PARTE 20

7.2K 398 141
                                    

Capitolo 20
Beatrice

Quando ho bussato alla porta ma non mi ha aperto nessuno stavo per andarmene. Invece Jordan e Brian erano usciti a fare compere, avevano un pacchetto regalo tra le mani. Probabilmente devono andare ad una festa, avranno già fatto amicizia con qualcuno qui o magari i vicini di casa li hanno invitati a pranzo. Non mi ha parlato di nulla comunque, non ha accennato a nessuna festa o evento a cui parteciperanno. Un po' mi dispiace, ma capisco che il nostro rapporto è strano e che non debbano raccontarmi ogni cosa che fanno perché purtroppo non faccio parte della loro vita.

Mentre aveva l'album tra le mani l'ho rassicurato dicendogli di calmarsi. Non voglio giustificarlo ma non dev'essere stato facile neanche per lui così vedere quelle foto come non lo è stato per me vivere quei momenti con la gioia che solo una sposa ha. Eravamo in due parti opposte del mondo e ognuno stava combattendo la propria battaglia. Lui cercava di comportarsi da padre ed io invece mi stavo abituando alla notizia che da lì a poco sarei diventata madre. Entrambi genitori di figli meravigliosi che la vita ci aveva donato, ma lui ha avuto una sorte migliore della mia.

Se sapesse cosa ha lasciato qui, chi ha lasciato a Roma, si sentirebbe in colpa, si dannerebbe, perché ha lasciato nostra figlia per rincorrere il suo in America. Io però non avrei mai permesso che quel bambino sarebbe rimasto senza padre, avrei convinto io Jordan a partire e al suo ritorno li avrei accolti in casa nostra, con la fede al dito. La casa sarebbe stata adorna di palloncini e tanti giochi, avrei organizzato una grande festa per quell'ometto che ha riempito la vita dell'uomo di cui ero follemente innamorato.

''Non che adesso le cose siano cambiate''

Jordan ed io siamo troppo vicini, Brian si é addormentato tra le mie braccia ed io ho lasciato che lo facesse. Lo sto cullando come se fosse mio figlio e adesso più che mai mi chiedo come sarebbe stato se Jordan mi avesse parlato di lui. Lo avrei accettato, gli avrei fatto da madre e a quest'ora ci sarebbe anche Arizona, avrei anche lei addosso, con la testa poggiata sul braccio libero.

Chiudo gli occhi per un secondo e inalo il suo profumo, Jordan appoggia la sua fronte sulla mia, ci guardiamo, intrecciamo le nostre mani e lasciamo che le nostre labbra si sfiorino. Non voglio tirarmi indietro, voglio sentirlo e provare le stesse emozioni degli anni passati, quando mi bastava un solo bacio per sentirmi la ragazza più felice del mondo.

É tutto ancora meglio di come ricordavo, è tutto così bello che vorrei non finisse mai.

"Ma io, sono in grado di cominciare di nuovo e di lasciarmi il passato alle spalle?"

Jordan scende a baciarmi il collo, mentre con una mano accarezza i miei seni da sopra la stoffa della mia maglietta nera. Qualcosa scatta nella mia testa, quel qualcosa che mi riporta a quello che è accaduto la notte del nostro matrimonio, così mi stacco da lui e riprendo il controllo di me stessa. Ho suo figlio in braccio e non mi sembra corretto lasciarmi andare a questo tipo di situazione.

"La verità è che quella scena di anni fa mi ha turbata impedendomi di comportarmi come vorrei davvero, perché è palese che Jordan non mi è indifferente"

Voglio che ci uniamo quando entrambi avremo risolto i nostri problemi e non adesso perché  non abbiamo ancora affrontato la situazione e il peggio deve ancora arrivare. Quella sarà la prova decisiva per il nostro rapporto, se la supereremo vorrà dire che avremo superato anche il passato, in caso contrario, toccherà ad entrambi imparare a vivere l'uno senza l'altro.

Jordan non mi fa pressioni, resta accanto a me a guardarmi, ad accarezzarmi il viso con i polpastrelli.

Noto il rigonfiamento al di sotto dei pantaloni e mi viene spontaneo pensare se sia stato con molte donne, se in questi anni abbia cercato di dimenticarmi, se per un po' di tempo ci sia riuscito.

La mia Arizona(The power of love #1)NUOVA VERSIONE-COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora