Capitolo 50

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Questo è l'ultimo capitolo, divertitevi😇😘

Lulu pov
Mi sveglio sentendo un peso sul mio petto, abbasso lo sguardo e vedo Sebastian ancora addormentato. Inizio ad accarezzargli i capelli sono così morbidi e ripenso a quello che è successo ieri e al suo sfogo. Dopotutto non è colpa sua. È stato educato così, suo padre voleva renderlo un re spietato e crudele, ma non ci è riuscito o almeno non del tutto. Passo un dito sulle cicatrici che ha sulla schiena, come ha potuto suo padre fargli una cosa del genere?! Non pensavo di poter provare una tale rabbia per una persona che conosco appena. Continuo ad accarezzargli i capelli e la schiena pensando a quanto possa essere stata dura per lui. Neanche una carezza, un abbraccio, dopotutto sua madre è stata rinchiusa, suo padre lo picchiava e non credo avesse molti amici. Immersa nei miei pensieri sento qualcosa farsi strada in me, una strana energia. La percepisco debole ma la sento. Pixel. Sono arrivati finalmente. Entro nella mente di Pixel e capisco quali sono i loro piani. Bene anche io ho in mente un piano e spero vivamente che funzioni. È pericoloso, ma almeno posso liberare il mio popolo dal soggiogamento. 
<Perché hai smesso?> sussulto. È sveglio <Mi piacevano quelle carezze. Continua>mormora con il viso sul mio petto. Lo accontento e sento che sospira
<Da quanto sei sveglio?> domando
<Da prima che ti svegliassi tu. Non mi sono alzato solo perché mi piace stare attaccato a te. E la cosa risulta particolarmente facile se tu dormi>mi rivela
<Chissà perché?!> dico ironica
<Già, chissà> 
Restiamo così per un po’ lui sul mio petto e io che gli accarezzo i capelli e le spalle nude. Aspetta è nudo? Ma … da quando? Non avrà dormito così, vero? Perché è senza maglietta? È perché io me ne accorgo solo ora?
Divento immediatamente rossa e mi fermo, lui alza lo sguardo nero sul mio marrone
<E ora perché ti sei fermata?> si avvicina <E perché sei rossa?> se è possibile lo divento ancora di più.
<B- bhe … ecco … tu …> balbetto senza dire niente di sensato. Guardo il suo petto un attimo, per poi ritornare ai suoi occhi, lui sembra capire ed ecco che compare quello stupido ghigno. E io che pensavo se ne fosse andato per sempre.
<Non dirmi che ti deconcentro a petto nudo> dice avvicinandosi e mettendosi sopra di me. Io tento di guardare da tutt’altra parte, ma l’unica cosa che ho davanti è il suo petto. Alzo gli occhi sul suo viso e vedo i suoi occhi neri che mi guardano divertiti e maliziosi.
<S- Sebastian spostati> cerco di spingerlo via, ma ottengo il contrario. Il suo petto si appoggia al mio e mi ritrovo la sua bocca vicino all’orecchio
<Allora è vero che ti deconcentro …> 
<N- no, non è vero> dico sicura, ma sempre rossa
<Allora perché mi dovrei spostare?> dice sempre sussurrando al mio orecchio, avvicinando il suo petto ancor di più.
<P- perché …> dico la prima cosa che mi viene in mente <Devo andare a farmi una doccia>
<Ah, si?>
<Si> 
<Bene, allora> si sposta alzandosi, facendomi buttare un sospiro di sollievo <Andiamo a fare questa doccia>il respiro mi si blocca in gola. Cosa?
<Cosa?>
<Andiamo a fare la doccia. Non volevi farla?>esclama divertito
<Si, ma no … cioè non la faccio con te>spiego nervosa
<Perché no? Potrei lavarti la schiena> dice facendo la faccia da cucciolo. Aspetta da quando sa fare la faccia da cucciolo? Non so resistere a questa espressione. Mi giro guardando la finestra, ma lui mi prende le mani con quella faccia, non ha nemmeno quel ghigno. 
<Va bene> dico diventando rossa
<Davvero?> esclama stupito sorridendo
Mi incammino verso il bagno <NO> entro dentro e chiudo subito la porta a chiave.
Subito dopo lo sento sbattere i pugni <Lulu, non fare la bambina cattiva e apri questa porta. Avevi detto che facevamo il bagno insieme. Lulu! Apri! Dai, non essere timida> inizio a riempire la vasca, ma decido di spogliarmi solo quando Sebastian sarebbe uscito dalla stanza, il che avviene mezz’ora più tardi <Va bene. Per sta volta lascio perdere, ma quando diverrai mia moglie la prima cosa che faremo sarà fare il bagno insieme> mi urla e sento sbattere la porta. Mi viene un brivido quando dice la parola “mia moglie” è vero che l’ho ascoltato e consolato, ma ciò non vuol dire che lo sposerò. Molti re danno in sposa le proprie figlie molto giovani, ma mio padre non lo farebbe mai e io non mi posso mica sposare a diciasette anni. Non sono nemmeno maggiorenne. Penso mentre mi immergo. Sebastian invece vuole che viventi sua moglie al più presto, vuole che diventi “sua”, in modo che mi tenga sempre sotto controllo e non possa fuggire. Cosa che farò tra poco. 
Finito di lavarmi esco, appena in tempo per vedere entrare Dora con la mia colazione.
<Oh cielo, bambina! Come state? È stata quella serpe a farvi questo?> chiede accarezzando il collo dove è rimasto un piccolo segno violaceo
<Non preoccuparti sto bene> la rassicuro
<Sapevo che non dovevo assecondarla, ma non ho avuto altra scelta. Mi dispiace> esclama abbassando il viso
<Ehi!> la richiamo rialzandoglielo <Va tutto bene, non preoccuparti> le sorrido
Ci sediamo sul letto e inizio a fare colazione, mentre lei mi racconta cosa succede. Sembra che le guardie si siano mobilitate a Ombra sta succedendo qualcosa. E io so esattamente cosa. Appena finisco Dora prende il vassoio e sta per uscire, ma la fermo.
<Dora, io so cosa sta succedendo a Ombra. Shin e alcuni miei amici, sono andati a liberare mamma e papà. Presto arriveranno anche qui, ma io prima che vengano devo fare una cosa e per farlo devo uscire da qui …>
<Ma principessa non potete …> la fermo con la mano
<Lo so, ma devo. Devo scontrarmi con Sebastian prima che arrivino per liberare tutti>
<Sebastian vi batterà a occhi chiusi. Il bracciale che vi ha dato blocca i vostri poteri e non può essere tolto se non da lui>
<Hai ragione, il bracciale blocca i miei poteri elementari … ma non quello del cristallo> esclamo facendo diventare i miei occhi viola
Lei sussulta lasciando cadere il vassoio che afferro al volo
<C- che volete fare?>
<Devo uscire da qui. E tu mi devi fare un grosso favore>
<Tutto quello che volete principessa> dice facendo un piccolo inchino
<Devi restare qua e fingere di essere me> 
<E come …> 
<Usa il cristallo se riesci a far cambiare colore degli occhi magari riuscirai ad assumere le mie sembianze>
Lei ci prova, poco dopo la sua immagine incomincia a sbiadire e compare la mia.
Wow, non pensavo funzionasse. Avevo già un piano B, ma consisteva nell’eliminare ogni nemico mi si presentava. Troppo difficile e pericoloso.
Poco dopo la mia immagine svanisce e torna Dora.
<Principessa dura troppo poco 10-15 minuti>
<Non preoccuparti, basta. Se siamo fortunati non sarai nemmeno costretta a farlo. Devi stare qui, se senti aprire la porta cambi aspetto , capito?> lei annuisce
<E voi cosa farete?> 
Creo un piccolo cristallo, viola, senza problemi e mi concentro come ha fatto lei poco fa. Il viso di Dora mi compare nella mente e appena apro gli occhi la vedo squadrarmi con disappunto.
<Devo perdere un po’ di peso a quanto pare> dice amareggiata, io sorrido. Prendo il vassoio e sto per uscire, ma 
<Principessa gli occhi sono viola> li chiudo e li riapro facendoli diventare neri e esco sentendo un ultimo “fate attenzione, principessa” dalla mia domestica. 
Cammino per i corridoi con sguardo freddo. Essi sono disseminati di creature oscure e guardie ipnotizzate e non, ma non ci faccio troppo caso distratta da una vocina che non sento da molto riempirmi le orecchie 
Lulu?
Cerco di non mostrarmi sorpresa
Pixel come state?
Noi stiamo tutti bene. Abbiamo salvato il re, la regina e la madre di Rachel, ma tu? Tu stai bene?
Io sto bene, non preoccuparti.
Che stai facendo Lulu? Perché non riesco a entrare nei tuoi pensieri? Che vuoi fare?
Sento un dolore alla testa, Pixel cerca di entrare nella mia testa e io non posso respingerlo, se non voglio far saltare la mia copertura
NOOOOO non farlo, ti prego
Mi dispiace Pixel
Lulu, ti prego è troppo pericoloso. Fermati!
Sento la sua voce disperata e mi si stringe il cuore. Una lacrima scende, contro il mio volere e mi accorgo di essere arrivata davanti alla sala del trono. Mi accerto che nessuno mi abbia visto. E salutobla mia piccola pixie per l'ultima volta
Mi dispiace, Pixel devo andare. 
No Lulu ferma, stiamo arrivando ti aiuteremo. Non farlo …
Chiudo la conversazione con Pixel ed entro dalla porta a due battenti che porta alla sala del trono. Una volta illuminata dalle grandi vetrate, ora buia intrisa di energia oscura.
<E tu che ci fai qui? Vattene che mi manca poco prima che ti uccida, per quello che hai fatto>esclama Sebastian guardandomi arrabbiato
<Wow, che bell’accoglienza> ribatto io
<Cosa …?> tocco il cristallo e la mia immagine copre quella di Dora <Lulu?>
<Sorpreso?>sorrido
<Che ci fai qui? Come hai fatto a …?> io ridacchio, per la sua espressione sconvolta
<Sebastian, Sebastian, Sebastian ancora non hai capito che non puoi controllarmi. Nessuno mi dice cosa fare> dico avvicinandomi. I miei occhi diventano viola, ricompare lo stesso vestito che avevo quando ci siamo scontrati a scuola e lo scettro.
<Purtroppo non credo sia venuta qui per dichiararmi il tuo amore e diventare la mia regina …> dice sospirando
<Credi, bene> rispondo
<Come mai hai deciso di ribellarti ora? Ah no aspetta, fammi indovinare. Quella pixie ti ha contattato e ti ha avvisato dei rinforzi, giusto? Ah, sapevo che dovevo ucciderla quando ne ho avuto l’occasione. Comunque ti conviene tornare nella tua camera ora, prima che mi arrabbi>
<Come mai? La mia presenza ti deconcentra per caso?> ripeto le sue stesse parole
Lui mi sorride <Esatto principessa, perché per quanto mi piaccia vedervi con quel vestito, che lascia poco all’immaginazione, sono nel mezzo di una guerra e non posso permettermi di saltarvi addosso. Non adesso almeno>il suo ghigno si allarga notando il rossore colorare le mie guance. Non farti distrarre, non ora<Quindi tu ora torni in camera e ci stai, da buona bambina quale sei!>dice serio alzandosi dal trono.
<Allora non hai sentito quello che ti ho detto. Nessuno mi dice cosa fare, soprattutto tu>
<Lulu, torna in camera. Ora. Sto perdendo la pazienza>dice facendo comparire due ombre alle sue spalle <Che sei venuta a fare? Non ho tempo da perdere. Devo far fuori uno stronzo dagli occhi verdi> dice guardandomi duro 
James
<Voglio che la smetti con questo tuo piano di conquista e ti arrenda. Sei ancora in tempo. Fallo prima che sia troppo tardi> dico sperando mi ascolti
Lui scoppia a ridere <Ancora in tempo? Dopo tutto quello che ho fatto? Ah Lulu, non hai ancora capito. Siamo in guerra, nessuno perdonerà quello che ho fatto,nemmeno tu. Ho mandato il mio esercito sulla Terra, le mie creature stanno attaccando i tuoi amici e tu tra poco finirai chiusa in camera e legata al letto>mi risponde avvicinandosi <Dopotutto sono il cattivo, no? Il principe delle tenebre, il principe senza cuore> si avvicina
Io scuoto la testa <Tu non sei il cattivo, lo so. Non sei come tuo padre è lui il vero cattivo> cerco di farglielo capire
Ma lui in compenso continua a ridere fa un passo verso di me, ma subito dopo sparisce. Me lo ritrovo davanti senza rendermene conto. Mi afferra il viso con una mano, guardandomi dritto negli occhi. Con il pollice mi accarezza la guancia
<Sei così piccola e ingenua. Ecco perché ti voglio solo per me> avvicina il viso al mio intento a baciarmi, ma con una salto e una capriola, mi allontano. 
<Non provarci Sebastian. E non costringermi a combatterti. Arrenditi e mettiamo la parole fine a questa storia> spero di convincerlo, ma so già che è inutile.
<Oh mia piccola Lulu. Vuoi combattermi, fallo. Ma sappi che quando vincerò sarai mia, ti sposerò anche contro la tua volontà non appena il mio esercito distruggerà i tuoi amici. E allora non potrai più ribellarti> ghigna leccandosi le labbra.
Che inizino le danze!
Sebastian parte all’attacco creando la sua lama, questo mi fa capire che sta volta non scherza, inizia ad attaccarmi senza darmi il tempo di respirare e non è il solo anche le ombre che ha creato in precedenza mi attaccano insieme a lui. Se continuo così perderò anche prima di iniziare, mi allontano e libero il mio potere distruggendo entrambe le ombre, per poi attaccare. 
Creo schegge di cristallo che gli lancio contro, ma lui le schiva tutte, paro il suo colpo con lo scettro, ma l’impatto me lo fa volare. Prima che possa prenderlo sento la lama della sua spada sul mio collo.
<Mi dispiace, mia principessa hai perso. O forse dovrei dire mia regina>
<Non è detto l’ultima parola> nella mano che tengo dietro la schiena creo il pugnale d’argento, trovato nella montagna del dago.
Con un colpo veloce allontano la lama dal mio collo e tento di colpirlo, ma lui è più veloce e schiva il colpo. Non gli lascio tempo di rimettersi che lo attacco, ma riesce a parare ogni colpo. Continuiamo fino a quando non so per quale fortuna riesco a fargli volare via la spada, nonostante questo però schiva ogni mio colpo. Sta volta sono io a metterlo in difficoltà. Lo faccio arretrare e con un calcio rotante lo metto al tappeto.
Mi avvicino fino a osservarlo, dall’alto in basso.
<Allora che aspetti? Pugnalami, così mi togli tra i piedi e avrai di nuovo il tuo regno. È questo che aspettavi no?!>
Io scuoto la testa <Ti sbagli Sebastian, io non sono così …> lancio il pugnale per terra <… non uccido per ottenere ciò che voglio>ci giriamo entrambi sentendo un rumore alle nostre spalle. La porta si spalanca e fa la sua comparsa James. I miei occhi si illuminano appena vedo che è salvo. Ma qualcuno sembra non gradire, mi rigiro verso Sebastian, ma me lo ritrovo a fianco con un enorme dolore alla pancia.
<Se non posso averti io nessun altro ti avrà> mi sussurra all’orecchio estraendo il mio pugnale dal mio stomaco. 
Non mi reggo più in piedi e sono costretta a reggermi a Sebastian, posando la testa sulla sua spalla. Sento le sue lacrime bagnarmi l’altra spalla e il suo braccio circondarmi la vita, facendo cadere il pugnale.
<Piccola …>sussurra singhiozzando
<Shhh> apro la mano evocando lo scettro <Va tutto bene... > faccio toccare la punta dello scettro a terra e una forza attraversa tutti donando nuova energia, curando le ferite di tutti i guerrieri non solo i nostri, ma anche quelli dell’esercito oscuro e liberandolivdal soggiogamento., infine elimina le creature oscure, rimandandole nella loro dimensione e sigilla i poteri di Sebastian dentro di me.
Ormai tutta la mia energia vitale è stata dispersa per tutta Emerald e sulla Terra, sono completamente senza energia. Lo scettro mi scivola dalle mani andando a sparire appena tocca il suolo. Sento un urlo e poi il terreno freddo sotto di me. 
Sebastian ora è intrappolato in un groviglio di rovi. E non tenta nemmeno di liberarsi. Rachel e Shin sono subito al mio fianco
Perché l'hai fatto. Perché? Perché? Perché?
Mi dispiace piccolo
<Lulu!> Rachel <Che hai fatto?> piange
<Non provare a chiudere gli occhi, hai capito sorellina. Non provarci>
Entrambi mettono le mani sulla ferita e tentano di usare i loro poteri per guarirmi, ma non funziona. La ferita resta lì
<Perché non si chiude? Dannazione!> sbraita Shin
<James!> urla la sorella <Aiutaci … la ferita … non riusciamo a guarirla> singhiozza
<È  tutta colpa tua> urla Sebastian contro il mio amico <Se non me l’avessi portata via ora non starebbe in questo stato> 
James gli si avvicina, ma un richiamo della sorella lo fa desistere e viene verso  di noi, per inginocchiarsi al mio fianco. Preme anche lui le mani sulla ferita e provano a usare i loro poteri, ma non c’è niente da fare.
<È … inutile. Ho usato … il pugnale d’argento. Il suo potere … è molto … simile alla lama nera> rivelo a fatica
<NO! No, no, no, no> urla James. Riesco a vedere la sua disperazione e il panico farsi spazio in lui <Tu non morirai hai capito! Non puoi. Tu … la promessa> inizia a singhiozzare anche lui. Non ho mai visto tanta tristezza in una sola persona e i suoi occhi ormai rossi dal pianto mi fanno stringere ancora di più il cuore. Non volevo portare tanta sofferenza, ma non avevo scelta.
Non te ne andare 
Pixel compare davanti a me con gli occhi pieni di lacrime  
<Mi dispiace piccolo!> sussurro. Gli occhi si fanno sempre più pesanti, ho tanto sonno.<Rach> la chiamo <Abbi cura di te e di Alex>
<Non dire niente, questo non sarà un addio> singhiozza
<Shin non fare cavolate con Freya e salutami i ragazzi>
<Sorellina … perdonami … non sono riuscito a proteggerti … ti voglio bene> singhiozza prendendo una mia mano ormai fredda
<Vi voglio bene anche io>sussurro
<Piccola Lù>sussurra James, sorrido a quel nomignolo
<James, io …>ma non posso dire niente che sento le sue labbra sulle mie
<Non mi lasciare ti prego. Sono stato uno stronzo va bene, ma non te ne andare> mi supplica, piangendo. Gli accarezzo i capelli
<Mi dispiace. Non prendetevela con Seb. Perdonatelo!> li supplico. Chiudo gli occhi ormai troppo stanca per tenerli aperti. Sento Pixel saltare sul mio petto all’altezza del cuore che ore non batte più, ma che ha sempre battuto per il ragazzo dagli occhi verdi accanto a me. Sento le voci dei miei amici chiamarmi. Sento le urla dei guardiani. Sento le lacrime di Sebastian e la vocina di Pixel. La mia mano scivola dai capelli di James per finire a terra fredda e senza vita, come me del resto.

Alex pov
Stiamo combattendo contro le creature oscure, quando una potente energia ci investe. Tutti i feriti che erano con noi guariscono, i soldati soggiogati tornano alla normalità e le creature delle tenebre spariscono nel nulla. Tutti iniziano a esultare. Tutti, tranne i 5 guardiani che si guardano intorno terrorizzati
<No, non può essere> sussurra la fenice iniziando a piangere
La sirena si getta tra le braccia del grifone, che abbiamo liberato prima insieme al pegaso, scoppiando in un pianto isterico. Il pegaso si accuccia a terra e inizia a dondolarsi, mentre anche lui inizia a piangere. Tutti e 5 i guardiani guardano in cielo e urlano. Un urlo forte pieno di dolore e tristezza.
<Ragazzi, che succede?> domando preoccupato
<Non la sento …>  singhiozza Zach
<Nessuno di noi la sente più> gli risponde Nial, anche lui con le lacrime agli occhi
<Ma di che parlate?> chiede un ragazzo
<Di Lulu … se ne andata> singhiozza la fenice
<Ha usato il pugnale d’argento> piange la sirena
Spalanco gli occhi, non può essere, non è vero. Ma i miei dubbi vengono confermati dall’urlo che proviene dal castello. L’urlo di una pixie che ha appena perso la sua protetta. 

FINE


























































































































































































































































































































































































O forse no...

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