# capitolo 36;

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                                                                   ***

Ha due grandi occhi color nocciola , quei lunghi capelli che sono mossi ma sembrano fatti con la piastra , quelle labbra carnose tutte screpolate , le mani ruvide che tremano. Gli occhi rossi e non trova le parole.
Quella collana , avevo trovato una uguale in una busta dove c’era pure una fottuta lettera , l’ennesima tra le tante credo. Mi aveva colpito. Ma la collana che avevo al collo , fin da piccola non l’avevo mai tolta.
E non ho mai intenzione di farlo.
Mi sono affezionata e non per lei o perché è sua ma perché è l’unico ricordo , oggetto che mi ricorda qualcosa , che mi ricorda una famiglia , un sorriso .

Siamo nel salotto. 
Anne e Gemma sono andati ad accompagnare Robin , intanto che ho pregato Harry con lo sguardo di rimanere con me. 
Con lui vicino mi sento molto più coraggiosa. Non aveva chiesto niente , aveva capito da solo , come se mi avesse letto nel pensiero . Come fa sempre , ormai. 
Danielle , cioè la cosi detta mia madre è seduta sul divano , con il viso rigato dalle lacrime , le mani che non smettono di tremare e il suo sguardo abbassato che non riesce a guardarmi. Dovrei parlare io?
Cosa diavolo gli dico? Non so se voglio ascoltare le sue parole. 
Quello che è fatto è fatto no? Ho già una famiglia , ho già una madre non dovrebbe interessarmi di lei.
Ma c’è sempre quella parte di me , che porco cazzo odio , che non riesco ad andarmene. Nonostante tutto , vorrei ascoltarla. 
Non per lei , ma per me e tutte quelle domande che mi sono fatta e le risposte me le davo da sola. 
‘ Non mi ha voluto. ‘
‘ Forse sono io quella sbagliata.’
‘ Sono stata uno sbaglio.’
‘ Se ne sbatteva il cazzo.’

Erano queste le risposte che mi davo , perché le altre non le ho mai chieste per paura che erano diverse dalle mie. Per paura che forse facevano più male. 
Harry mi stringe la mano , io non riesco a non guardarla cristo. Ogni minima parte di lei , la focalizzo come se fosse una cosa che non ho mai visto prima. Anche se è vero.

‘’ Mi dispiace.’’ la sento dire. Finalmente dopo quasi mezz’ora di silenzio si è decisa di parlare. ‘’ Mi dispiace , di non averti cercata prima. Mi dispiace di esserci incontrate in questo modo , preferivo diversamente..’’ la sua voce è sottile , tra il pianto e credo lo shock non ha nemmeno la voce ormai. 
Sospiro e cerco di ascoltare il continuo. ‘’ Ho fatto tutto l’impossibile per cercare almeno una piccola cosa di te , un piccolo indizio e tutto. Ma sbagliavo sempre persona. Tuo padre anni fa mi aveva avvertita di non avvicinarmi a lei fino a quando non uscivo dalla droga . So che hai letto le mie lettere , mia madre mi ha avvisato che tuo fratello e Trisha mi avevano cercato.’’ dice sempre a testa bassa.

‘’ Mia madre , Trisha è mia madre. ‘’ decido di dire , forse troppo duramente. Sento lo sguardo di Harry su di me e la sua presa troppo forte. Segno che devo calmarmi , controllarmi.

‘’ Già , tua madre. Lei è una persona meravigliosa , ti ha cresciuto cosi bene. Ha vissuto le tue avventure , quelle che avrei dovuto fare io e non un’altra. Mi sono promessa che quando esco dalla riabilitazione , da quel ospedale ti avrei cercato. Sarei migliorata. Non per me ma per dimostrare a te un giorno che ci sono riuscita . Che sono una persona nuova , una persona migliore. 
Mi sono rifatta una vita , ho un figlio e un figliastro che adoro. .’’ la sento dire e mi si stringe lo stomaco cristo. 
Chi sa se ha mai parlato di me a qualcuno , solo al pensiero che ha un altro figlio e una sua vita mi rende contenta. Almeno è potuta andare avanti e dimenticarsi del passato. 
Non tutti riuscirebbero a farlo.

La sorellastra del mio migliore amico.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora