Capitolo 10

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Atterrai davanti una casa bianca, molto graziosa; aprì la porta e mi trovai a sinistra una cucina; a destra il salotto con un divano e una tv; al secondo piano 2 camere da letto e un bagno. E una casa un po' troppo grande per una sola persona, secondo me. Mi guardai intorno e in cucina vidi una divisa: camicia bianca, giacchetta viola come la gonna con qualche cucitura dorata. Accanto c’era un biglietto e un foglio,con l’orario delle lezioni. Il biglietto diceva: “Le lezioni incominciano alle 8.30 è pregata di indossare la divisa e mi sono permesso di ritirarle l’orario delle lezioni. Il preside Sten”. Dopo aver letto la lettera andai a dormire. Scelsi una camera dalle pareti lilla, assomiglia a quella del castello, semplice, con una scrivania, un letto e un armadio. Entrando trovai Pixel che già dormiva sul cuscino, così mi sistemai accanto a lui addormentandomi subito.    

Mi ritrovavo in un campo fiorito, dove due bambini giocavano sotto un albero. La bambina indossa un vestitino rosso, ha i capelli quasi neri e gli occhi marroni assomiglia a qualcuno, ma a chi?! Il bambino, invece non riesco a vederlo, dondola a testa in giù, mentre la bambina lo guarda dal basso <Scendi, James o rischi di cadere> lo chiama
<Non ti preoccupare, sono molto attento, mi arrampico sempre e non cado mai …> peccato che dopo queste parole cade e va a finire a terra. La bambina lo raggiunge
<Visto, te l’avevo detto> dice mettendosi le mani sui fianchi rimproverandolo, poi gli si inginocchia di fronte <Per fortuna non ti sei fatto niente è solo un graffio>
<Già, però brucia lo stesso> dice il bimbo facendo una smorfia
<Aspetta solo un attimo!> esclama l’amica allontanandosi, per poi tornare con delle erbe, le posa sulla ferita per poi legarle con dei fili d’erba <Ecco, questo dovrebbe attenuare il bruciore!> dice sorridendogli.
Lui annuisce ricambiando il sorriso, per poi perderlo subito dopo <Che succede?> chiede la bimba preoccupata. Il bimbo la guarda <Noi resteremo amici per sempre, vero? Non te ne andrai e mi dimenticherai, giusto?> chiede guardandola negli occhi
Lei sorride <Non me ne andrò, promesso> dice e poi gli da il mignolino <Resteremo amici per sempre!> ribatte il bambino e lei sorride annuendo.

Mi sveglio di soprassalto tutta sudata, con il solito senso di vuoto. Guardo la sveglia sul comodino indica le sette e mezzo. Mi alzo, svegliando anche la mia piccola pixie e vado in bagno a prepararmi, indosso la divisa e faccio colazione con mezza mela, mentre il resto lo mangia Pixel. Esco di casa verso le otto e mi dirigo a scuola con calma, è molto vicino dopo cinque minuti sono già arrivata. È un enorme edificio bianco con molte finestre. Vedo già alcuni studenti incamminarsi, nonostante sia presto. Prima di andare in classe voglio passare dall’ufficio del preside, così mi dirigo verso quella che credo sia la segreteria. Non sono mai stata in una scuola pubblica, i miei mi hanno sempre fatta studiare a casa, e quindi non so molto su come mi devo comportare. Sento qualcosa muoversi, freneticamente, nella tasca del giacchino; Pixel vorrebbe uscire, ma non posso permettere che qualcuno lo veda; loro non conoscono la magia o i dominatori, e non devono scoprirla, anche perché molti di loro sono umani  senza poteri e non sappiamo come potrebbero reagire. 

Mi dirigo verso una porta in legno bianco, che la segretaria mi ha indicato. Busso ed entro, dopo aver sentito un avanti. A una scrivania un uomo da capelli e i baffi bianchi è chinato su dei fogli. Appena entro alza lo sguardo e dopo avermi squadrato si alza di scatto, per poi mettersi davanti a me e inchinarsi. <Principessa, è un onore per me avervi qui> io lo guardo imbarazzata.
<La prego non si inchini, non mi piacciono queste formalità.> lui alza lo sguardo e posso vedere i suoi occhi azzurri  -dominatore dell’aria- <Volevo sapere come mi devo comportare e cosa devo fare? Sa non sono mai stata in una scuola come questa e pensavo che mi potesse dare lei delle spiegazioni, visto che è l’unico a sapere chi sono in realtà?> 

<Principessa, dovete comportarvi come avete sempre fatto, evitando di mostrare i vostri poteri. E come seguire le normali lezioni che seguivate al castello, solo con molte più persone e con materie leggermente diverse> mi spiega e io annuisco

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