La sorellastra del mio migliore amico.

# capitolo 18;

                                                                    ***

Eccoci qui , diciannove anni passati così . 

Emozioni 

Pianti 

Sofferenza 

Silenzio forse troppo 

Musica 

Amici falsi 

Scommesse 

Bevute 

Feste 

Litigate 

Amore 

Odio

Sorprese 

Musica 

Divertimento 

I diciannove anni più strani ma anche divertenti allo stesso momento. Forse avrei voluto che andasse diversamente ma non mi lamento. Da un divorzio , rivivere in un’altra famiglia. Gente nuova. Un fratellastro.

Il suo migliore amico e i suoi così detti amici. La scuola.

Il canto.

‘’ Cazzo Alex ti vuoi muovere? ‘’ ecco la simpatica . 

L’ho sgamato in pieno che mi hanno organizzato una fottuta festa dove ovviamente non mi ha detto chi sarà , anche se lo indovino. Ovviamente tutti i loro amici , perché io di amici non ne ho a parte Niall e Steph.

‘’ Sei in ritardo , Styles? ‘’ urlo dalla mia stanza facendo con comodo. Ho sempre odiato le feste a sorpresa. 

Quel fottuto ‘auguri’ in coro e l’imbarazzo che ti guardano tutti. Che nervoso. Potevo benissimo stare su questa cazzo di divano , un film e tanta coca e popcorn a volontà. 

Invece no . Devo andare lì , far finta di essere sorpresa come una fottuta cogliona e ascoltare tutte le fottuto parole degli altri. 

Preferivo che mi scrivessero un dannato messaggio ed ero più contenta.

‘’ Per favore , sii gentile e sorpresa se no mi castrano visto che non so mai resisterti quando si tratta qualcosa di nasconderti. ‘’ mi sorride .

E’ vestito con una fottuta camicia che lo rende fottutamente ancora più sexy , con i suoi soliti jeans neri e quelle all stars bianche basse che non le abbandona. I suoi fottuti ricci che porco cazzo solo lui e Dio sa come se gli sistema in questo modo da sembrare da stuprare in ogni momento. 

Ok , non dovrei nemmeno pensare a queste cazzate. Ma come diavolo fai con lui davanti? Se fosse per me sarebbe .. Basta.

‘’ Non eri già castrato ? ‘’ rido prima di prendere il cellulare , guardarlo e uscire dalla porta. Comincia a ridere intanto che mi da una piccola spinta leggera verso l’uscita. 

Dentro la sua auto non manca mai l’odore della vaniglia mischiata con la menta. Porco cazzo so che lo fa apposta. 

Mi mordo il labbro intanto che mi metto la cintura e cerco di immaginare che faccia devo fare quando entro nel locale.