PARTE 15

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Capitolo 15

Beatrice


Stamattina non avevo voglia di andare all'università. Avevo comunque avvisato Stefano dicendogli che la sera sarei andata da lui per lavorare, lui non ha fatto altre domande, evidentemente ha capito che la situazione in cui mi trovo non è facile.

Nel pomeriggio decido di uscire e rilassarmi un po' sul dondolo e per poco il cuore non mi usciva dal petto quando l'ho visto. Indossava una camicia bianca ed un jeans che gli fasciava a perfezione le gambe. Jordan è un uomo molto bello e il suo fisico manderebbe in tilt qualsiasi donna. E' venuto a portarmi gli appunti, è stato molto carino non me lo sarei mai aspettato.

Dovrei avercela a morte con lui ma perché non ci riesco? Perché da quando è tornato ho come l'impressione che davvero non abbia smesso mai di amarmi? Ci vorrei davvero tanto credere ma la vita mi ha insegnato che anche un qualcosa che può sembrare ovvio in verità non lo è. La sua faccia è piena di graffi e di lividi ed ha una fasciatura sul naso, avrei tanto voluto accarezzarlo, ma non ci riesco e non so se mai ci riuscirò. Mi ha detto che dobbiamo parlare e anche io penso che dobbiamo farlo, ma non so se le cose torneranno mai com'erano prima, un dolore come il mio non si può dimenticare. La sua presenza mi fa battere il cuore come quando stavamo insieme, sono ammaliata da lui e dal suo modo di fare.

Quando ha detto a mio padre che mi ama non nego che mi ha fatto piacere ma continuo a non capire perché non si è presentato all'altare, poteva parlare con me e dirmi che non si sentiva pronto e non scappare come un codardo. Lo avrei capito, a quel tempo tutti gli dicevano che ero piccola e che si era innamorato di una ragazzina. Siamo sempre andati avanti nonostante le cose brutte che ci venivano dette quindi non credo che sia scappato perché non si riteneva all'altezza di stare con me.

"La domanda è: Sono pronta a sapere la verità? Oppure è troppo presto per me?"

Quando Stefano mi apre la porta di casa , mi accoglie con un sorriso smagliante, di solito è molto serio ma sono curiosa di sapere se gli è capitato qualcosa di bello.

<<Siamo felici stasera?>>
Chiedo, un po' curiosa.

<<Sono solo contento di vederti , mi ero spaventato non vedendoti stamattina e la tua voce al telefono non mi è piaciuta molto>>

<<Questo fine settimana è stato lungo e doloroso anche, Jordan era combinato davvero male e io e mio padre non ci parliamo. Non accetto quello che ha fatto, non si doveva azzardare. Poteva ucciderlo Stefano, tu non lo hai visto>>

Più sferrava pugni e calci e più la mia preoccupazione aumentava.

<<L'ho visto stamattina e davvero ci è andato giù pesante. Non gli ho domandato nulla perché non lo conosco e non so che tipo è>>
Quasi dimenticavo che stamattina c'era anche Stefano a lezione con lui.

<<E' venuto a portarmi gli appunti>>. Stefano alza un sopracciglio e poi mi dice:

<<Stamattina guardava sempre il posto vuoto davanti , aveva capito che lì ti sedevi tu. Non dovrei dirtelo perché so quello che ha passato ma secondo me prova ancora qualcosa per te oppure sono solo i sensi di colpa che ha. Non saprei dirti>>

<<Mi ha chiesto di parlare ma ancora non me la sento sono sincera>>

<<Non te la senti oppure hai paura di quello che dopo potrai pensare?>>

Hai ragione Stefano, ho paura che le sue parole possano condizionarmi. Ho paura di perdonarlo in fretta quando la verità é che io non dovrei perdonarlo mai.

La mia Arizona(The power of love #1)NUOVA VERSIONE-COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora