La mia Arizona(The power of love #1)NUOVA VERSIONE-COMPLETA

Parte 6

QUESTA CHE LEGGERETE DI SEGUITO È LA NUOVA VERSIONE DE ''LA MIA ARIZONA"

LA STORIA É STATA SCRITTA NEL 2017. I CAPITOLI CHE LEGGERETE SONO STATI REVISIONATI E IN PARTE MODIFICATI. QUOTIDIANAMENTE NE PUBBLICHERÒ UNO
BUONA LETTURA 🤗

Capitolo 6

Beatrice

Il lavoro fortunatamente sta andando bene, Stefano la sera si chiude nel suo studio a lavorare e la piccola apprezza la mia compagnia. La prima parte della serata la passiamo a giocare poi, quando si stanca, chiude gli occhietti e si addormenta tra le mie braccia. Mi piace respirare il suo profumo di amore e di purezza.

Il fatto che Stefano lavori tutto il tempo mi permette di lavorare tranquillamente e di non essere in imbarazzo. Non accade a tutti fare da babysitter alla figlia del proprio assistente attuale professore universitario.

Preferisco questo distacco e che nessuno sappia quale sia la verità perché per me sarebbe troppo strano e sono sicura che gli altri avrebbero da ridire, che non capirebbero a fondo e io non ho voglia di spiegare la situazione in cui mi trovo.

Sarebbe potuta essere anche la figlia del rettore, ma sono costretta a stare qui, sulle mia spalle grava un forte debito. Non l'ho detto neanche a Marta con la quale parlo tutti i giorni, sia perché mi vergogno ma anche perché la vedo molto strana. Io lo sono già, con la mia tristezza e i miei abiti scuri ma è come se quel sorriso che avessi visto su di lei all'inizio del semestre si fosse spento. Ho notato dei lividi sulle sue braccia ma non siamo così in confidenza e non mi sembra giusto pretendere da lei determinate spiegazioni.

Io non mi sono aperta con lei, non le ho detto che ho perso una figlia e che sono stata lasciata all'altare il giorno prima delle nozze. Dimenticavo che il mio quasi marito mi ha chiesto di fare l'amore la sera prima che ci sposassimo e che ero vergine. Come la stupida ho accettato, credendo che l'indomani saremmo stati marito e moglie e che arrivati a quel punto non avrebbe fatto alcuna differenza, stavo pur sempre amando quello che a meno di ventiquattro ore sarebbe diventato il mio sposo.

Ma la vita non finisce mai di sorprenderti e quello che accadde quel giorno, fu nulla in confronto a quello che accadde dopo.

Mentre cullo Nicole tra le braccia e le accarezzo il mento paffutello, Stefano esce dalla studio con la sua solita espressione seria e i suoi occhiali da vista dalla montatura squadrata color blu. Indossa una delle sue tute sportive, di quelle che usa quando è in casa. Mi sorride lievemente per poi dirigersi in cucina a prendere un bicchiere d'acqua, com'è solito fare tutte le sere. Si avvicina a noi, a guardare la sua piccolina che dorme. E' incantato nel vedere la sua bimba, la ama molto e si vede. E' dolce e premuroso ed io non so perché ma sento una strana energia tutte le volte che sto con lei e ogni giorno non vedo l'ora che venga sera per poter stare con Nicole.

All'inizio era solo una questione di soldi, l'importante era tenermi stretto il lavoro per contribuire a saldare il debito che abbiamo per colpa di Jordan e della sua idea di lasciarmi la mattina del matrimonio senza neanche avvisarmi. Ora invece sembra che non possa fare a meno degli occhi di Nicole e del suo profumo delicato.

''Non che l'avviso avesse cambiato qualcosa, ma ancora sanguinavo a causa della verginità persa e almeno una spiegazione me la meritavo, del perché avesse deciso di spezzarmi il cuore, del perché avesse deciso di prendersi tutto di me, senza rimanere neanche una briciola. Io non ero più niente, almeno fino a quando non scoprii di aspettare una bellissima bambina che addolcì quei mesi bui con la sua presenza. Lei mi dava coraggio, lei mi faceva venire voglia di vivere''