Capitolo 44

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Capitolo 43
Lulu pov
Mi risveglio sentendo di essere poggiata su un materasso morbido. Le pareti della camera sono di un viola chiaro, c’è una scrivania e una libreria. Due porte in fondo alla camera. Mi sembra tutto così familiare … 
Mi alzo di scatto, ma questa … è la mia camera. La mia camera a Emerald. Non può essere, come ci sono arrivata o è stato tutto un sogno? Non può essere un sogno … James, lui … è reale, lo so. Rielaboriamo cosa è successo: Rachel, Alex, James, la tiara, Thitania, Sebastian che attacca la scuola, io che perdo il controllo, James che rimane ferito gravemente a un passo dalla morte, io che perdo i poteri e infine l’arrivo di Sebastian. Oh no, mi ha riportato a casa. Questo vuol dire che sono sua prigioniera. 
Mi alzo dal letto un po’ barcollando e arrivo alla finestra, apro le tende e quello che mi ritrovo davanti mi fa gelare il sangue. Il mio paese … è quasi distrutto. Il prato e il cielo prima di un verde e azzurro acceso ora sono grigi, per le strade camminano esseri non del tutto umani e le persone non sembrano i buona salute, anzi sembrano degli zombie. Le case sono quasi  tutte crollate o con gravi danni, alcune vanno addirittura a fuoco. Calde lacrime iniziano a cadere incontrollate dai miei occhi e le gambe iniziano a cedere. Sento delle braccia afferrarmi e la mia schiena appoggiare ad un petto. So già chi si trova dietro di me. Dovrei ribellarmi, ma in questo momento no ne ho le forze. Mi lascio stringere, mentre chiude le tende e mi porta sul letto.
<Non avrei voluto che vedessi questo spettacolo> mi sussurra in un orecchio, mentre si sdraia sul letto accanto a me. Io continuo a piangere, è più forte di me. Sento il mio corpo tremare e Sebastian mi stringe di più a se, mi fa poggiare la testa sul suo petto e inizio a stringergli la maglietta <Shhh, piccola. Ti prego non piangere >
Alzo lo sguardo con gli occhi rossi per le lacrime <Come puoi chiedermi una cosa del genere?!> singhiozzo e inizio a tirargli piccoli pugni sul suo petto, che non gli fanno niente <Perché, perché hai fatto tutto questo? Perché … perché …> 
<L’ho fatto solo per te. Così sarai la regina più forte di tutti. Regnerai, regneremo insieme, su tutti questi regni, nessuno oserà mettersi contro di noi>
<Pensi davvero che mi importi qualcosa del potere … ancora non hai capito?! A me non mi importa niente di regnare su un vasto territorio, mi basta avere una famiglia e degli amici. Non mi interessa essere una principessa e nemmeno avere questo dono che non serve a niente, avrei solo voluto una vita tranquilla e normale> singhiozzo
Stiamo così per non so quando tempo, io che piango e lui che mi abbraccia. Appena mi calmo, decido di rivolgergli una domanda che mi frulla in testa già da un po’.
<Sebastian! Perché fare tutto questo? Perché avere il controllo su tutti questi regni? Non può essere solo perché volete più potere. Perché, poi? A che serve tutto questo potere?> chiedo guardandolo negli occhi
<Perché no. Avere tutto questo potere … nessuno che ti dice cosa fare. Sei tu a fare le regole. Tutti eseguono ogni tuo ordine e ti obbediscono. Puoi fare tutto quello che vuoi> sorride
<Non puoi fare quello che vuoi, il mondo ha bisogno di regole. Senza ci sarebbe il caos> 
<E cosa c’è di male nel caos?!>sorride <se sei tu a controllarlo, non devi temerlo, anzi saranno gli altri a temere te>
<Ed è questo che vuoi? Vuoi che tutti abbiano paura di te> lui mi guarda 
<Esatto> sussulto
<P- perché? perché vuoi che la gente ti tema? Vuoi restare solo per sempre?> dico con rabbia, alzandomi a sedere e guardandolo dall’alto in basso
Lui si appoggia sui gomiti e mi guarda sempre con quel suo ghigno
<La solitudine se ti ci abitui non è male … ma dopo un po’> si avvicina <Anche quella diventa noiosa, ma io non resterò solo. Perché ho te> si sente il rumore di un tuono all’esterno e io la guardo sconvolta.
<Se pensi che ti seguirò, ti sbagli di grosso. Non starò mai dalla tua parte. Troverò il modo di fuggire e allora resterai da solo. Solo tu e la tua solitudine.>
Si avvicina fino ad essere a un passo dal mio viso, prende una ciocca dei miei capelli e l’arrotola sul suo dito <Sai mi piacciono i tuoi capelli. Ti danno l’aria da ribelle, proprio quello che sei. Comunque cambierai idea, anche tu ti unirai a me. Come ha fatto il tuo popolo. Forse non erano così fedeli come credevi>ghigna
<Ti sbagli io non mi unirò mai a te. Nemmeno il mio popolo lo ha fatto volontariamente, sei stato tu, hai soggiogato tutti. Sono diventati delle marionette nelle tue mani> dico scacciano la sua mano e creando una palla di fuoco, ma prima che potessi colpirlo, mi ritrovo distesa sul letto con lui sopra di me. Mi tiene le mani sopra la testa e mentre mi guarda negli occhi sento un click. Lo spingo via e spalanco gli occhi appena guardo il mio braccio sinistro. Un bracciale mi copre l’intero polso. Provo a creare una palla di fuoco o a interagire con qualunque altro elemento, ma non funziona niente. Sposto lo sguardo dal bracciale a Sebastian, ancora scioccata.
<Sorpresa vero?> sorride mettendo un braccio dietro di me avvicinandomi a lui, il mio corpo ancora paralizzato dallo shock inizia a tremare <Che c’è piccola non ti piace il regalo che ti ho fatto? È un bracciale speciale, non ti permette di usare i poteri degli elementi, così non ti sforzi troppo> passa il naso sul mio collo <Vorrei tanto stare con te, ma purtroppo non posso. Sai... governare un regno comporta tanto lavoro> si alza e dopo avermi dato un bacio sulla fronte, se ne va.
Mi butto sul letto e, in posizione fetale, ricomincio a piangere è l’unica cosa che so fare nell’ultimo periodo.
Reagisci Lulu, non farti abbattere. Sei forte ce la puoi fare.
Mi alzo di scatto … Thitania. Era la sua voce ne sono sicura. E ha ragione non posso farmi abbattere così, sono già uscita da una soluzione simile a questa, ce la posso fare di nuovo. Scendo dal letto e noto di indossare solo una vestaglia completamente bianca. Ma che cavolo …?! Come sono entrata in questa vestaglia? Spero proprio che non mi abbia cambiato lui … se fosse stato così allora … 
Divento rossa fino alla punta dei capelli, se ha anche solo …  se si è permesso di … lo faccio a pezzi. Mi stringo le braccia attorno al corpo e rabbrividisco al solo pensiero che lui mi abbia cambiata. Scuoto la testa scacciando quei pensieri e sperando con tutta me stessa che non fosse così. Mi dirigo alla porta e come volevasi dimostrare è chiusa a chiave. Sbuffo, perfetto prigioniera in camera mia! Vado alla finestra e anche questa è sigillata da un incantesimo; cerco di non guardare fuori, ma è più forte di me. Tutta questa distruzione, volto lo sguardo nel punto in cui ci dovrebbero essere le stalle e lo vedo. Trevor che porta fuori alcuni cavalli facendogli fare un giro, anche lui come gli altri non sembra più lui. Il cavallo che sta cavalcando sembra stare anche peggio per quanto è magro, chissà da quando non mangia. Guardandolo meglio, mi sembra di averlo già visto. Ha il manto di un nero opaco e la criniera bianca, un tempo argentea. È Luna! La mia cavalla … mi costringo a distogliere lo sguardo e corro in bagno. Cerco di aprire la finestra e finalmente riesco a sentire l’aria gelida della sera sulla mia pelle. Non è fresca e pura come un tempo è diventata secca e trasporta solo un odore. Quello della morte. Anche a voler uscire dalla finestra del bagno è troppo piccola, rimarrei incastrata. Sospiro e mi viene in mente una cosa. Corro davanti alla libreria in camera e inizio a spostare alcuni libri, tocco la parte del muro rimasta scoperta e questa si apre, facendo posto a un piccolo nascondiglio segreto, dove tengo i gioielli con le pietre che mi mettono in contatto con i guardiani. Ma il nascondiglio è vuoto, tutte le pietre sono sparite, mi tocco il collo dove tengo la collana del rubino, ma questa non è al suo posto. Inizio a farmi prendere dal panico. Dove sono le pietre? Le avrà prese Sebastian? E che ci vuole fare? Ha preso già Zach e Asu per attirarmi qua. Non vuole attirare anche gli altri, vero? L’anello dello smeraldo è ancora in possesso di mio fratello, quindi se vuole potrebbe avvertire Nial. Sospiro sapendo che almeno quello è al sicuro, ma ora inizio a preoccuparmi per Asu e Zach. Sono sicuramente prigionieri nelle segrete, devo trovare un modo per raggiungerli e liberarli. Speriamo stiano bene! Asu, da quanto ci hanno raccontato le ragazze, era messo piuttosto male …
Pensa Lulu, pensa. Come fai a uscire dalla tua camera? Dopo aver sistemato i libri a loro posto inizio a girare intorno per la camera. Verso mezzanotte mi butto sul letto. Subito dopo la porta si apre, faccio finta di dormire, o almeno è quello che volevo fare …
<Sei stata sveglia ad aspettarmi! Che sei dolce!> ghigna Sebastian
<Che ci fai qui?> mi metto sulla difensiva
<Vado a dormire, mi sembra ovvio> chiude la porta alle sue spalle, ma riesco lo stesso a vedere due guardie appostate fuori
<E dove dormiresti?> chiedo, mentre chiude a chiave. Seguo ogni piccolo movimento di quella chiave, che sparisce nel nulla. Come?
<E inutile o ricreato una chiave di ombra così, non rischio che me la rubino> sorride e inizia a sfilarsi la maglia, io arrossisco e distolgo lo sguardo
<C- che stai facendo?> balbetto
<Mi preparo per dormire>
<E dove vuoi dormire ? A terra?>
<No, sul letto>ghigna avvicinandosi
<E i-io? Dove dormo?> 
<Sul letto. Con me. C’è abbastanza spazio per entrambi> ghigna coricandosi e attirandomi a lui, provo a spostarmi, ma la sua presa è troppo forte <Lulu fa la brava, per una volta. Sono stanco> si lamenta
<Che hai fatto ai miei amici? Ai miei genitori? Al popolo? Dove sono Le gemme dei guardiani? Come mai indosso una vestaglia?> domando a raffica
<Indossi una vestaglia perché è ora della nanna> risponde
<Ma non la indossavo prima, chi me l’ha messa?>
Il suo sorriso si allarga <Io> dice orgoglioso. Io lo guardo con occhi sbarrati <Pensavo saresti stata più comoda. Non ti piace vuoi che ti metta un’altra vestaglia?>
Io scuoto la testa freneticamente, poi realizzo <Tu mi avresti spogliata?!> quasi urlo
<Ovvio. Come avrei fatto a metterti la vestaglia se no?> sorride innocente
<Quindi t-tu mi hai v-visto …> non riesco nemmeno a finire la frase
<Si. Non vedo cosa ci sia di male visto che presto sarai la mia regina> si avvicina e i suoi occhi diventano più scuri, riesco a leggere tutto il suo desiderio e inizio ad avere paura <Non sai quanto è stato difficile controllarsi> mi sussurra vicino all’orecchio <Ma ti posso giurare, che non ho toccato niente, ti ho messo subito la vestaglia prima di perdere il controllo> 
Lo guardo negli occhi e posso vedere che dice la verità, mi sento un po’ più calma, ma solo un po’. 
<La prossima volta preferirei che mi lasciassi con i miei vestiti o che mi svegliassi>
Lui sorride <Come vuole, mia regina>
Rabbrividisco e cerco di trucidarlo con lo sguardo <Io non sarò mai la tua regina>
<Oh, questo è tutto da vedere> sorride <Ora dormi che è tardi>
<Aspetta e i miei genitori? I miei …> ma non mi lascia finire
<Domani risponderò a tutte le tue domande, ma ora dormiamo. Sono stanco> si lamenta. In questo momento sembra quasi un bambino e mi viene voglia di sorridere e abbracciarlo, ma mi trattengo.
Annuisco e gli do le spalle allontanandomi, il più possibile. Lo sento sbuffare e attirarmi a lui con un braccio.
<Non stare lontana, c’è freddo e tu sei così calda. E poi non riesco a dormire bene senza il mio peluche> mormora per poi addormentarsi subito dopo. 
Mentre dorme sembra proprio un bambino, così tranquillo e sereno. Assomiglia così tanto a James. Chissà come stanno? Avranno ricevuto il mio messaggio? E con questi pensieri mi addormento

Angolo me
Ecco il capitolo. Non è puccioso Sebastian ammetterlo che è un amore😍. So che in fondo lo amate e presto lo ammetterete anche voi😊🙃
Comunque so che di solito aggiorno giovedì o venerdì e volete sapere perché questa volta non è stato così... Semplice me lo ero scordata.
Di solito me lo ricordo perché esco con mia cugina e andiamo in biblioteca quindi quando torno a casa aggiorno, ma visto che questa settimana non siamo uscite mi è passato proprio di mente. Quindi chiedo umilmente perdono, ma la vecchiaia sta colpendo anche me.😅😂
Baci e buona notte😘

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