Capitolo 16

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Lulu pov
Mi risvelio in infermeria con i miei amici che mi guardano preoccupati. Provo ad alzarmi, ma un dolore alla testa mi costrige a ricoricarmi. Mi ritorna tutto in mente, Sebastian è qui e io sono fregata.
<Ti senti meglio?> mi domanda Alex. Io annuisco e mi giro dall'altra parte, non voglio fare l'antipatica, ma non riesco a pensare a niente oltre alle sue parole. I tuoi genitori sono nelle segrete di Ombra, tuo fratello non potrà più toglierti dai guai. Ed è tutta colpa mia. Se non me ne fossi andata, se avessi accettato subito la sua proposta, tutto questo non sarebbe successo, sono solo una stupida. Non so nemmeno come stanno i miei amici, non li dovevo avvertire di quello che stava succedendo. Senza accorgermene, delle piccole e calde lacrime, iniziano a rigarmi il viso. E non ci sono Asu o Freya, pronti a consolarmi e darmi consigli, sono sola. Sento delle braccia avvolgermi e una leggera pressionee sul letto. Rachel si è coricata accanto a me e mi sta abbracciando. <Shhh, andrà tutto bene, ci sono io stai stranquilla> dice accarezzandomi i capelli
<È tutta colpa mia!> singhiozzo <Li hanno presi, Rachel, hanno i miei genitori, non so cosa ha fatto a mio fratello e non riesco più a comunicare con Freya.>piango
<Shh, tranquilla troveremo un modo e li salveremo. Ci siamo noi con te> mi dice sussurrando. Alex guarda tutta la scena stando zitto, probabilmente penserà che sono debole, ed è così che mi sento.
<No ...> bisbiglio <Voi non c'entrate niente, in tutto questo, dovete starne fuori. Non rischierò di perdere anche voi due> dico sicura asciugandomi le lacrime e scendando dal lettino. Rachel, scuote la testa <No, io ...>
<No Rachel, quando io tornerò a Emerald, tu non verrai con me. So che ti ho promesso che ti avrei portata, ma ho bisogno di saperti al sicuro. E poi non si accontenteranno di conquistare il nostro mondo, probabilmente, arriveranno anche qui. E voi siete due dei pochi che conoscono la magia. Ti prometto, Rachel, che quando questa guerra finirà, tornerò a prenderti. Sempre se finirà> sussurro l'ultima frase, ma credo l'abbia sentita, perchè scatta in piedi come una molla.
<Non ci provare, hai capito. Non ci devi nemmeno pensare> esclama gridando, facenddo dventare i suoi occhi ancora più luminosi.
<Rachel, Emerald in questo momento, è un posto pericoloso non puoi ...>
<Io vengo con te, pensi che possa lasciare la mia migliore amica, non che unica, da sola ad affrontare un pazzo psicopatico. Che poi tu, non vuoi nemmeno affrontarlo, pensi di consegarti, per liberare tutti, non è così?> esclama. Io sbarro gli occhi come Alex che mi guarda. <Non è così? Rispondi!> urla di nuovo. Io abbasso lo sguardo e Alex decide di parlare
<Sono d'accordo con Rachel. Ti aiuteremo noi. E non ti permetteremo di consegnarti. Dopo tutto Emerald è anche il nostro Regno no?!> dice sorridendo. Rachel sussulta, credo si fosse dimenticata che ci fosse anche lui nella stanza visto che diventa rossa e abbassa la testa. Io annuisco arrendevole, sarà diifficile fargli cambiare idea, ma devo riuscirci.
Appena siamo usciti dall'infermieria mi hanno raccontato di come Rachel abbia lanciato una radice contro Sebastina, di come lui l'abbia disintegrata, solo toccandola, di come ne abbia creata una lui e di come la collana di cristallo l'abbia protetta. Non sono sorpresa che Sebastian abbia distrutto, così facilmnte, la sua radice, ma del fatto che il cristallo l'abbia protetta, non sapevo nemmeno che fosse un cristallo magico, pensavo di aver creato, un normale cristallo senza poteri. In realtà, non sapevo fosse possibile inserire un incantesimo di protezione nel cristallo. Ora mi accorgo, di quantto poco sappia su questo potere. Dovrei esercitarmi di più, ma è come se, il mio vero potere, fosse bloccato da un sigillo che non posso spezzare.
Le lezioni sono finite, ho dormito per quasi 3 ore. Sebastian ha assorbito più potere di quanto pensassi
<Lulu tu ci vieni?> mi chiede Rachel
<Dove?> domando, non capendo
<Come dove, ma al ballo di fine anno> sbotta
<No, non credo. Non mi piacciono i balli> dico con una smorfia
<Ma siamo sicuri che sei una principessa?! Come fai a esserlo, se non ti piacciono i balli? Sicuramente, sarai andata in molti balli, con gente importante, no?> chiede Alex.
<Ogni volta, che c'era un ballo, evitavo in tutti i modi di andarci. Alcuni però erano importanti e quindi, mi toccava presenziarvi> dico <Ho cercato persino di evitare il ballo che i miei hanno dato per i miei 17 anni, ma senza successo Freya e Acqua, mi ci hanno trascinata con la forza. Ed è stato lì, che ho rincontrato dopo tanto Sebastian, e mi ha baciato per la prima volta.> dico con le mani dietro la testa. Ci fermiamo davanti l'uscita, c'è un muro di ragazzi che ci impedisce di passare, stanno tutti guardando fuori, ma noi non riusciamo a vedere niente. Rachel picchietta il dito sulla spalla di una ragazza, che si gira <Potresti, dirci che succede? Perchè non uscite?> chiede gentilmente, viene strano pensarre che, circa, dieci minuti fa mi steesse urlando contro.
Lei ci guarda tutti, per poi posare lo sguardo su di me, che si illumina <Finalmente!> esclama <Ci sono gli stessi ragazzi dell'altra volta, fuori al cancello, insieme a un nuovo arrivato, sono lì da tanto e sembra che non vogliano andarsene. E noi dobbiamo torrnare a casa. Potresti cacciarli, come l'altra volta?> chiede.
Mi indico <Perchè lo chiedi proprio a me?>
<Perchè sei l'unica che ha coraggio ed è capace di stenderli in pochi minuti> dice sorridendo.
Ci facciamo spazio a furia di spintoni, fino ad arrivare davanti, sono gli stessi dell'altra volta.
<Non credo, sia possibile stavolta> esclama Alex.
<Perchè?> chiede la ragazza. Rachel indica un muretto ed è ora che lo vedo. Sebastian è appogiato al muro che gioca con una sigaretta. Odio ammetterlo, ma è tremendamente bello. Accidenti a lui!
<Credo, che stavolta, dobbiate cavarvela da soli> dice Rachel, ringhiando
<Lulu è appena uscita, dall'infermeria è stata poco bene, non credo sia pronta per uno scontro> ma non dico niente e mi dirigo verso l'uscita senza dire niente. <Certo, che hai manie suicide!> dice Alex, raggiungendomi insieme alla sua ragazza. Io non dico niente e continuo ad avanzare, non degno di uno sguardo i ragazzi, appostati al cancello. Sto per uscire, ma una voce, mi ferma <Che fa non si saluta più?> domanda il principe
<Perchè ci conosciamo?> chiedo inclinando la testa e aggrottando la fronte. Lui mi guarda stralunato e si avvicina
<Vuoi dire, che non ti ricordi di me?> chiede, sembra divertito <Già, mi sono risvegliata in infermeria poco fa. Dicono, che ho sbattuto la testa e ho perso la memoria temporaneamente. Quindi se ti conosco, in questo momento, non so chi sei.> dico tranquilla. Lui mi guarda un pò scioccato, per poi chiudere gli occhi in due fessure <È uno scherzo? Perchè, non è divertente!> dice verso i miei amici, che hanno deciso di reggermi il gioco
<Purtroppo, non è uno scherzo. Quando è caduta, ha sbattuto forte la testa, è ciò le ha procurato una perdita di memoria. E ora, per colpa tua, non si ricorda, nemmeno di me.> dice Rachel con rabbia, mentre una lacrima le scende dal viso. Ogni volta, mi stupisco di come sia un ottima bugiarda. Potrebbe fare l'attrice, da grande!
<Quindi ... non ti ricordi di me?! Bene, ci penso io a farti ricordare> dice prendendomi il mento con le sue dita, sono così calde e fredde allo stesso tempo. Avvicina la sua bocca alla mia, ma io faccio una cosa, che sogno di fare da una vita. Gli do uno schiaffo, talmente forte, che credo pure i ragazzi nella scuola, abbiano sentito l'impatto. Rachel e Alex ci guardano sorpresi, cercando di trattenere una risata. Mentre i bulli sono sconvolti e alcuni sussurrano <Ora la uccide!> o <Inizia il divertimeento!>, mentre Sebastian mantiene uno sguardo scioccato, mentre si accarezza la guancia; mi vien voglia di sorridere, ma riesco a controllarmi e a mantenere un espressione arrabbiata.<Mi hai dato, uno schiaffo!> soffia, come se ancora non ci credesse, inizio vedere una macchia rossa espandersi, sulla sua guancia sinistra. Un sogno diventato realtà!
<Mi sembra anche il minimo!> ringhio <Senti coso, non so chi sei, ma non puoi baciarmi, come se niente fosse>
<E se ti dicessi che sono il tuo ragazzo> ringhia davanti la mia faccia
<Ti direi che è impossibile!> dico con una smorfia <Non sei il mio tipo. Troppo arrogante e sicuro di te. È non sei neanche carino> la balla più grossa della mia vita.
Lui mi guarda scioccato e io me ne vado, sento i passi di Rachel e Alex reggiungermi, mentre cercano ancora di trattenere le risate, ma alla fine non resistono e scoppiano. Io, invece, sorrido vittoriosa. Sono sicura, che non ci ha creduto per davvero, ma quello schiaffo è stata la soddisfazione più grande di tutta la mia vita.

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