Capitolo 2

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Non ho idea di dove stiamo andando, ma mi fido della mia cavalla. Si inoltra sempre più nella foresta e dopo non so quando ci fermiamo. Mi guardo in torno sono circondata da alberi e non ho la più pallida idea di dove siamo, scendo da cavallo e mi rivolgo a Luna <Hai idea di dove ci troviamo?> lei nitrisce e si dirige verso un cespuglio e io la seguo <Spero che almeno sai come si ritorna al castello!> borbotto. Sento una forte quantità di energia, e non è energia degli elementi. È energia oscura. Come hanno fatto dei cavalieri oscuri a entrare nel regno? E che cosa sono venuti a fare in questa parte del bosco? Da quando ricordo nessun cavaliere è mai riuscito a oltrepassare le difese magiche del regno o l'esercito e se anche fossero riusciti ad attuare una strategia che permetta ad alcuni di loro di avanzare indisturbati non avrebbero mai inviato due cavalieri così scarsi, a giudicare dal loro livello di energia. Mi avvicino di più e mi accuccio per non essere avvistata e faccio segno a Luna di non muoversi e fare silenzio.
< Dove diavolo è finito?> dice uno dei due. Chi stanno cercando?
< Non lo so, ma andiamo abbiamo fatto il nostro dovere se non arriviamo entro il tramonto sarà più difficile uscire dal regno. Senza contare che il re si arrabbierà con noi per non aver portato rapporto> dice l'altro.
< Ma Bach, ti assicuro di averlo visto se lo portiamo al principe, sono sicuro che ci daranno una promozione > al sentire la parola principe un brivido mi sale su per la spina dorsale.
È colpa mia se Emerald è continuamente attaccata da delle piccole truppe del regno Oscuro. Non siamo mai arrivati a una vera e propria guerra, Ombra si è semplicemente limitata a piccole truppe che attaccavano il confine del regno, il re continua a dire che lui no ne sa niente, e che è un gruppo di ribelli, che non ascoltano i suoi ordini e che vogliono avere il controllo di tutti i regni circostanti, dice che sta facendo di tutto per placarli, ma ovviamente, fin'ora, non ci sono stati miglioramenti a dir la tutta sembra che gli attacchi siano aumentati. Ovviamente nessuno crede alla favoletta che sono i ribelli ad attaccare, tutti hanno capito che è il re stesso ad inviare quei "ribelli" per impadronirsi del regno; a lui interessa solo il potere e suo figlio, il principe Sebastian, non è da meno.
Tutto è incominciato l'anno scorso, i miei genitori avevano iniziato a dubitare che re Rufus, essendo conosciuto per le sue manie di grandezza, si sarebbe accontentato di controllare solo un regno, soprattutto se il regno di Emerald potesse vantare di avere come legittima erede al trono la discendente della regina Diana, l'unica in grado di poter utilizzare il dominio del cristallo, purtroppo questa capacità potevano ereditarla solo le donne della famiglia della regina, infatti, per secoli, il regno si è trovato sprovvisto di un dominatore con questo potere, passando sempre il trono nelle mani dei primogeniti maschi. Ma sedici anni fa il regno poté vantarsi della nascita di una principessa, che non solo può controllare tutti e 5 gli elementi-Acqua, Fuoco, Terra, Aria, Fulmine-, ma anche il potere del cristallo. E i reali di Ombra non potevano farsi scappare un occasione del genere, l'anno scorso, infatti il re e il principino, si sono presentati a castello con una proposta di matrimonio che, ovviamente, è stata rifiutata. Sicuramente non essendo contenti del rifiuto decisero di creare scompiglio tra la popolazione con "attacchi indiretti", ma non essendoci prove non possiamo incolpare il re o il principe per questi attentati.
I miei pensieri vengono interrotti da un cavaliere oscuro.
< Ehi Bach, visto te lo avevo detto io di averlo visto> dice mentre gli mostra uno strano esserino blu che si dimena tra le sue mani.
< Wow allora esiste davvero, bel lavoro Ter, il re sarà contento di questo regalo> ma appena finisce di dire questa frase il mostriciattolo morde la mano di Ter, che lancia un urlo, e vola via, ma non riesce ad andare lontano che le guardie lo colpiscono con un raggio oscuro che lo fa precipitare e appena cerca di rialzarsi viene colpito ancora <Così la prossima volta ci pensi due volte prima di mordermi> sta per colpirlo un'altra volta quando decido di intervenire. Senza nessun piano, ovviamente!
< Ehi tu!> entrambi si girano di scatto verso di me < Non ti vergogni a prendertela con chi è più piccolo di te?> posso essere più stupida di così? Odio chi se la prende coi più deboli, mi fanno arrabbiare, e quando sono arrabbiata non rifletto.
< Guarda un po' Ter chi c'è qui, sembra proprio il nostro giorno fortunato. Sono più che sicuro che il principe preferisca la sua dolce principessa che quell'inutile esserino> dice quello che dovrebbe chiamarsi Bach, mentre il suo amico strabuzza gli occhi appena capisce chi ha davanti.
<L..lei è la principessa?> chiede Ter all'amico, ancora sotto shock
<Già, potremmo diventare i bracci destri del re se gliela consegniamo e diventeremo ricc...> ma non lo lascio finire, lo colpisco con una palla di fuoco che lo fa scontrare contro un albero, l'impatto è stato talmente forte che gli esce un po' di sangue dal labbro. Si rialza e mi guarda come a volermi uccidere < Come hai osato piccola strega> mi urla mentre si ripulisce la bocca.
<Odio chi non mi risponde e fa lo sbruffone> detto ciò riparto all'attacco. Per fortuna mi alleno abbastanza nella lotta corpo a corpo e con gli elementi. A volte più che una principessa sembro un ragazzo
Uso la terra per aprire una buca sotto Ter, lui ci cade e non riesce ad uscirne " bene per un po' sarà fuori gioco" penso ma appena mi giro vengo colpita da un raggio oscuro che mi fa cadere a terra. Mi fa male la pancia, ma non basta per mettermi fuori gioco. Mi rialzo e evoco un enorme getto d'acqua che indirizzo contro il mio avversario, lo ghiaccio e lui rimane intrappolato contro l'albero; non riesce a liberarsi e io ne approfitto per lanciargli contro un fulmine, che gli fa perdere i sensi. Mi giro e trovo l'altro tizio che è appena uscito dalla buca e cerca di scappare, ma non riesce ad andare lontano che con una raffica di vento lo lancio su un albero. Poi corro verso quella piccola creatura, è rannicchiata su un fianco e sembra stia piangendo. Appena mi vede arrivare cerca di allontanarsi ma non ci riesce è troppo debole, mi inginocchio accanto a lui e lo prendo delicatamente con una mano < Tranquillo ora ci penso io a te > mi alzo e vado da Luna <Riportaci a castello su>.
Appena torniamo troviamo Trevor che parla con alcune guardie io scendo da cavallo e corro da lui.< Trevor> urlo <Prendi Luna mettila nel box.> lui mi guarda stranito, ma dopo aver visto ciò che ho tra le mani obbedisce < Tu invece> indico una guardia < vai a chiamare una domestica e fai portare una bacinella, bende e erbe nella mia camera. Mentre voi altri inoltratevi nella foresta ci sono due soldati oscuri li ho sentiti parlare di un lavoro che avevano concluso, ma non ho capito a cosa si riferivano. Sono svenuti ma penso si risveglieranno presto> le guardie mi fissano stralunati ma obbediscono.
Io entro nel castello e vado in camera mia e poggio a piccola creatura sul cuscino inizio ad alleviare il dolore col potere dell'acqua, dopo 5 minuti entra una domestica con ciò che avevo ordinato di portare < Principessa ecco cosa aveva chiesto. Avete bisogno di qualcos'altro>
< Si grazie, potresti avvisare che oggi non scenderò per la cena e chiedere a Ector di salire?> chiedo guardandola con occhi da cucciolo
<certo principessa, ma non credo che i vostri genitori saranno felici di sapere che non scenderà per mangiare con loro>
< Potresti dirgli che non mi sento molto bene >
<come volete> fa un inchino e fa per uscire ma la blocco
<Dora, grazie ma per favore smettila di darmi del voi> le chiedo.
Dora ride < Non vi assicuro nulla> detto questo esce.
Quando finisco di pulire e fasciare le ferite del piccolo esserino mi fermo ad osservarlo. È più piccolo della mia mano di blu scuro ma non troppo, ha due piccole corna, delle orecchie molto grandi e poi ha una coda lunga che termina con una...da lontano sembra una fiamma blu ma se la tocchi ti accorgi che è l'estremità della coda ed è morbida proprio come il resto del suo minuscolo corpicino, infine ha una macchia a forma di stella proprio sulla fronte di una tonalità di blu più chiara rispetto al resto del corpo. All'improvviso sento bussare alla porta <Avanti>.
Ector è di fronte la porta <Mi avete fatto chiamare?> mi chiede con un inchino.
<Si. Avvicinati> lui fa come gli ho chiesto <sai di che creatura si tratta e se c'è un libro sulla loro specie? Tu sei quello che passa più tempo in biblioteca e ha letto quasi tutti i libri lo saprai se ce no?!> lui si avvicina ancora un po' e spalanca gli occhi per poi fare un passo indietro <Maestà dove avete trovato questa pixie>
Io lo guardo confusa <Pixie? È che creatura è?> chiedo curiosa
<Sto leggendo un libro su queste creature. Ma posso chiedervi dove lo avete trovato e in queste condizioni, soprattutto?> mi chiede senza distogliere gli occhi dal pixie.
<Nella foresta 2 soldati oscuri gli stavano dando la caccia> solo dopo queste mie parole si gira di scatto a guardarmi e allora mi accorgo di cosa ho appena detto.
<Siete andata nella foresta,da sola, senza il permesso di vostro padre e avete affrontato 2 cavalieri oscuri senza una scorta?!> dice quasi urlando <Il re non sarà affatto felice di questo> dice riacquistando il suo tono calmo. Meno male che non l'ho corretto sul fatto che non ci sono andata da sola, ma con Luna, quando papà mi ha detto di stare vicino a Trevor quando cavalco, se no la strigliata me l'avrebbe fatto lui e sarebbe stata peggio. Me ne basta già una da parte di mio padre non ho bisogno di altri rimproveri.
<So già che a mio padre questo non andrà giù ma non potevo lasciare che lo catturassero> ribatto <Potresti andare a prendere il libro di cui mi hai parlato vorrei leggerlo>
<Certo è nella mia stanza vado a prenderlo> detto questo esce e io rimango sola vicino al piccoletto, mi inginocchio vicino al letto e gli accarezzo la testolina. Dopo 5 minuti ritorna Ector con un libro rosso, con delle rifiniture in oro, e come copertina il contorno del corpo di una pixie. Ringrazio Ector e gli dico di lasciarmi sola rassicurandolo che non appena lo avrò letto glielo restituirò.
<Non serve principessa ho già letto questo libro più di una volta> dice e poi esce lasciandomi col libro tra le gambe e il pixie sul mio cuscino. Bene iniziamo.

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