# Prologo;
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Non sono mai stata una ragazza occasionale,una di quelle ragazza che cercano solo nel momento del bisogno piuttosto sono sempre stata meno tragica nel dire le cose così che chi mi avesse voluta aiutare lo avrebbe fatto,le persone vere sono poche.
Ogni tanto vorrei solo evadere da qua.
Nella mia mente non c’è altro che il pensiero di andarmene.
Due cuffie nelle orecchie, un mezzo di trasporto qualsiasi; basta che mi porti via da qua e sarò finalmente libera.
Poi si sa come vanno le cose, non trovo mai il coraggio di farlo e me ne sto ferma, immobile dove sono.
Mi sembrava strano che tutto stesse andando bene.
Come volevasi dimostrare, in casa mia è di nuovo scoppiato i litigi e insulti continuativi 24 ore su 24.
Io non posso continuare ad andare avanti così, non posso continuare a vivere a metà, non posso continuare a sperare di non cadere in depressione.
È più forte di me e io sono fragile.
Fa tutto male questo, e non mi aiuta per nulla.
Siamo la generazione di chi non usa più i cuscini per dormire, ma ci piange sù come fossero quella persona che vorremmo ci asciugasse le lacrime, e che li stringe forte, non solo di notte, tentando di colmare mancanze, vuoti ed assenze.
Le persone come me sono del tutto simili alle gomme. Dopo averle usate per troppo tempo finiscono col consumarsi e stritolarsi in una miriade di granelli che, seppur provando a ricongiungere, non torneranno mai ad esser come prima. E di loro non rimane nient’altro che briciole, briciole disperse sul terreno che nessuno si prende la briga di raccogliere.
Mi chiamo Alex Evans , una diciottenne piena di sogni , fantasie , sorrisi falsi e tanta voglia di vivere. Lontana dalla città dei sogni di qualche chilometro di preciso tre . Non sono tanti , ma per me si , ed è meglio cosi.
Non ho mai adorato cosi tanto Londra , anche se sono cresciuta proprio in centro della città. Tutto quel rumore , le persone che andavano e venivano di fretta , sempre di corsa. Tutti gli adolescenti che avevano qualcosa da fare , tipo lo skate , la BMX i roller.
Bene , io mi distinguo da loro anche se non con molta differenza. Amo quello che faccio , pratico anche se i miei non accettano il fatto che a quest’età di occupare tutto il mio tempo libero per quello che faccio .
Semplicemente è passione , nient’altro.
Non ho amici fissi , anzi meglio dire che non ho nemmeno un/a migliore amica/o. Non credo che mi servirebbero se ho la mia chitarra tra le mani e una melodia che mi accompagna.
Cantare per me è tutto , non avrei parole per descrivere come mi sento quando sono da sola e canto , in aula di musica o in camera mia. Ho visto gente entrare ed uscire dalla mia vita con la stessa facilità con la quale si entra e si esce da un negozio.
Non chiedo niente a nessuno , non ho mai chiesto aiuto a nessuno ne ai miei genitori. Me la sono sempre cavata da sola con questa situazione. Con i soldi per il corso che frequento .
I miei non sanno niente del fatto che io canto in una scuola di pomeriggio. Hanno sempre odiato che io potessi farmi aiutare solo dalla musica , da semplici persone dietro ad un computer che mi stanno dando la forza di andare avanti anche con delle frasi , poesie , canzoni.
La musica non salva le persone , la musica aiuta .
Ho due occhi grandi marroni , i miei capelli mossi , ormai hanno passato ogni colore , adoro tingermi i capelli. Sono abbastanza alta per la mia età , e se devo essere sincera mi piace per quella che sono. Non ho mai avuto problemi di autostima , i miei fin da piccola mi hanno sempre ricordato che persona sono , e mi hanno cresciuta abbastanza bene.
Anche se le cose sono cambiate non vuol’dire che io sia cambiata , non succederà che un fottuto divorzio mi cambi la vita.
Ora come ora lo superato e se loro stanno bene anche da soli , per me va bene.
Le cose in cui speri di più sono quelle che alla fine ti distruggono.
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La sorellastra del mio migliore amico.
Fanfictionil passato può aiutare a cambiare il presente;