# capitolo 4;

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                                                                    ***

«cosa vorresti essere? »

«abbastanza»



Ma quanto possono fare male le foto?
Tantissimo.
Il tempo è passato, sei cambiato, hai ricominciato a vivere, hai conosciuto persone nuove, peggiori, migliori. I ricordi sembrano essere morti, o almeno tu, cerchi di non ricordarli. Hai allontanato quasi tutto, ma le foto? Quando trovi in un cassetto, una di quelle foto, che non avresti mai dovuto vedere? Quanto può fare male una foto? Le foto sono il passato, un passato lontano, ritrae persone sbagliate, importanti ma andate via, ma che sono rimasti tali nella foto.
È difficile inseguire il proprio sogno. Anche se cammini, corri, trascini le tue gambe fino allo stremo delle forze, a volte ti sembra di non riuscire ad afferrarlo, di non poter far nulla per raggiungerlo. Così ci sediamo, ci mettiamo in un angolo con la testa china, sconfitti. E, il più delle volte, lasciamo che i nostri sogni marciscano in un cassetto. 
Beh, se vuoi davvero che il tuo sogno si realizzi non devi mai arrenderti. Continua a correre e dimostrare quanto vali. Il mondo non aspetta che tu ti rialzi! 
Non avere mai paura di seguire i tuoi sogni solo perchè alla gente non potrebbe andare bene... Tu sei tu e non hai bisogno di persone che non capiscono quello di cui hai bisogno!
Da piccola mi dicevano che tutti prima o poi sarebbero tornati indietro, ed io, nella mia ingenuità, rispondevo che era assurdo che qualcuno scegliesse di tornare nel momento sbagliato e non di restare nel momento giusto.
Mi mancano le sfide di una volta.
Quando anche se ero sola, sfidavo la vita a testa alta, perché non avevo nulla da perdere.
Era esaltante, c'era un senso di libertà che mi mancherà sempre.

'

Da piccola giocavo con i vestiti di mamma.
Calzavo le sue scarpe, che mi sembravano enormi, ma che in realtà non erano più di un trentasette e mezzo.
Lei sorrideva ogni volta che uno scricciolo si vestiva come una donna adulta, diceva che non era bello crescere, in fondo.
Ma io ero altrove, immersa nel mio mondo immaginario dove i suoi vestiti mi calzavano a pennello.
Immaginavo il futuro intero nelle scarpe di mia madre.
Spesso mi affacciavo alla finestra.
Mi piaceva il calore del pomeriggio inoltrato, che filtrando dal vetro trasparente mi scaldava le gote, era come riempire una mancanza che avevo dentro, come se sciogliesse in parte il ghiaccio nascosto in profondità. 

Avevo un vuoto dentro , come se non mi sentissi completa . E ad essere sinceri non mi mancava proprio nulla , avevo tutto.
O quasi. 
Forse mi mancava quel qualcosa che non sapevo nemmeno io cos’e.

Ma nella realtà i dialoghi non funzionano mai; nei libri i personaggi hanno la risposta giusta, anche quando è sbagliata, nella realtà invece le persone, quando si tratta della verità, non sanno mai cosa dire.

Sono le sei del pomeriggio ,sto vicino alla finestra con quella chitarra in mano e cercare di stare al tempo con la melodia. 
Monster di Eminem e Rihanna e una sfida per me e Payne. Mi sono meravigliata anche di lui quando ho saputo che fa anche rap. 
Quel ragazzo sa fare troppe cose , per i miei gusti.

' Alex sono a casa. ' la voce di Zayn non poteva non distrarmi , cosi scendo come se niente fosse. In pigiama , con i capelli messi alla cavolo , senza trucco . 

' Oh mamma , Alex si vede che non esci da due giorni fuori casa. ' si lamenta l'altro intanto che mi fissava. 
Alzo lo sguardo su di lui e mi ritrovo anche Harry davanti. 

' Buongiorno , lui che ci fa qui? ' cerco di non balbettare e sembrare una persona normale. 

' In visita , perché? ' chiede confuso. 

Non capisce che i suoi amici non mi vanno a genio per adesso? Cosa c'e di sbagliato in lui. 

' No , chiedevo. ' dico indifferente buttandomi sul divano e finire la mia briosh. 

Le ore passavano e questi due sono rimasti anche a cena , mamma e papa come al solito dopo aver finito di mangiare se la filano subito nella loro stanza visto la stanchezza . Invece Zayn e Harry non hanno proprio voglia di smettere di divertirsi. 
Sono davanti a questa playstation da più di due ore e non si staccano , poi si lamentano che non esco io fuori casa. Mah. 
Faccio finta di niente e vado fuori dietro casa , nel giardino. 
C'e un altalena dove mi metto sempre a pensare. 
Mi piace questa casa , mi piace la città , il posto. Ma mi manca mia madre. 
Non dico che Trisha non sia una buona madre , anzi e molto più di quanto mi aspettassi. Avendo un solo figlio maschio e altre tre donne non e mica facile. 
So che le sorelline di Zayn vivono a Bradford con il padre. Una volta al mese si fa una cena di famiglia tutti quanti. La cosa che odio di più. 
E anche Zayn. 

' Posso sedermi? ' sento la sua voce , Zayn.

Sorrido e annuisco. Sto leggermente tremando. 

' C'e un bel tempo dai. ' se ne esce fuori , imbarazzato della situazione . 

Si morde il labbro abbassando la testa , segno veramente di essere preoccupato. 

' Che succede? ' chiedo tirando le ginocchia su e appoggiando la testa su di esse guardandolo. 

' Cosa? ' 

' Questo , far finta sempre di tutto. ' 

Mi e difficile aprire sempre questo argomento ma devo sapere cosa diavolo gli ho fatto di si comporta cosi con me . 
Vorrei delle spiegazioni , sono stufa di fingere sempre. 

' Non lo so , non mi capisco nemmeno io. ' dice calmo , guardandomi. 

Vorrei sapere a cosa pensa in questo momento , vorrei avere un piccolo rapporto tra fratello maggiore e sorella , ma non ci legga niente . 
A parte la musica. 
E fa male. Sono due anni che andiamo avanti cosi. 

' Styles se ne andato? ' chiedo cambiando discorso.

' Si , ti saluta. ' dise con voce calma. 

Sbuffo e mi metto a guardare quello che c'e intorno a noi. Anche se e buio e non si vede chi sa che , ma grazie ai lampioni sulla strada qualcosina si può notare. 

Il silenzio tra di noi e molto irritante. Sbuffo e sto per alzarmi quando la sua mano prende la mia , facendomi girare. 

' Vorrei spiegarti tutto. ' sentivo il suo respiro pesante , il cuore che gli andava a mille ed era abbastanza imbarazzato. 

Annuisco e siamo entrati dentro casa , mi ha semplicemente detto di andare nella sua stanza cosi si sentiva meno a disaggio. 
Sono curiosa e voglio sapere , quindi andai con lui in tutta la tranquillità. Sorrido appena metto piede dentro camera sua. 
E un spettacolo. Piena di grafiti , disegni e scritte sui muri. Un suo passatempo mi aveva detto una volta. 

Ci sediamo sul letto con le nostre cioccolate calde che aveva fatto per lui e Styles ma che non sono riusciti a berle . 
Si siede vicino alla finestra accendendosi una sigaretta prima di cominciare. 

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#withlove.

Grazie a tutti.

La sorellastra del mio migliore amico.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora