsone con il cambio per dopo e un asciugamano, posando a casa i libri dell'università. Poi ci eravamo diretti verso la palestra, camminando per un po' tenendoci per mano. 

《Jiminie... posso chiederti una cosa?》Sento la voce di Kookie un po' tremante che rompe il silenzio e lo guardo, vedendo però il suo sguardo incollato alle sue scarpe. 

《Puoi chiedermi tutto quello che vuoi, baby.》Gli dico dolcemente e gli accarezzo il dorso della mano con il pollice, dato che sicuramente quello che deve chiedermi riguarda qualcosa a cui gli fa male pensare. 

《Come hai fatto a cancellarlo?》Mi chiede, alzando poi lo sguardo sul mio e io ci rivedo dentro quello sguardo perso che aveva ieri mentre mi raccontava la sua storia. Stringo appena più forte la sua mano e gli sorrido, anche se stavolta è un sorriso un po' amaro. 

《Il signor Suk ci andava pesante con me, all'inizio era la cosa più spaventosa che avessi mai attraversato e provato, ma poi avevo trovato il modo di estraniarmi da quello che succedeva. Non è bello nemmeno così, ma dato che a lui piaceva legarmi e vedermi lì immobile a subire, potevo trovare rifugio nella mia mente e pensare a quei momenti belli o spensierati che c'erano stati nella mia vita. Però nonostante questo non sono mai riuscito a cancellarlo, anzi ho fatto l'errore di seppellirlo per troppo tempo e a volte torna, come i tuoi incubi, e io mi sveglio in lacrime, senza poterci far nulla...》Sento la mia stessa voce affievolirsi mentre parlo e so che non deve essere una risposta rassicurante per Kookie, ma purtroppo è la verità, tutto quello che ho provato è ancora dentro di me e non saprò mai come cancellarlo. Mi sento tirare la mano e mi volto, vedendo Kookie immobile in mezzo alla strada che mi guarda con un misto di rabbia e comprensione negli occhi. Mi tira di nuovo verso di se, facendomi avvicinare a lui e posandomi la mano libera sulla guancia. 

Does anyone love me? |JikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora