PARTE 3

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Capitolo 3

Beatrice

Rimango sul dondolo fino ad orario di cena, mia madre sta preparando la zuppa di pesce e l'odore si sente fino a qui. E' uno dei miei piatti preferiti e se ci aggiunge anche i crostini al forno con un po' di olio, origano e sale allora non posso fare altro che essere felice e sedermi a tavola con il sorriso sulle labbra.

Altro che dieta, non ci penso proprio. Mi piace mangiare e le mie curve ne sono la testimonianza. Mi viene in mente Marta e la sua forma fisica, è molto, davvero molto bella. Prendo il cellulare e scorro la rubrica fino al suo numero, sono tentata di chiamarla ma non posso sapere cosa sta facendo. Magari la disturbo e non mi sembra il caso per questo lo ripongo nelle tasche dei miei pantaloni neri e mi seggo a tavola.

Nonostante ci sia il mio piatto preferito sui fornelli, sono molto ansiosa all'idea che stasera inizierò a lavorare. Anche se non dovessi trovarmi bene con il padre della bambina starò zitta e non obietterò. Dovrò ricordarmi ogni secondo del fatto che mi servono soldi.

Sia Gloria che Alberto sono tornati da lavoro.

<<Tesoro ti piace?>>
Domanda mia madre, sicuramente per iniziare una conversazione con me dato che io lo faccio poco.

<<Si mamma, la zuppa di pesce è la tua specialità>>

<<Com'è andata oggi?>>
<<Bene, ho conosciuto una ragazza che si chiama Marta e credo che diventeremo amiche, sembra buona>>

Non so neanche io perché le sto dicendo tutte queste cose visto che non mi fido molto di lei, ma è pur sempre mia madre e dovrò pur abbassare la guardia prima o poi.

Il fatto che lei abbia sempre simpatizzato per Jordan non vuol dire che non volesse bene a me, forse dovrei ricordarmelo più spesso. Magari anche lei soffre per me.

<<E' una notizia grandiosa tesoro>>
Mio padre mi sorride e mi mostra quanto sia felice per me.

<<Sì, lo è>>

Ceniamo in tutta tranquillità parlando di quello che abbiamo fatto durante la giornata e verso le ore venti mi alzo dalla tavola e vado in camera a preparare tutto quello che serve per lavorare.

Fortuna che mamma non ha buttato nulla di tutto ciò che ricorda la mia infanzia. Ha sistemato tutto in modo ordinato in grossi scatoloni simili a quelli dell'Ikea per cui mi basta leggere l'etichetta al di sopra di essi per leggere cosa vi è dentro.

Ho pensato di portare alla bambina un libro di favole. Solo questo per il momento perché ho come la sensazione che abbia già molti giochini e immagino che il padre, come tutti i papà, la vizi molto.

Non dimentico di portare un maglione all'interno della tracolla perché quando tornerò a piedi farà freddo e non voglio ammalarmi. Devo frequentare assiduamente l'università e questi strani corsi che sono costretta a seguire nel primo semestre.

Non ho tempo di farmi una doccia adesso, la farò stasera altrimenti rischio di fare tardi il mio primo giorno di lavoro.

Scendo le scale e trovo i miei genitori, chi da una parte e chi dall'altra. Purtroppo dopo tutto quello che è successo anche il loro rapporto è cambiato. Vorrei fare qualcosa, qualsiasi cosa pur di vederli come un tempo.

Papà è sul divano che tutto concentrato nel terminare l'ennesimo sudoku mentre mamma sta finendo di lavare i piatti.

''Magari un giorno riuscirò a comprarle una bella lavastoviglie, quando avremo estinto il debito con il ristorante''

La mia Arizona(The power of love #1)NUOVA VERSIONE-COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora