Capitolo 4

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Mi sveglio sentendo qualcosa sbattere contro la finestra, ma non ci faccio molto caso, il rumore smette. E così spero di poter tornare a dormire, ma i miei sogni vengono infranti da qualcosa che va in frantumi e mi fa alzare di botto. Mi guardo intorno e vedo che il cuscino dove dormiva la pixie è vuoto. Faccio vagare lo sguardo per la stanza e mi fermo su una fiammella blu che sbuca da dietro la tenda. Mi alzo in silenzio e mi avvicino <Ehi, piccolo esci fuori. Non voglio farti niente> dalla tenda esce la sua piccola testolina. La prima cosa che vedo sono i suoi grandi occhini blu con pagliuzze viola, che mi guardano spaventati. <Ti prometto che non ti farò niente. Ma devi riposare, sei ancora debole> stendo la mano, ma lui si nasconde di nuovo. Sospiro <D'accordo! Io ora mi preparo e vado a prenderti qualcosa da mangiare.>
Dopo quindici minuti sono già fuori dalla porta, che mi dirigo verso le cucine.
<Buongiorno> saluto Dora, che non si è ancora accorta di me, intenta a preparare la colazione
<Principessa, come mai siete sveglia a quest'ora, è presto, almeno per i vostri standard> dice con una risatina
<Lo so e sinceramente avrei preferito stare ancora un po' a letto, ma una piccola pixie mi ha svegliato, e deve mangiare se no non potrà rimettersi in forma> dico guardandomi in giro.
<Ok allora, che cosa mangia quella piccola peste?> mi chiede
<Sinceramente no ne ho la più pallida idea. Ma visto che vive nella foresta forse qualche frutto di bosco andrà bene> chiedo sperando che ne siano rimaste visto che ieri a cena ne hanno fatto una torta.
<Ok, allora abbiamo more, lamponi , fragole e mirtilli. Vanno bene?>
<Si> dico prendendo un piattino e mettendo un po' di ogni cosa <Grazie Dora> dico uscendo dopo aver rubato una fragola in più.
Arrivata in camera poso il piattino sulla scrivania <Qui c'è la tua colazione. Non so se ti piacciono i frutti di bosco, ma non so che cosa mangi di solito, se non ti piacciono dimmelo e ti porto altro.> Esce di nuovo la testa e guarda il piattino curioso <Bene io ora vado a fare colazione e a farmi rimproverare da mio padre> sbuffo alzando gli occhi al cielo <Tu mangia tutto e poi riposati un po'. Dovrei pure controllarti per sapere come vanno le ferite, ma da come riesci a volare sembra che vada meglio. Però riposati e non combinare disastri> dico mentre mi dirigo fuori. Socchiudo la porta e guardo se ha intensione di mangiare. Lo vedo che esce e si guarda intorno circospetto, poi si avvicina al piattino e mangia un lampone. E dalla faccia che fa sembra piacergli. Così scendo lasciando la porta semiaperta. Non voglio che si senta in trappola se vuole uscire lo può fare senza problemi. Arrivata alla sala da pranzo trovo mio padre che mi guarda arrabbiato. Bene dritti al patibolo!
<Buon giorno, Cara> mi saluta mia mamma sorridente, come fanno gli adulti a essere felici di abbandonare il proprio letto non lo so.
<Buon giorno> dico sedendomi a tavola e iniziando a bere un po' di latte coi cereali.
Dopo dieci minuti in assoluto silenzio <Si può sapere cosa ti è saltato in mente di fare? Affrontare due soldati oscuri soprattutto, da sola, in mezzo al bosco> sbotta mio padre urlando, facendomi sussultare.
Si è proprio arrabbiato, io abbasso la testa dispiaciuta <Tu cosa avresti fatto? Se avessi visto dei soldati oscuri, nella foresta mentre maltrattavano una piccola creatura, cosa avresti fatto? Saresti stato a guardare senza far nulla, o avresti reagito?> dico guardandolo negli occhi.
<Sarei andato a chiedere aiuto. E poi ti avevo raccomandato di non allontanarti da Trevor quando cavalchi, soprattutto se si tratta di Luna, quella cavalla era selvatica fino alla settimana scorsa> i suoi occhi si tingono di un blu più intenso, segno che prova forti emozioni, ovvero la rabbia, forse con un misto di preoccupazione, ma non distolgo lo sguardo
<Non potevo farlo se mi allontanavo avrebbero catturato la piccola pixie, se ne sarebbero andati e non avremmo mai scoperto cosa avevano in mente> ora sto urlando anch'io <anche se alla fine sono scappati lo stesso e non sappiamo di quale lavoro parlavano>sospiro sconsolata
Mio padre mi guarda ancora arrabbiato <Sei stata un incosciente pensa se non fossi riuscita a batterli, ti avrebbero catturata e portata nel regno oscuro, e noi non avremo potuto fare niente, probabilmente ti avrebbero portata dai loro sovrani e non voglio nemmeno immaginarmi la felicità di quel principe da strapazzo quando quei tizi ti avrebbero servito a lui su un piatto d'argento> continua a urlare facendo avanti e indietro nella sala
<Ho sentito la loro energia non era forte. Sapevo a cosa andavo in contro, e poi non sono una bambina so badare a me stessa>inizio ad arrabbiarmi.
<Ok, adesso basta>interviene mia madre <Eric sai bene che nostra figlia è in gamba non si sarebbe certo messa in pericolo da sola> io sorrido vittoriosa <ma Lulu tuo padre ha pure ragione, non saresti dovuta andare da sola nella foresta. Sappiamo che ci sei andata 'contro la tua volontà', che ti sei lasciata trascinare da Luna, dopo averla domata, a proposito ottimo lavoro> sorride orgogliosa <Ma non dovevi intervenire, potevi mandare Luna da noi con l'incarico di portarci da te, oppure un qualsiasi altro animale. O lanciare una palla di fuoco in cielo per fa si che la notassimo> mi fa notare mia mamma
<Non potevo se avessi usato la palla di fuoco avrei potuto incendiare gli alberi e attirare i soldati, inoltre, non so se qualcuno l'avrebbe vista e il tempo che le guardie reali fossero venute, quelli sarebbero potuti scappare, invece ho preferito usare l'effetto sorpresa. Mentre per quanto riguarda gli animali l'aura oscura, anche se debole, li aveva mandati via tutti.> dico tranquilla. Mentre parlo vedo qualcosa muoversi nella tenda dietro mia mamma, non se ne è accorto nessuno. Cerco di capire cosa potrebbe essere, vedo spuntare il musetto della pixie che si guarda curioso in giro, si nasconde subito quando si accorge che l'ho visto, mi fa scappare un sorriso, ormai non ascolto più mio padre mentre continua a farmi la predica. Vedo che prova a sbirciare di nuovo, mi giro dall'altra parte per non farlo spaventare, ma non serve a niente perché ci pensa mio padre, gridando. <Si può sapere perché sorridi, se non te ne sei resa conto ti sto rimproverando>.
Non mi sono nemmeno resa conto che sorridevo da sola <perché sono felice> mio padre mi guarda come se fossi pazza, meglio ricorrere alla festa anche se forse un po' si arrabbierà<Fra due giorni sarà il mio compleanno e Shin tornerà a casa> batto le mani felice come una bambina di 5 anni, dallo sguardo triste di mio padre riesco a capire che non sa dell'assurdo piano che mi è venuto in testa. Faccio l'innocentina <Papà qualcosa non và?>
Lui mi guarda dispiaciuto <Tua madre no te lo ha detto>io lo guardo curiosa. Sono
una pessima attrice di solito, ma fare l'innocentina con mio padre è abbastanza facile<Shin non potrà tornare a casa per il tuo compleanno>
<Invece può mamma me lo aveva detto e io ho trovato la soluzione> lui mi guarda speranzoso. Mia madre si mette dietro di me e mette le sue mani nelle mie spalle. Prendo un respiro profondo e gli illustro il mio piano, mentre osservo di nascosto la pixie fissarmi. Quando finisco guardo mio padre che mi guarda sconvolto, vedo passare sul suo viso mille emozioni, paura, tristezza, speranza, rabbia. Poi alla fine mi domanda <Sei impazzita non posso permettere che quei traditori entrino a palazzo. E poi sai che è impossibile parlare con loro. Non rischierò che il principe ti faccia qualcosa durante la festa, Gemma sei d'accordo con me vero?>chiede mio padre a mia madre
<Caro, so che può sembrare pericoloso, lo so ma non ti devi preoccupare, non appena Shin saprà dell'idea di Lulu non la lascerà sola nemmeno un secondo> dice mia mamma guardando mio padre. Mentre aspetto che mia madre lo convince, guardo verso la tenda incontro 2 occhioni azzurri, ormai non sento più niente riesco a vedere solo quella piccola creatura e mi sento ... bene, in pace. La risposta di mio padre mi ridesta dai miei pensieri <Va bene, possono venire> sospira, poi mi guarda <Non ti allontanerai da tuo fratello. Chiaro?> io gli butto le braccia al collo
<Grazie, grazie, grazie>poi mi stacco e lo bacio sulla guancia. Guardo verso la tenda ma la pixie non c'è. Sarà in camera penso. Saluto i miei e salgo. Sbircio dalla porta e vedo il piattino con la frutta vuoto e la piccola creatura sul davanzale che guarda fuori. È una bella giornata! Mi avvicino e mi posiziono dietro di lui <Vedo che stai meglio> lui si gira spaventato e va a nascondersi <Non devi avere paura di me! Voglio solo aiutarti, devo vedere come stai> gli porgo la mano, lui la guarda diffidente, all'inizio, ma poi decide di accettarla e ci si siede sopra. Lo porgo sul cuscino e mi inginocchio accanto a lui <Ora sta fermo> inizio a togliergli le bende e quello che vedo mi sconvolge. Non ha nemmeno un graffio. Come è possibile? <Wow!! Certo che guarite veloci voi pixie>esclamo stupefatta <Sei contento ora potrai tornare a casa?!> un po' mi dispiaceva che doveva andarsene, ma anche lui avrà degli amici una famiglia e io non voglio costringerlo ad allontanarsi da loro. Rimango a parlare e giocare con lui per tutta la mattina. Poi mi viene in mente che non so come si chiama così mi alzo <Ma che sono maleducata non mi sono nemmeno presentata! Piacere mi chiamo Lulu Tres. Principessa di Emerald e diretta discendente della regina Diana> dico facendo una riverenza, che fa ridere la pixie, mostrando due piccoli dentini. <Posso sapere il vostro nome, oh giovane pixie?>dico mentre faccio un'altra riverenza. Lui si alza fa un inchino <PI. PI> esclama. Non sapevo potessero parlare, ha una voce debole e acuta, ma non troppo. <Ti chiami Pi> lui scuote la testa e con il fuoco scrive PIXEL <Pixel! È così che ti chiami?> chiedo, lui annuisce e mi sorride mentre mi vola attorno. Io rido <Allora Pixel pronto a tornare a casa?> Lui si blocca di colpo. Io lo guardo stranita. Si risiede sul cuscino e io accanto a lui <Ehi piccolo, che succede?> chiedo dolce, lui mi guarda con gli occhi lucidi. No piccolo non piangere,che succede? Era così felice fino a un attimo fa, poi il suo sguardo ... mi distrugge il cuore. Lui si guarda intorno come in cerca di qualcosa. Poi si alza e si siede sul libro delle pixie. Lo prendo e lo sfoglio fino a quando Pixel non mi fa fermare. Inizio a leggere.
"Durante l'ultima guerra tra il Regno delle Ombre e il Regno di Emerald, i soldati oscuri hanno dato la caccia e sterminato la specie delle pixie. Ormai questa specie è estinta o almeno è da 100 anni che non si vedono pixie in nessun Regno di questo mondo; molti pensano che alcune pixie siano riuscite a salvarsi attraverso dei portali creati dalle pixie più anziane e si siano trasferiti in altri mondi, altri dicono che si sono estinte completamente a causa dei soldati. Non tutte però venivano uccise immediatamente, alcune le portavano al castello, per obbligarle a creare portali per altri mondi, in modo da non limitare il loro potere solo in questo. Il massacro finì quando la regina Diana riuscì a fermare il re oscuro con il suo sacrificio. Si pensa però che tutta questa guerra ricomincerà non appena nel regno di Emerald nascerà la diretta discendente della regina" finisco di leggere e guardo Pixel ha gli occhi lucidi e guarda un immagine del libro che raffigura due scene: una raffigura una famiglia di pixie e l'altra la stessa famiglia che prova a scappare da dei soldati oscuri, ma che alla fine vengono catturati uno dopo l'altro <Pixel> lo chiamo, lui mi guarda e prova a trattenere le lacrime <dimmi, tu sei l'unico rimasto? La tua ... famiglia, è stata catturata? Non sai dove sono le altre pixie?>dico con voce incrinata, pensare che non ha nessuno mi fa male. Lui e abbassa la testa incapace di trattenere le lacrime. Lo prendo con una mano e lo abbraccio <Shh piccolo, non ti preoccupare! Qui nessuno ti farà del male, ci penserò io a proteggerti> restiamo abbracciati per un po' fino a quando non bussano alla porta <Avanti> rispondo
<Principessa, l'aspettano a tavola> Ector mi fissa preoccupato <State bene?>
<Si! Perché?> lui mi guarda ancora un po' e fissa Pixel che cerca di nascondersi dietro il mio collo <State piangendo> mi riferisce
Non me ne ero nemmeno accorta! Mi asciugo le lacrime <Si sto bene non ti preoccupare. Avverti che sto per scendere> lui mi guarda ancora preoccupato per poi uscire, dopo un inchino.
<Pixel, non c'è bisogno che ti nascondi qui nessuno ti farà del male> esce dal suo nascondiglio e mi guarda <Ascolta. Fuori è molto pericoloso per te quindi mi chiedevo se ti andasse di restare a castello.> dico guardandomi le gambe, mentre lui strabuzza gli occhi <Pi,pi?>mi chiede non so se ho capito ma rispondo lo stesso <Si ne sono sicura, il castello è molto ben protetto e potrai uscire e andartene quando vorrai, ma
preferirei che mi avvertissi per non farmi preoccupare. Allora che ne pensi?> chiedo insicura forse non vuole restare e preferisce cercare i sui simili, ma non appena lo guardo lo vedo sorridere e si mette a girarmi intorno urlando, io rido <Lo prendo per un si! Che ne dici scendiamo giù e andiamo a mangiare, così ti presento i miei genitori. Non ti preoccupare non stanno tutto il tempo ad urlare come quando ci hai visto in salone>dico mentre ci incamminiamo alla sala da pranzo.

Pov Sebastian
Ero tranquillo nella sala del trono, a guardare fuori dalla finestra aspettando notizie da quelle guardie incompetenti. Mio padre li aveva mandati a Emerald per un lavoro di cui non ero a conoscenza - non ho nemmeno capito come fossero riuscite a eludere l'esercito avversario - e vuole che io ascolti il loro rapporto, mentre lui è a sbrigare non so quale impegno importante.
Certo nemmeno lo hai ascoltato. Mi sembra ovvio che non hai capito niente
Oh ben svegliato! Comunque è inutile che ti lamenti di me, visto che nemmeno tu hai ascoltato qualcosa
A me non importa niente. E non mi sto lamentano di te.
Il mio dialogo interiore viene interrotto dalla porta che si spalanca e da quegli idioti di Ter e Bach, che si reggono a mala pena in piedi. Certo che sono conciati piuttosto male. Bach ha delle bruciature qua e là e del sangue gli esce da una spalla, mentre Ter è sporco di terra e zoppica. Saranno stati beccati da delle guardie ai confini!?
<Che vi è successo? Come siete conciati?> dico con una smorfia
<Principe> esclamano all'unisono cercano di inchinarsi ma Bach cade e va a finire sopra Ter
<Lasciate perdere, avete compiuto la missione?> dico tornando a guardare fuori
<Si, maestà> io li guardo
<E vi hanno visto?> loro si guardano e iniziano a deglutire pesantemente
<No> esclamano insieme <Però ...> ma Bach lo blocca pestandogli il piede
<Ter cosa è successo dopo? Perché siete ridotti così?> mi avvicino di poco a loro e chiudo gli occhi in due fessure, loro indietreggiano di qualche passo e iniziano a sudare freddo <Se nessuno vi ha visti, come mai siete in queste condizioni, e vi conviene non dirmi bugie perché inizio a innervosirmi> i miei occhi diventano ancora più scuri e loro iniziano a balbettare
<La m-missione è ... andata a buon fine> inizia uno <nella foresta a-avevo visto una pixie ... e stavo per prenderla ma ...> si ferma
<Ma?> li incito a continuare mentre mi avvicino
<Stavamo per prenderla quando ... qualcuno, una ragazza, ci ha fermati> dice Ter
<Quindi mi state dicendo che vi siete fatti battere da una ragazzina?>
<Non, era una ragazzina qualunque era ... era l-la p-principessa> balbetta Bach
Io lì mi blocco, quindi la mia piccola Lulu li ha visti e ora è in possesso di una pixie. Se è stata lei a ridurli così vuol dire che è diventata più forte. Bene credo ci sarà da divertirsi. <Quindi la principessa Lulu vi ha visti ed è stata lai a ridurvi così? Avete combattuto?> dico sempre a quei due che ora sono un po' meno spaventati
<Bè si ... lei ha fatto cadere Bach in una buca, così l'ho colpita mentre era distratta con un raggio oscuro> stringo i pugni e stringo gli occhi ancora di più, come ha osato colpirla!? Lui nota il mio cambio d'umore è si affretta ad aggiungere <Si, ma si è alzata immediatamente per poi bloccarmi contro un albero e farmi perdere i sensi con un fulmine> non mi interessa, fatto sta che l'ha sempre colpita e non doveva farlo. Però cerco di calmarmi, mi giro dall'altra parte e loro iniziano a dirigersi verso l'uscita, ma io ancora non ho finito le domande <Dove andate!? Non ho ancora finito> mi siedo sul mio trono e mi metto a guardarli come buoni, buoni tornano sui loro passi. Mi piace chi mi obbedisce. Per questo non capisco come sia possibile che la principessa di Emerald mi disubbidisca senza troppi problemi. Le ragazze fanno di tutto per farsi notare da me, ma proprio di tutto. Mentre lei che ha praticamente tutta la mia attenzione se ne infischia e sembra pure infastidita.
<Principe, avete bisogno di qualcos'altro?> mi chiede Bach
<Descrivimela> è l'unica parola che dico
<Chi?> chiede.
<La principessa,mi sembra ovvio> risponde al posto mio Ter
<Oh be, ecco ... è davvero molto bella, ha dei lunghi capelli castano scuro, sembrano quasi neri, gli occhi marroni quando si è arrabbiata sono diventati due fari rossi. Poi se devo essere sincero, ha delle gambe, che quei pantaloni neri hanno risaltato ancora di più e ha le forme tutte al posto giusto. Può sembrare un angioletto ma se la fai arrabbiare non puoi sfuggire alla sua ira e ... > ma non finisce perché credo si sia accorto dello sguardo a dir poco omicida che gli sto lanciando. Mi sto immaginando tutti gli scenari in cui io lo torturo, per ciò che ha detto. Non so il perché, ma mi da un enorme fastidio il modo in cui l'ha descritta. E non voglio sentire altro al momento vedo solo rosso e nero. Così li congedo e loro, nonostante le loro condizioni, si catapultano fuori dalla porta. Non vedo l'ora che ci sia la festa per poterla ammirare coi miei occhi e vedere se tutto ciò che hanno detto è vero.

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