Capitolo 13

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Il giorno dopo andiamo a scuola e, stranamente tutti mi fissano.
<Rachel, ma è una mia impressione o tutti ci stanno fissando?> le chiedo sussurrando
<In realtà, fissano solo te> dice anche lei sussurrando <Credo che la voce si sia sparsa, riguardo a quello che hai fatto ieri>
Arriviamo in classe e trovo tre ragazze davanti la porta che non ci fanno passare. Rachel fa un passo indietro, che non promette nulla di buono. So già che finirà male ... per loro, ovviamente!
La ragazza al centro è alta quanto me, di un biondo chiarissimo quasi bianco, tinta ovviamente; ha gli occhi azzurri e riesco a sentire la sua energia di fuoco.
Quella a sinistra ha la carnagione abbronzata e capelli corti neri, occhi scuri e non sento energia degli elementi, è umana
Quella a sinistra è la più bassa delle tre, ha i capelli ricci marroni come gli occhi, potere della terra. Le ultime due sembrano a disagio, a differenza della bionda ossigenata, che sembra pronta a sbranarmi se solo potesse.
<Potete spostarvi, per favore. Vorremo andare a sederci!> dico tranquilla
<Tu ragazzina, chi ti credi di essere?!> esclama la bionda
<Sono Lulu Tres, non è un piacere conoscerti> dico, non la conosco e già mi sta antipatica, non so perché chiamatelo sesto senso! Lei mi guarda sbigottita
<Come ti permetti!> esclama rossa <Non sai con chi hai a che fare! Sono Linda Sten, la figlia del preside. Quindi se non vuoi che ti faccia espellere chiedimi scusa e poi togliti dai piedi> dice alzando il mento e mettendo le mani sui fianchi
<Cosa?!> esclamo con finto stupore <Oh, scusa, mi dispiace tanto. Ora mi inchino ai tuoi piedi, per chiedere il tuo umile perdono.> dico ironica facendo scappare una risatina a Rachel e alle amiche di Linda, che con un occhiataccia le fa smettere.
<Senti stupida ragazzina non so chi ti credi di essere, ma tu, in realtà, non sei nessuno. Quindi, smettila di fare la reginetta, che non sei. Ma non vedi come ti vesti?! Sei ridicola> dice. Io scoppio a ridere.
<Ma ti senti, qui l'unica ridicola sei tu! I vestiti che indosso, per tua informazione, è la divisa della scuola, e sono come i tuoi. Non so che cosa ti sei bevuta oggi a colazione o perche ce l'hai tanto con me, non ti conosco e tu non conosci me. Quindi prima di dar aria alla bocca pensa a quello che devi dire, se non vuoi farmi arrabbiare> dico superandola e dirigendomi al mio banco seguita dalla mia amica, che mi siede di fianco, iniziando a elencare quanto sia stata grande a tenerle testa, e di quanto sia fantastica. Appena entra la professoressa iniziamo la lezione. Passano 5 ore ed è ora di pranzo. Da oggi apre la mensa a scuola così potremo pranzare direttamente qui. Ci sediamo a un tavolo e iniziamo a mangiare. Rachel finisce subito il suo panino e inizia a studiare?! Fino a ieri si lamentava che odia la scuola, i compiti e studiare e ora inizia a fare gli esercizi di matematica, nella sua mezz'ora libera. La guardo interrogativa.
<Studio ora, così appena torno a casa mi posso allenare; e non sentire te che mi sgridi per i compiti.> dice non staccando gli occhi dal libro. La sta prendendo davvero sul serio. <Piuttosto, muoviti a mangiare, che devi studiare anche tu> mi punta una penna contro. Cosa?! Non se ne parla.
Ha ragione, studia, esclama Pixel. Sbuffo e inizio.
Le ultime ore passano velocemente e stiamo per uscire quando qualcuno si scontra con di Rachel, che finisce col sedere per terra insieme al ragazzo. Alto, castano occhi ... oro?! Wow. <Ahia, che botta!>esclama massaggiandosi il didietro<Sta attento la pros... > si blocca non appena vede il ragazzo. La aiuto ad alzarsi.
<Scusa andavo di fretta e non ti ho visto ...> anche il ragazzo si ferma appena alza lo sguardo. Si guardano per un periodo di tempo che sembra infinito. Qui gatta ci cova!
<Piacere mi chiamo Alex> dice il ragazzo presentandosi e rompendo quel silenzio
<Io sono Lulu e lei è Rachel> rispondo al posto suo, che sentendo il suo nome sembra risvegliarsi <P - piacere> bisbiglia rossa, non smettendo di guardarlo, allora mi avvicino e le sussurro in modo che può sentire solo lei <Se non smetti di guardarlo lo sciupi> dico sghignazzando e lei abbassa la testa, ancora più rossa se è possibile
<A te ti ho visto, però non sembri come ti descrivono> dice parlando con me
<Perché cosa dicono?> chiedo curiosa
<Bella ma pericolosa. Ho sentito che hai battuto i 5 tipi che si fermavano all'uscita. Complimenti! Ora tutti possiamo uscire senza problemi e non stare un'altra mezz'ora in questa prigione inutilmente> esclama sorridendo <Ora scusate, ma devo proprio andare. Rachel scusami ancora, ma non ti ho proprio vista. Il che è strano perché sei bellissima e di certo non passi inosservata.> esclama e appena si rende conto di cosa ha detto diventa rosso <No, cioè si ... devo andare. È stato bello conoscervi!> dice prima di correre, o meglio scappare via. Appena se ne va scoppio a ridere trattenendomi la pancia, per la faccia rossissima di Rachel. Oh mamma! Sto morendo! Non riesco a respirare!
<Lulu smettila di ridere, non è divertente!> esclama ancora più rossa, sembra un pomodoro maturo, pronto per la raccolta. Inizio ad avere paura che svenga da un momento a l'altro o gli scoppi la testa, ma non riesco a smettere di ridere. È troppo tenera!
<Ah, devi vedere che faccia hai in questo momento. Mi raccomando non scoppiare pomodorino.> provo a smettere di ridere ma davvero non ce la faccio, fino a quando non mi ritrovo a terra. Ma come ho fatto a cadere?! Alzo la testa e vedo la mia amica con un ghigno, non sono caduta da sola è stata lei, ma come? Guardo a terra e vedo una radice spuntare dal terreno tra le piastrelle, che poi sparisce a un gesto di Rachel.
<Niente male come seconda volta> dico rimettendomi in piedi
<Grazie> dice lei
<Però ammettilo che Alex ti piace da morire!>dico continuando a camminare superato il cancello
<N-non è vero> balbetta rossa
<Si ti piace, ma non c'è niente di male, in fondo è molto carino, hai visto che occhi e poi sembrava molto simpatico> dico
<Già, era proprio carino> sussurra <Ma questo non vuol dire che mi piaccia> dice a voce più alta cercando di convincere non solo me ma anche se stessa <Comunque hai capito se era un dominatore o era umano?> chiede. Io scuoto la testa.
<Ero troppo concentrata a non ridere per le vostre facce. Anche se alla fine ho ceduto. Caso mai la prossima volta che lo vedi potrai capire tu stessa che potere possiede.>
<Come fai a sapere che è un dominatore e non un umano, hai detto che non hai controllato > mi chiede chiudendo gli occhi in due fessure
<Per gli occhi, credo che nessun umano ne possiede un paio così>dico sicura
<Hai ragione>
Entriamo a casa e Pixel sguscia via dalla tasca per andare ad aprire il frigo e mangiare qualcosa. Io e Rachel ci cambiamo con una tuta e andiamo in palestra. <Prima di tutto dobbiamo potenziare i muscoli di braccia e gambe, iniziamo con mezz'ora di corsa> corriamo insieme per mezz'ora e poi ci alleniamo con i pesi, che trovo in un altro scomparto segreto, ma quanti sono!? Le spiego come fare a vedere l'energia magica di qualcuno, ma dice di non riuscire a vederla
<Non ti preoccupare non tutti ne sono capaci, vedrai che lavorando sodo ci riuscirai> dico rassicurandola. Ci esercitiamo ancora un po' e io le spiego come deve fare a far spuntare le piante che vuole lei. Dopo il 5 tentativo andato a buon fine andiamo a cenare. Si è fatto tardi Rachel vorrebbe continuare a esercitarsi, ma glielo vieto, potrebbe farsi male, non è abituata a esercitarsi così tanto. Decidiamo allora di andare a dormire. O almeno è quello che avrei voluto fare e invece mi ritrovo a sognare di nuovo quei bambini:
La bambina corre, in un campo con l'erba alta, ma non si accorge di qualcuno coricato e inciampa. Quel qualcuno è lo stesso bambino del sogno precedente. <Ahia, che botta!> esclama la bambina massaggiandosi la fronte
<Dovresti stare più attenta> la voce del bambino è melodiosa, così familiare. Tutto di quei due mi è familiare, ma non riesco proprio a capire cosa. Accidenti! <E tu non dovresti stare coricato, potresti essere calpestato, o far cadere qualcuno>dice indicandosi. Il bambino la guarda e fa un sorriso divertito <Bè, qui non passa mai nessuno, di solito, per questo sto tranquillamente coricato, l'unica a passare fin'ora sei stata tu, quindi dovresti essere tu quella attenta>dice incrociando le braccia al petto con fare superiore. La bambina lo guarda gli fa la linguaccia e poi mette un broncio davvero adorabile. Il bambino si alza e le porge la mano per aiutarla ad alzarsi, che accetta. <Ti va di giocare con me?> le chiede il bambino. Il piccolo annuisce e inizia a correre, incitandola ad acchiapparlo, mentre corre urla <Comunque, mi chiamo James>
<Io sono ...>
Ma non riesco a sentire il resto che mi sveglio in un bagno di sudore con la testa che scoppia. James! Il bambino si chiama James, ma la bambina ... perché mi sono svegliata prima di sentire il suo nome? Chi sono in realtà quei due bambini e soprattutto, perché li sogno?
Sento la testa scoppiare. Guardo l'orologio e sono le 4. Yee, chi si addormenta più ora?! Decido di mettermi la tuta e andare in palestra ad allenarmi. Uso l'acqua creando dei manichini e li ghiaccio, poi formo un arco di fuoco e inizio a centrare ogni manichino, fino a quando non si sciolgono tutti. Faccio sbucare, dal soffitto, dei rovi che provano a attaccarmi. Provo ad alzarmi in volo, non con poche difficoltà, creo una frusta d'acqua ed elettricità con cui mi sbarazzo della maggior parte dei rovi, peccato che mi circondano, fino a intrappolarmi in una gigantesca palla di rovi, la frusta non riesce a scalfirla, allora libero una grande corrente d'aria elettrificata che distrugge tutti i rovi. Ho il fiatone, ma continuo a esercitarmi, devo diventare più forte se voglio fermare la guerra. I miei poteri diventano sempre più forti, ma non basta.
Creo un uomo di roccia e terra e inizio a combattere contro di lui con la spada e poi col corpo a corpo. Devo essere pronta a ogni evenienza, se uso troppo i miei poteri rischio di rimanere senza energie. Quindi devo essere all'altezza anche a livello fisico. Credo che sia ormai l'alba sono 2 ore e non riesco a far fuori questo gigante, non posso nemmeno distruggerlo. Se ne andrà da solo, quando uno di noi perderà e io no ne ho la minima intenzione. Continuo a combattere un altro po' fino a quando non ce a faccio più e sono costretta a difendermi. Indietreggio e lui ne approfitta per attaccami, metto le mani davanti e urlo <Adesso basta!> e succede qualcosa che non mi aspettavo dalle mie mani partono delle schegge di cristallo che si vanno a conficcare nel petto del colosso. Faccio due passi indietro e scivolo a terra, guardo le mie mani, è la prima volta che evoco il cristallo senza rendermene conto, in attacco. Mi tengo il cuore e la pancia che sono attraversati da un dolore atroce, insopportabile inizio a tossire. Ho consumato troppa energia! <Lulu!> <Pi, Pi> sento due voci, credo siano Pixel e Rachel, sono troppo stanca per girarmi, mi fa male ogni osso e muscolo del corpo, tanto che cado all'indietro, respiro affondo cercando di calmare il cuore che batte all'impazzata e vengo raggiunta dai miei amici. <Lulu stai bene?> mi chiede Rachel preoccupata. <Si, si sto bene> dico alzandomi a sedere e continuando a vedere le mie mani provo di nuovo a fare quello che ho fatto prima, ma non ci riesco. Uffa! Lo sapevo che era troppo bello per essere vero.
Alzo lo sguardo e vedo Rachel guardandomi con sguardo accusatorio <C'è qualcosa che ti sei dimenticata di dirmi?!> domanda corrugando la fronte. Io la guardo interrogativa. Che cosa non le ho detto?! <Perché non mi hai detto di essere la principessa?> sbotta. Io spalanco gli occhi <Eh eh eh> sorrido nervosa <Che ore sono? Non dobbiamo andare a scuola?> dico alzandomi lentamente, per evitare dolori
<Eh no dimmi, se è vero> dice mettendosi davanti a me. Io sospiro e annuisco <Si, sono la principessa> abbasso lo sguardo. Ma lo rialzo non appena vengo travolta da un suo abbraccio. <Lo sapevo, lo sapevo. Che bello! Sono amica di una principessa!> urla.
<Mi dispiace non avertelo detto, ma non volevo metterti in pericolo> dico, davvero dispiaciuta.
<Non importa. Ma sei sicura di voler andare a scuola, non sei stanca, dopo tutto quello che hai fatto. Che poi è stato ... wow> esclama e io annuisco dirigendomi in bagno per farmi un bella doccia. Dopo esserci lavate e cambiate usciamo di corsa e ci dirigiamo a scuola, non abbiamo nemmeno fatto colazione per arrivare in tempo, l'ha fatta solo Pixel, che ha deciso di rimanere a casa.
Davanti al cancello ci fermiamo e io sussurro a Rachel <Prova a vedere se riesci a percepire la magia di qualcuno.> ma poi aggiungo <O se riesci a vedere un bel ragazzo, con gli occhi d'oro> io sorrido per il leggero rossore delle sue guance.
Ci dirigiamo in classe, Rachel non è ancora riuscita a percepire l'energia magica di nessuno. Arrivati lì davanti troviamo qualcuno che non ci saremo mai aspettati. Alex è davanti alla nostra classe e sembra aspettare qualcuno, forse noi. Ci stiamo per avvicinare quando qualcuno si getta tra le sue braccia. Linda. Vedo la mia amica sbiancare e io le poggio un braccio sulla spalla. <Vedrai che non è come pensiamo ci sarà una spiegazione se quella gatta morta, gli è saltato addosso> dico convinta
Ci avviciniamo e sentiamo le loro voci <Dai Alex, perché non vuoi uscire con me?! Tanto mi stavi aspettando>
<Non stavo aspettando te.> dice lui girandosi dall'altra parte
<Allora chi stavi aspettando?> chiede, ma lui sta zitto <Sai che siamo una bellissima coppia, quindi perché non ci mettiamo insieme?!>
<Perché non sei il mio tipo> torna a guardarla e ci nota, lascia perdere la barbie e si dirige verso di noi. <Ehi ragazze, come state?> ci chiede gentile.
<Noi stiamo bene e tu?> chiedo
Rachel si è fermata a guardarlo, così come lui. Scommetto che se me ne vado, non se ne accorgerebbero, starebbero ore a fissarsi! Riesco a percepire la sua energia: fulmine, non mi stupisco molto, con quegli occhi ...
<Sarà, meglio andare in classe, la prof. sta arrivando> dico riscuotendoli dal loro stato di trans, sono cotti l'uno dell'altra e sembro essere l'unica dei tre ad essermene accorta. Ma cavolo più evidente di così è impossibile! Io e Rachel dopo aver salutato Alex ci dirigiamo in classe, ma quest'ultimo ferma la mia compagna <Mi chiedevo se dopo scuola vorresti andare a fare un giro con me ... come amici ovvio?>dice veloce col viso rosso
<Certo, che viene con te.> dico al posto suo, si è imbambolata di nuovo!
<Se vuoi puoi venire anche tu Lulu> dice Alex,e no caro se ci hai ripensato peggio per te!
<Mi piacerebbe, ma purtroppo non posso. Ho già un impegno>dico sorridente. Rachel si gira di scatto a guardarmi. <Ora è meglio andare. Vi vedrete all'uscita!> esclamo correndo in classe con Rachel e con lo sguardo furioso di Linda su di noi.

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