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Aprii gli occhi lentamente, portandomi una mano chiusa a pugno a stropicciarmene uno, mentre mi mettevo seduto sul letto. Mi guardai intorno e notai la stanza buia, le tende delle enormi finestre tirate in modo che non filtrasse la luce. Scostai le coperte per alzarmi e solo quando l'aria fresca colpì le mie gambe mi accorsi di essere nudo. Arrossii appena nel ricordare cosa fosse successo la notte prima, ma un sorriso di felicità spuntò sul mio viso nel ricordare la sensazione di totale appartenenza che avevo sentito. Come sei io e Kookie fossimo due anime gemelle destinate a trovarsi e che finalmente era riuscite nel loro destino. Mi spostai fino a sedermi sul bordo del letto, poggiando i piedi sul tappeto, guardandomi intorno, notando che non c'era un solo vestito in giro. Mi alzai, senza che il sorriso si cancellasse dal mio viso e andai a prendere un paio di boxer indossandoli, per poi andare nella cabina armadio e prendere un paio di pantaloni di tuta e una maglietta a maniche lunghe, indossando anche quelli. Avevo preso la maglietta di Kookie senza pensarci e sorrisi ancora di più a quel pensiero, era come se fosse normale per me mettere i vestiti del mio ragazzo, come se fosse una cosa che avevo sempre fatto, anche se non era così. Mi diressi verso il salone facendo meno rumore possibile e quando vi entrai, trovai Kookie seduto a gambe incrociate sul divano, che mi dava la schiena. Potevo vedere diversi fogli sparsi intorno a lui e qualche quaderno, probabilmente segno che stava studiando. Osservai la linea della sua schiena attraverso la maglietta nera che indossava e mi avvicinai cercando di non farmi sentire. Quando fui ormai vicino a lui, posai un bacio sulla sua nuca, mentre facevo scivolare le mie mani sul suo petto, abbracciandolo da dietro. Lo sentii sospirare e sorridere a quel mio gesto, voltandosi appena verso di me.
Sei sveglio...Sussurrò Kookie, portando una mano a stringere la mia, prima di liberarsi dolcemente dal mio abbraccio e tirarmi a sedere in braccio a lui. Lo lasciai fare e mi accoccolai contro il suo corpo, nascondendo il viso nel suo collo, sentendolo ridacchiare mentre mi abbracciava.Vuoi le coccole, Jiminie?Mi sussurrò dolcemente all'orecchio, posandomi poi un leggero bacio sotto l'orecchio facendomi rabbrividire.
Shi. Voglio le coccole... e la colazione.Sussurrai con una vocetta dolce, sentendo Kookie ridacchiare per quel mio comportamento. Strofinai piano il naso contro il suo collo, posando un bacio umido tra il collo e la clavicola, per poi mordicchiare appena lo stesso punto. A quel mio gesto sentii le dita di Kookie stringersi sulla mia coscia, mentre un versetto di piacere lasciava le sue labbra.
Non stuzzicarmi, Jiminie...Mi sussurrò nuovamente contro l'orecchio. La sua voce, stavolta roca, mi provocò dei brividi lungo tutta la schiena, costringendomi a mordicchiarmi il labbro per non mugolare. Sentire la sua voce così roca mi ricordava di ieri sera e sentivo una scarica di eccitazione attraversarmi il corpo. Cercando di ricompormi, mi alzai con il sorriso sulle labbra e feci per dirigermi in cucina. Sentii però una mano afferrarmi dolcemente il polso e mi voltai a guardare Kookie, curioso. Ti preparo io i pancake. Tu siediti.Mi disse dolcemente, alzandosi a sua volta e precedendomi in cucina. Questo ragazzino aveva proprio deciso di viziarmi e io non avevo nulla da ridire, anzi, mi piaceva proprio essere coccolato un po'.

《Tutto okay, Jiminie?》Mi chiese Kookie, risvegliandomi dai miei pensieri. Lo guardai con uno sguardo un po' corrucciato e vidi un'espressione confusa sul suo viso. 《Ti sei perso nei tuoi pensieri.》Mi disse, quasi sussurrando, mentre portava una mano sulla mia, facendomi lasciare la matita che tenevo tra le mani. 《Sei sicuro che non sia stato troppo presto tornare?》Mi chiese preoccupato e io gli sorrisi dolcemente, mentre portavo l'altra mia mano sulle nostre, accarezzando il dorso della sua con i polpastrelli.

《Sto bene, Kookie, tranquillo... Ripensavo solo a l'altro ieri mattina.》Gli spiegai dolcemente, sorridendogli, con voce bassa. Erano passati tre giorni da quando ero tornato e avevo deciso di tornare subito all'università per recuperare e non perdere la borsa di studio. In quel momento stavamo studiando in biblioteca, circondati da tanti altri studenti immersi nei loro libri. Avevamo però scelto un tavolo in cui saremmo entrati solo noi e i nostri libri e quaderni, per non avere qualcun altro intorno. Avevamo anche pensato che per noi sarebbe stato più produttivo non studiare in casa, da soli, dove bastava uno sguardo per distrarsi.

《E come mai proprio quella mattina?》Mi chiese, sussurrando, con un sorrisetto malizioso ad adornare il suo bellissimo viso. Da quando avevamo fatto l'amore la prima volta, ogni volta che mi sorrideva in quel modo i suoi occhi tendevano ad illuminarsi di una nuova scintilla che mi faceva sciogliere all'istante.

《Perché è stato il nostro nuovo inizio ed è speciale...》Sussurrai dolcemente, vedendo anche il suo sorriso addolcirsi per quelle mie parole, mentre metteva su un leggero broncio. Lo guardai, ridacchiando appena, perché già immaginavo cosa volesse. Quando faceva così era perché eravamo in un posto pubblico e non poteva fiondarsi sulle mie labbra come faceva a casa.

《Sono tre ore che studiamo, Jiminie...》Si lamentò, facendo accentuare quel broncio e arricciando le labbra, facendo così venire a me la voglia di baciarlo. Guardai l'orario sul mio telefono e sorrisi quando vidi che erano ormai le sei e mezza di sera. Rialzai lo sguardo su di lui e gli sorrisi, notando che lui non aveva spostato gli occhi da me nemmeno per un secondo.

《Hai ragione. Andiamo a prendere un caramel macchiato su.》Sussurrai vedendo il suo sorrisetto dolce tornare sul suo viso, illuminandolo. Iniziammo a raccogliere le nostre cose, mettendo le dispense al loro posto nei raccoglitori e posando le matite sparse sul tavolo. Io mi reputavo una persona disordinata quando studiavo e se studiavo insieme a Kookie, creavamo il caos cosmico attorno a noi. Ridacchiai appena e iniziai a mettere le mie cose dentro la borsa, per poi prendere il telefono e metterlo in tasca. Indossai il giubbotto e il beanie, prendendo la borsa e aspettando che anche Kookie finisse di prepararsi.

《Voglio anche una fetta di torta.》Mormorò, mentre mi prendeva per mano e ci dirigevamo all'uscita della biblioteca dell'università. Ci stringemmo nei nostri cappotti, dato che iniziava a cadere qualche fiocco di neve attorno a noi mentre ci dirigevamo verso il bar dove eravamo stati la prima volta insieme, dove Kookie mi aveva raccontato la sua storia.

《Puoi avere tutto quello che vuoi, baby...》Sussurrai, ridacchiando mentre camminavamo fianco a fianco e lo vidi voltarsi a guardarmi, nuovamente con quel sorrisino. Alzai gli occhi al cielo ridendo e sentii il suo braccio posarsi attorno al mio collo e abbracciarmi, tirandomi stretto al suo corpo.

《Tutto quello che voglio?》Mi chiese, sussurrando al mio orecchio con quella voce roca che sapeva mi faceva venire i brividi. Nonostante tutto però, amavo il fatto che riuscissimo a giocare e scherzare sulla nostra sessualità come se non ci fosse mai successo nulla.

《Sei impossibile, Kook...》Ridacchiai, liberandomi e spingendogli appena la spalla, giocando, per poi iniziare a correre verso la caffetteria. Forse la neve, forse il fatto che io e Kookie avevamo ritrovato la serenità, ma mi sentivo piuttosto giocoso quel giorno. Lo sentii seguirmi di corsa, mentre io arrivavo davanti la porta della caffetteria e la aprivo, solo dopo che lui fu nuovamente al mio fianco.

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So che è un po' in ritardo, ma mi sono presa un giorno o due per pensare un po'. 
Penso che con questo capitolo raggiungiamo le 4 mila letture e vorrei davvero ringraziarvi ad uno ad uno! Siete stati importantissimi per me. Ma lasciamo il tutto per il capitolo finale, che è meglio... 😉
A presto❤

Arya💐

Does anyone love me? |JikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora