Capitolo 20

162 13 7
                                    

Lulu pov 
È una settimana che Sebastian mi tiene prigioniera e non è di buon umore. Il giorno dopo che ho provato a scappare, lui ha riprovato a baciarmi, ma essendosi ritrovato per tutto il giorno successivo con un occhio nero, ha rinunciato e non l’ha presa bene.
Mi ha portato un cambio d’abiti, che comprende una gonna e una maglietta nere, a quanto pare gli piace quando mi vesto di nero. Viene a farmi visita spesso ,ma evito di parlargli più del necessario, mi ha portato pure un paio di libri, che leggono i ragazzi qui sulla terra. Divergent è il titolo del libro. Non avendo nulla da fare per tutto il giorno ho letto tutti e tre i libri e alla fine sono scoppiata a piangere
È da un po’ che ho la lacrima facile, colpa del poco sonno. Gli incubi - sogni sono tornati e sono sempre peggio, non ci capisco più niente ho il cervello fuso. 
Sento bussare alla porta e senza darmi il tempo di rispondere, entra il mio rapitore che mi porta la cena. Sembra stanco … ma a me non mi interessa, quindi niente.
<Tieni è cerca di mangiare di più> dice lasciandomi il piatto sul comodino e sedendosi sulla poltrona. Si siede aspettando che mangi, ma io non ho fame. Appena vedo quello che mi ha portato però, i miei occhi si illuminano. Pizza!! Inizio a mangiare contenta, ma appena vedo il sorrisino di Sebastian, cerco di contenermi. Gioca sleale, non può usare la pizza per cercare di farsi perdonare, non vale!
<Vedo che hai letto tutti i libri ti sono piaciuti?> io annuisco, non parlerò. Non riuscirà a farmi parlare, neanche se mi ha portato la pizza! Lui capendo che non parlerò sospira e si alza, ma prima che me ne accorga la mia bocca parla <Stai bene?> lui si gira di scatto a osservarmi scioccato
<Perchè questa domanda?>
Divento rossa e inizio a rigirarmi tra le dita una ciocca di capelli <Bhe, sembri stanco. Come se non dormissi e mangiassi da giorni> dico abbassando la testa, ma riesco comunque a vedere il suo sorriso. Accidenti bocca, perchè hai parlato?
<Si sto bene non preoccuparti> dice
<Dovresti mangiare un pò di più. Vuoi un pò di pizza?> il suo sorriso diventa un ghigno
<Solo se mi imbocchi tu!> dice. Io lo guardo scioccata e mi metto a braccia conserte. Guarda un po' questo ora vuole che diventi la sua serva?!
<Perchè dovrei imboccarti, hai le mani. Puoi farlo benissimo da solo>
<Si, ma scommetto che tu sei più brava. Se non mi imbocchi tu, allora non mangio>
<Nente, muori di fame. Meglio,  più pizza per me> dico prendendo un pezzo di pizza e mordendolo sotto lo sguardo attento di  Sebastia. Questa pizza è davvero buona io ho cercato di dergliene un pò, ma se vuole perdersi questa bontà sono affari suoi. Senza rendemene conto, la pizza mi sparisce dalle mani. Sebastian l'ha presa e le ha dato un morso. Lo guardo seccata <Hai ragione, questa pizza è davvero buona> dice finendola, io mi imbroncio. Non è giusto era l'ultimo pezzo! <Ora mi sento meglio, buona notte piccola> dice dandomi un bacio in fronte e uscendo.
Senza un vero motivo divento rossa e mi metto sotto le coperte. Certo che Sebastian è proprio strano, non è che è bipolare. A volte è gentile, altre è antipatico, altre ancora è arrabbiato. Chissà come è in realtà? Chissà se un giorno, mi libererà? E con questi pensieri vado a dormire, entrando nel mio mondo di incubi-sogni.
Tutto intorno a me è nero non c'è nessuno. Vedo una luce, la seguo c'è lo stesso ragazzo, occhi verde smeraldo e capelli neri corvini. <Sei rimasta sola Lulu> dice <Tutti ti hanno abbandonato!>
Io scuoto la testa non è possibile <No, non è vero. Stai mentendo!> dico
<Invece è vero. Vieni con me, Lulu, io non ti abbandonerò. Vieni!> dice porgendomi la mano
<No! Non verrò da nessuna parte con te. Nemmeno ti conosco. Vuoi dirmi chi sei?> urlo. Lui ha uno sguardo malinconico, triste, come se ci fossee rimansto male che non lo conosco.
<Avevi  promesso> sussurra. Di nuovo, continua sempre con la stessa frase, ma io non so proprio di quale promessa parla.
<Che cosa avevo promesso?> dico con le lacrime agli occhi. No ne posso più!
Lui scuote la testa, come se fossa deluso e inizia a scomparire. <No fermo, non andartene> supplico, ogni volta che sparisce sento un forte dolore al petto e voglio scoprire perchè.<Non andartene. Non so perchè, ma non voglio che tu vada via> dico <Ti prego!> sussurro
<Mi dispiace> sussurra per poi scomparire. Ed ecco che ricompare quel dolore. Mi accascio a terra e inizio a urlare. Piango e urlo, la testa mi sta scoppiando, il petto fa più male delle altre volte. Non sento niente!  

EmeraldDove le storie prendono vita. Scoprilo ora