PARTE 10

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QUESTA CHE LEGGERETE DI SEGUITO È LA NUOVA VERSIONE DE ''LA MIA ARIZONA"

LA STORIA É STATA SCRITTA NEL 2017. I CAPITOLI CHE LEGGERETE SONO STATI REVISIONATI E IN PARTE MODIFICATI. QUOTIDIANAMENTE NE PUBBLICHERÒ UNO
BUONA LETTURA 🤗

Capitolo 10

Beatrice

Ho provato a non guardarlo, ma il fatto di averlo avuto così vicino mi ha mandato in confusione. Il cuore non smetteva di battere e il mio corpo non faceva altro che tremare. 

E' ancora più bello di quanto ricordassi, ma il viso è stanco, come se dormisse poco. Ed è assurdo che dopo tutto quello che mi ha fatto io lo trovi ancora bello ed attraente, come la prima volta che l'ho incontrato, come la prima volta che ci siamo parlati a quel noiosissimo convegno.

Ce ne furono di altri e lui, anche se non subito, un giorno mi ha afferrato un braccio e mi ha costretta a guardarlo. In quegli occhi mi sono persa anni e anni fa, come la sera in cui facemmo l'amore e gli donai la cosa più preziosa che avevo.

''Fa male, fa troppo male sapere che è tornato, che non ha scelto me, che ha rinunciato a noi''

Lunedì mattina devo urgentemente andare in segreteria e informarmi sugli orari in cui avrò lezione. Chiederò se potrò scegliere di studiare a casa senza seguire le lezioni, ma se ciò avrà ripercussioni sulla mia media sarò costretta a frequentare l'università altrimenti addio borsa di studio ed io la vedo già troppo lontana.

Si è gettato ai miei piedi ed aveva l'aria di un uomo disperato. Ma la sua è solo finzione, ormai non gli credo più, non credo più ad una singola sillaba che esce dalla sua bocca.

Era diverso comunque, attraente ma diverso. Non era vestito come suo solito, lui era sempre attento al suo abbigliamento ma questa volta no, un maglione grigio è un pantalone scelto a caso, non abbinato e quasi stropicciato.

Non l'ho mai visto fare una cosa del genere neanche quando mi chiese di sposarlo. Non si inginocchiò, si limitò a guardarmi intensamente negli occhi e mi chiese se volevo essere sua moglie. Non un anello, ma solo una domanda. Per me quella proposta valeva più di mille smeraldi.

Quando l'ho visto così per un attimo ho pensato che forse era davvero dispiaciuto, ma poi ho ricordato tutto quello che ho passato per causa sua e tutto quello che dovrò ancora patire, per questo sono scappata via.

Stasera invece mi tocca parlare con Stefano di quello che è successo in aula. Glielo devo perché se non ci fosse stato lui o sarei svenuta oppure avrei continuato a fissare un punto preciso della stanza senza emettere un solo suono e sarei stata bocciata.
***
Torno a casa e fortunatamente sono da sola, non so se raccontare o meno questa storia ai miei genitori, mia madre sarà contentissima del ritorno di Jordan, il suo amichetto del cuore mentre credo che mio padre stia aspettando questo momento da non so quanto tempo ed ho seriamente paura che possa fargli del male a livello fisico.

"Da precisare che mio padre attendeva il ritorno di Jordan solo per spaccargli la faccia"

Mi preparo qualcosa al volo, un semplice panino e mi siedo a mangiarlo nonostante io stia ancora tremando. Non appena termino il mio pasto, corro in bagno a farmi una doccia per levare via il suo tocco che mi fa ancora male. Mi ha stretto forte il braccio ed ho un piccole livido. Mi converrà indossare una maglia a maniche lunghe se non voglio che papà inizi a farmi domande.

Con Alberto nel pomeriggio fingo che vada tutto bene così come con mia madre, non appena torna dal lavoro perché ancora non me la sento di dirgli che l'ho visto e che é tornato in città.
Loro mi domandano com'è andato l'esame e io gli dico che è andato tutto a meraviglia come sempre.

La mia Arizona(The power of love #1)NUOVA VERSIONE-COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora