Capitolo 36

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Lulu pov 
Mi sveglio, tutta dolorante per aver dormito a terra. Noto di essere in una stanza in penombra, l’unica fonte di luce sono dei piccoli cristalli alle pareti, sono di meno rispetto a quelli che erano nella stanza superiore, di un azzurro acceso. Mi guardo intorno e vedo delle raffigurazioni alle pareti, non si vedono bene a causa della poca luce, così evoco una piccola fiammella; mi sento meglio rispetto a prima e devo trovare un modo per uscire di qui sperando di non trovare Sebastian ad attendermi, per quanto mi senta meglio non sono pronta a uno scontro contro di lui o i suoi uomini. Il disegno raffigura due draghi e continua per tutta la parete, come a raccontare una storia, forse la storia di cui ci hanno parlato Alex e Rachel non era proprio una leggenda. La prima immagine che vedo raffigura due draghi: uno bianco e uno nero, abbracciati. Come lo ying e lo yang. Il bene e il male. Continuando per la parete susseguono immagini di guerre, con soldati che combattono sulla terra, mentre nel cielo si sfidano i due draghi. In tutte queste guerre sembra prevalere il drago bianco, il bene. Solo un immagine mostra la vittoria del drago nero, ma nell’immagine successiva, sembra che il drago bianco, ancora non del tutto sconfitto, sconfigga il drago nero, portandolo con se nell’oltre tomba. 
Mentre continuo a camminare, intenzionata a sapere che immagine c’è dopo, sbatto contro qualcosa. Mi fermo e aumento la fiamma, scoprendo di aver sbattuto contro una teca di vetro. All’interno c’è qualcosa che non mi sarei mai aspettata di vedere. 
Come se avesse letto i miei pensieri appare l’immagine di Thitania al centro della sala.
<Te l’avevo detto, Lulu, che ci saremmo riviste molto presto> sorride cordiale
<Thitania, non capisco cosa ci fa questo qui>
<Io credo che tu sappia perché sia qui e sono sicura che ti sarà molto utile , durante la tua battaglia.  Sta solo a te scegliere da che parte stare: dalla parte del drago bianco a da parte di quello nero?> dice iniziando a scomparire <Ho fiducia in te Lulu sono con te qualunque scelta tu decida di compiere. Sta attenta bambina mia, fidati del tuo cuore> detto ciò sparisce del tutto lasciandomi con molti dubbi. Prendo l’oggetto nella teca che sparisce al mio tocco, ma so già che volendo potrei farlo ricomparire e mi volto per guardare l’ultimo dipinto: raffigura i 5 simboli degli elementi con al centro una stella e un drago grigio. Non capisco cosa voglia dire, ma non posso pensarci ora. Devo tornare a casa, sono sicura che saranno molto preoccupati e probabilmente me ne diranno di tutti i colori. C’è solo un problema: Come esco da qui?

Dopo aver trovato una porta nascosta, che mi ha riportata ai piedi della montagna; mi sono diretta verso casa. E ora sono indecisa su che fare: entro e saluto tutti come se non fosse successo niente o aspetto che escano per andare a scuola, sempre se decidano di andarci. Il sole è appena sorto, così decido di entrare. Evito di fare rumore e la prima cosa che vedo è una piccola palla di pelo blu, che dorme in posizione supina ai piedi della porta. Povero piccolo Pixel! Deve essere stato sveglio tutta la notte aspettando che tornassi. Prendo il cesto della frutta vuoto e gli metto uno strofinaccio facendo un giaciglio temporaneo, poggio Pixel e cerco gli altri. 
Li trovo tutti in salone addormentati: Rachel e Alex sul divano abbracciati, Shin seduto su una poltrona e James sdraiato sull’altra. Vado verso James e mi inginocchio, è così carino. Ha il viso tranquillo anche se avvolte, le sopracciglia si corrucciano, sembra che abbia il sonno turbato, sussulto sentendo il mio nome; pensando che si sia svegliato mi allontano un po’, ma poi mi accorgo che sta ancora dormendo. Sarebbe molto imbarazzante se mi beccasse a osservarlo, senza accorgermene il mio sguardo va alle sue labbra e mi viene voglia di baciarlo. Ma subito scaccio il pensiero e gli sistemo la coperta che gli era scivolata, mentre dormiva.
<Lu> sento di nuovo il mio nome, ma pensando che stesse dormendo non alzo lo sguardo, la sua mano afferra il mio polso e io alzo la testa di scatto. Incontro i suoi occhi smeraldo guardarmi stupiti, preoccupati, arrabbiati e tante altre emozioni tutte insieme . <Ti prego; dimmi che non sto sognando e che tu sei qui reale in carne e ossa> supplica
Io sorrido <Sono qui in carne ed ossa, guarda> mi avvicino e gli pizzico una guancia, lui fa una smorfia di dolore, ma accorgendosi che è tutto vero e non sta sognando, mi prende per la vita e mi abbraccia fortissimo facendomi ridere. Mi tappo la bocca per non svegliare gli altri, me è inutile perché ci pensa James.
<Ehi, pelandroni svegliatevi …>urla io gli tappo la bocca, ma è troppo tardi si alzano tutti di scatto. Come James anche loro ci mettono un paio di minuti a elaborare la notizia, il primo a venirmi incontro e Pixel e subito dopo Rachel mi salta addosso, inizia a piangere e a stringermi fino a strozzarmi.
<Rachel, basta non respiro>
<Ti sta bene, così impari a farmi preoccupare così tanto> dice staccandosi e asciugando le lacrime
Poi tocca a mio fratello che mi da una pacca in testa.
<Guai a te se fai una cosa del genere un’altra volta. Mi hai fatto perdere almeno 20 anni di vita> minaccia
Io sorrido e guardo Alex che mi da il cinque
<Io lo sapevo che saresti tornata. Però hai fatto preoccupare tutti>mi dice
<Lo so e mi dispiace. Ma sto bene e anche voi, quindi non pensiamoci più>
Pixel mi viene incontro e si siede sulla mia spalla. 
Fai una cosa del genere un’altra volta e mi mangio tutti i tuoi dolci
Io ridacchio, sapendo che tanto se li sarebbe mangiati lo stesso, e lascio che entri nella mia mente per informarlo su tutto quello che è successo e su quello che non dirò agli altri per non farli preoccupare. Sento la sua preoccupazione farsi spazio in me, ma lo tranquillizzo accarezzandogli la testa e sorridendogli.
Ordino agli altri di prepararsi perché dobbiamo andare a scuola e lo stesso mio fratello. Loro un po’ dubbiosi obbediscono. Oggi ci sarà la riunione in palestra per parlare ai ragazzi delle loro vere origini. Il preside mi ha assicurato che ci saranno tutti i dominatori e che tutti gli umani saranno a fare una gita. Appena siamo pronti usciamo e durante la strada gli spiego quello che ho deciso col preside. Tutti sembrano d’accordo soprattutto ora che abbiamo incontrato Sebastian con il suo esercito, probabilmente sta già pensando di attaccare la Terra e vorrà avere delle nuove marionette, dobbiamo mettere al sicuro i ragazzi.
Appena arriviamo a scuola tutti ci guardano straniti, soprattutto mio fratello. Le ragazze lo stanno praticamente spogliando con gli occhi, così mi aggrappo al suo braccio.
<Perché ti sei aggrappata a me come un koala?> domanda
<Tutte le ragazze ti stanno fissando>
<Sei gelosa??> sorride, io borbotto qualcosa <Adesso sai come mi sento io quando tutti i ragazzi ti fissano>
<Ma è diverso. Tu sei fidanzato con Freya e loro devono capire che sei occupato; io non sono occupata, quindi la tua gelosia è inutile> lui alza gli occhi al cielo e io sorrido <Voi andate in classe, io accompagno mio fratello dal preside>
Inizio a guidarlo fino al suo ufficio. Stiamo per bussare, ma la porta si apre e ne esce una Linda incazzata, che appena vede mio fratello sorride mielosa, ma appena vede me avvinghiata al suo braccio si infastidisce. Ma … non le piaceva James, o forse ci prova con tutti?! Oh vabbè non mi importa.
<Buongiorno, io sono Linda piacere> esclama rivolta a Shin
Lui la guarda diffidente <Io sono Shin>
<Sei nuovo? Io sono la figlia del preside, se vuoi posso farti fare un giro della scuola> dice giocando con una ciocca di capelli
<No, grazie. Deve parlare solo col preside, quindi siccome andiamo di fretta potresti lasciarci passare?> dico seccata
<Tu fatti gli affari tuoi, ricorda che se voglio posso farti espellere. Quindi non ti rivolgere più così a me, sono stanca della tua mancanza di rispetto> grida
Io guardo Shin supplichevole. Posso dargli fuoco? Ne ho una gran voglia
<No> ribatte secco, guardando malissimo Linda e io sbuffo. Dalla porta esce il preside preoccupato dalle grida di sua figlia
<Che suc …?> ma si blocca non appena vede mio fratello guardare male sua figlia e lei fare lo stello con me, io invece lo guardo come per dire “ se non interviene qui finisce male” per Linda ovviamente. <Ehm … signorino Shin, signorina Lulu prego accomodatevi> ci invita ad entrare. Tiro Shin per un braccio facendolo entrare nello studio del preside, quest’ultimo sta per chiudere la porta, ma sua figlia lo ferma <Linda, va in classe devo parlare con loro>
<Perché lei può rimanere e io no> squilla
<Ha ragione,dovrei andare in classe anche io> mi alzo
<Tu non ti muovi> dice duro. Shin è arrabbiato <Siediti, ora> obbedisco da brava, non sembra stargli molto simpatica Linda, i suoi occhi si sono fatti più chiari. Brutto segno <Preside> chiama, il pover’ uomo si gira di scatto e inizia a sudare freddo <Vedo che in questa scuola manca la disciplina. Non può permettere a uno studente di parlargli così, soprattutto se è sua figlia> dice glaciale sia io che il preside rabbrividiamo. La temperatura si è abbassata, non va bene e Linda non sembra capire che deve sparire, ora che può farlo
<S- si, mi scuso per il disturbo. Ora se ne andrà dritta in classe> dice rivolgendo un’occhiata alla figlia. Ma lei più testarda di un mulo
<No. Non me ne vado. Perché lei si e io no?! Se c’è qualcuno che ha il diritto di rimanere quella sono io essendo tua figlia> dice al padre, che è diventato più bianco di un fantasma. Lui guarda mio fratello e sua figlia un paio di volete e poi punta lo sguardo su di me, come per chiedermi aiuto
<Shin, Linda ha ragione non dovrei stare qui ora noi andiamo in classe e vi lasciamo discutere> dico alzandomi
<Lulu> ringhia, io sussulto <Noi dobbiamo parlare e ci devi essere anche tu. È lei quella che deve sparire adesso> indica Linda e la trafigge con le sue lame ghiacciate.
<Non avete bisogno di me per parlare e …> cerco di convincerlo, ma 
<Invece si devo sapere cosa è successo, no ne abbiamo ancora parlato> dice <In quanto a te > dice verso Linda <ti conviene andare in classe se non vuoi passare dei guai, queste sono questioni che non interessano a una bambinetta viziata come te. Torna a giocare con le bambole, ma esci di qui. Per colpa tua abbiamo perso fin troppo tempo> Linda rimane stupita da quelle parole e prima che possa dire qualcosa il padre le chiude la porta in faccia. Torna da noi e si siede sulla scrivania leggermente più calmo. Appena sentiamo i passi della ragazza allontanarsi iniziamo a parlare
<Mi dispiace per quello che ha fatto mia figlia>dice
<Dovrebbe essere più duro con lei e non le dovrebbe permettere di comportarsi così con nessuno> dichiara Shin
<Shin!> lo richiamo
<No principessa. Vostro fratello ha ragione> ecco siamo ritornati al voi 
<Comunque, parlando della riunione: dobbiamo far riunire tutti in palestra è la sala più grande di tutta la scuola ed è dotata di un palchetto da cui potremo farci sentire senza problemi. Lei inizierà a parlare di Emerald e mostrerà i suoi poteri gli dirà tutta la verità. Shin tu ti presenterai come rappresentante del regno e gli dirai della …>
<Aspetta! Non conviene che ci vada tu come legittima erede; dopotutto sarai tu la futura regina> mi ferma
<No, io sarò impegnata fuori, è da stamattina che ho un bruttissimo presentimento. E io non mi sbaglio mai. Creerò una barriera di cristallo intorno alla scuola, ma durerà di meno rispetto a quella di Emerald; il tempo di spiegargli tutto a grandi linee, più o meno e di far evacuare la scuola. Shin tu dovrai parlargli della guerra e avrai il compito di allenarli. Loro non devono combattere a Emerald, so già che rifiuteranno. Dovranno assicurarsi che la Terra non corra alcun rischio. Sebastian sta per sferrare il suo attacco e loro devono essere pronti a difendesi, nel caso noi non potessimo aiutarli, loro devono proteggerla dopotutto è la casa in cui sono cresciuti> spiego, loro annuiscono anche se Shin mi guarda preoccupato
<Sei sicura di poter creare la barriera?> domanda infatti
<No, ma devo farlo. So di essere troppo debole per uno scontro contro Sebastian, non mi sono ancora ripresa, ma non abbiamo più tempo> esclamo
<D’accordo, ora però vorrei essere informato sulle ultime novità se non vi spiace>
Shin gli racconta la sua versione e quando tocca a me racconto, più o meno, le stesse cose. Salto la parte in cui incontro Thitania dicendo che mi sono risvegliata grazie all’urlo di Pixel e dico di essermi salvata, perché ho trovato una porta, che mi ha fatta uscire facendomi arrivare ai piedi della montagna. Loro sembrano crederci, ma Pixel non è molto contento della mia scelta sul mentire. Le prime due ore le passiamo così, ma la terza ci alziamo; loro si dirigono in palestra e io sul tetto. Arrivata, un leggero venticello mi scompiglia i capelli; qui è dove Sebastian mi ha rapito dopo il ballo e a ripensarci rabbrividisco. Sento una potente energia oscura avvicinarsi alla scuola. i miei sospetti erano fondati. Il principe delle tenebre sta arrivando. Mi concentro e con Pixel sempre in spalla, inizio a creare una barriera. Spero solo che facciano in fretta.

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