QUESTA CHE LEGGERETE DI SEGUITO È LA NUOVA VERSIONE DE ''LA MIA ARIZONA"
LA STORIA É STATA SCRITTA NEL 2017. I CAPITOLI CHE LEGGERETE SONO STATI REVISIONATI E IN PARTE MODIFICATI. QUOTIDIANAMENTE NE PUBBLICHERÒ UNO.
BUONA LETTURA 🤗
Capitolo 34
AlbertoNon vedo mia figlia da una settimana e adesso vengo a scoprire da questo bastardo di Stefano che Bea è ancora a Roma e già so da chi sta dormendo, da quel figlio di puttana.
Mi pento di non averlo ammazzato quando si è presentato a casa mia, c'ero quasi riuscito. Se solo Bea non si fosse trovata a casa, probabilmente avrei fatto sparire il suo corpo e così finalmente mi sarei liberato del pericolo più grande.
Da quando Beatrice l'ha conosciuto è esistito solo lui, lui e il suo amore malato. Quando non si è presentato all'altare ho gioito come non mai, mia figlia aveva finalmente tutti i motivi per odiarlo però non poteva essere tutto così bello. Il bastardo ci era andato anche a letto e l'aveva messa incinta.
Sapevo che c'era un dottore in zona che praticava aborti, ma io avevo bisogno di qualcuno che facesse nascere la bambina e poi la facesse sparire, perché Bea non ne voleva proprio sapere di abortire.
Voleva quella bambina più di qualunque altra cosa al mondo. Eugenio mi ha aiutato, ma non è stato facile organizzare tutto. Ha trovato lui una coppia disposta ad avere la piccola bastarda, ma dovevo pagare io loro perché era un affare troppo losco. Volevano una garanzia ed io gliel'ho data. La fidanzata di Stefano, una ragazza spagnola, dopo un po' non ha retto alla vergogna ed è scappata nel suo Paese natio.
Se mia figlia sapesse che quel giorno l'abbiamo fatta partorire e poi abbiamo venduto la bambina sono sicuro che non mi vorrebbe più vedere. Per lei sarei niente e tra me e Jordan risulterei io come il cattivo della situazione.
L'idea era quella di farle credere che fosse morta, ma quel giorno Bea è stata male e così è stata lei a servirci l'occasione su un piatto d'argento. Per lungo tempo le ho somministrato a sua insaputa il diazepam, per farle perdere la memoria. Le pillole che le consigliavo di prendere per dormire in realtà erano pasticche per la memoria. Non ha mai ricordato nulla del parto ma adesso temo che inizi a farlo perché non é a casa con me ed ha lasciato il pacchetto di medicine sul comodino, dove é sempre rimasto.
Apro la porta di casa e mi scaravento come una furia su mia moglie.
<<Come cazzo hai potuto mentirmi. E' da lui vero? Lo denuncio Gloria!>>
<<Bastardo ti abbiamo scoperto. Che fine hai fatto fare alla bambina?>>
No, non può essere. Non posso perdere per sempre Beatrice, la mia piccolina. Io la amo con tutto il mio cuore.
<<Stai zitta, che ne sai tu>>
<<So tutto, anzi sappiamo tutto. Tua figlia non ti vuole più vedere. Dimmi come sono andate le cose oppure ti denunciamo noi questa volta>>
Non ce la faccio a sentire tutto questo. Le tiro uno schiaffo fortissimo. Lei cade a terra e io scappo. Non so dove andare, al ristorante mi hanno licenziato dopo che mi hanno colto con le mani in flagrante nella cassa.
La storia dei debiti l'ho inventata per far credere a mia figlia che per colpa di Jordan non potevamo più arrivare a fine mese. In verità i debiti ci sono, ma li ho con Stefano e non a causa del ricevimento mancato. Purtroppo quel bastardo non mi vuole dare i soldi e i suoi cinquemila euro sono serviti davvero a poco.
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La mia Arizona(The power of love #1)NUOVA VERSIONE-COMPLETA
RomanceOra non farebbe alcuna differenza saperlo, ho chiuso con quella storia. Ci ho rimesso tanto, non solo il presente ma soprattutto la possibilità di avere un futuro. Se solo avessi avuto lei, la mia Arizona, sarebbe stato tutto più semplice. Può conte...