PARTE 2

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QUESTA CHE LEGGERETE DI SEGUITO È LA NUOVA VERSIONE DE ''LA MIA ARIZONA"

LA STORIA É STATA SCRITTA NEL 2017. I CAPITOLI CHE LEGGERETE SONO STATI REVISIONATI E IN PARTE MODIFICATI. QUOTIDIANAMENTE NE PUBBLICHERÒ UNO
BUONA LETTURA 🤗

Capitolo 2

Beatrice

Esco di casa insieme al mio papà dopo essermi cambiata ed aver indossato un pantalone rigorosamente nero ed una t-shirt del medesimo colore. Anche la cartella con all'interno tutto il materiale universitario è nera, così come le scarpe.

Il tragitto fino alla fermata è un'occasione che sfruttiamo per chiacchierare. Alberto mi fa sentire al sicuro, una figlia giusta che non meritava quanto le è accaduto.

<<Allora stasera inizi a lavorare da quest'uomo?>>
Mi chiede lui, mentre io guardo davanti a me, con le braccia conserte. Il marciapiede è delimitato da alberi che stanno perdendo le loro foglie. Sembra di essere nel film Autumn in New York e invece siamo nella Città Eterna.

Ho sempre questa postura, braccia conserte e schiena di poco curva, come se volessi proteggere me stessa dal mondo esterno e da ciò che mi circonda, come se volessi essere trasparente.

''Eppure non lo sono, soprattutto con questi abiti scuri che indosso che mi danno l'aria di essere a lutto''

<<Si papà ma questo signore, come lo chiami tu, starà tutto il tempo a lavorare nel suo studio, io devo solo badare alla sua bambina. Metti fine ai tuoi film mentali>>

''Come se non lo conoscessi. Starà pensando che starò a contatto con un uomo. Io e lui da soli, chiusi in una casa. Papà è molto geloso di me e in questo caso dimentica che ci sarà una piccolina con noi''

E poi, non vado a cercare l'uomo della mia vita ma a racimolare qualcosa per vivere senza dover più badare ai centesimi. E' una tortura dover fare la lista della spesa con la calcolatrice accanto, controllare al supermercato il display che segna il prezzo di ogni prodotto per paura che la cassiera non abbia segnato un eventuale sconto riportato sulla confezione.

<<Ce la possiamo fare comunque tesoro, anche se tu resti a casa e ti dedichi allo studio>>

Lo so che non gli piace l'idea che io debba rinunciare ad avere una vita come tutte le ragazze della mia età per lavorare di sera, ma non abbiamo altra scelta prima che ci tolgano anche la casa.

Camminiamo piano questa mattina e ci godiamo il venticello fresco tipico del clima autunnale.

<<Papà dobbiamo, altrimenti finiremo di pagare tutti i debiti tra vent'anni>>
Dico, con un pizzico di rabbia nella voce.

Me ne pento immediatamente perché la colpa non è di certo sua, ma mia. Per cui mi giro verso di lui, volendomi assicurare che le mie parole non lo abbiano ferito.

Il suo sguardo si rabbuia.

''Cavolo non ne dico una giusta. Ma perché non penso prima di parlare?''

Mi fermo e poggio una mano sulla sua.

<< Scusami papà non volevo mortificarti ma è necessario che io vada a lavorare. Fai tanto per me ed è per causa mia se vi trovate in questa spiacevole situazione, vorrei averti dato ascolto e credimi che se tornassi indietro lo farei>>

''O probabilmente commetterei gli stessi errori perché il mio cuore galoppava non appena gli stava accanto. Essere amata da un uomo come lui mi riempiva, non avevo bisogno di altro''

La mia Arizona(The power of love #1)NUOVA VERSIONE-COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora