Capitolo 22
Beatrice
Sabato pomeriggio Stefano mi avvisa che Nicole ha l'influenza e quindi anche questa settimana non andremo al centro d'ascolto insieme. Ogni volta accade qualcosa che ci impedisce di andare e sto iniziando a pensare che non sia destino quello di partecipare entrambi ad una seduta. Gli ho chiesto se gli serviva una mano con la piccola ma mi ha detto che può occuparsi lui di sua figlia visto che è libero da ogni tipo di impegno universitario. L'ho invitato a pranzo da me domani che è il mio compleanno, i miei genitori ci tengono a ringraziarlo per il lavoro che mi offre e per il modo in cui mi tratta. Gli racconto spesso delle nostre serate, di come la bambina si sia affezionata a me ed è come se un po' lo conoscessero anche loro.
''Non vi dico papà com'era entusiasta all'idea che porterò a casa uno che non sia Jordan. adesso per lui andrebbero bene tutti anche se all'inizio anche di Stefano era geloso''
Vorrei andare io al centro d'ascolto, anche se da sola, ma ho invitato il mio assistente e datore di lavoro a pranzo, oltre che amico per cui devo darmi una mossa e cucinare qualcosa. Mia madre è a lavoro e non voglio sobbarcarla di preoccupazione. Posso impastare io qualcosa poiché non devo studiare ed ho un mucchio di tempo libero a disposizione.
Trascorro infatti l'intero pomeriggio a preparare i dolci per domani. Sono più serena questi giorni ma nello stesso tempo sto pensando al rapporto che abbiamo io e Jordan. Ci siamo baciati e siamo andati poco oltre, toccandoci più del dovuto però credo di aver sbagliato a comportarmi così. E' tutto troppo presto e gli sto dando un'idea sbagliata di ciò che voglio realmente per entrambi. Non è standogli appiccicata che le cose cambieranno. Quello che ha fatto rimane e non si può cancellare da un giorno all'altro. Ho visto l'amore nei suoi occhi, sento il cuore che gli batte quando gli sono vicina ma non sono pronta a cominciare qualcosa con lui.
Ammetto che in questo periodo ho avvertito la sua mancanza e quella di Brian ma ormai sono abituata a vivere senza di lui. Mi dispiace molto per il piccoletto che, come Nicole, si è affezionato a me nonostante le poche volte in cui ci siamo visti.
Voglio essere sincera e dirgli quello che prima che possa farsi strane idee su di noi. Anche se, a causa dei miei gesti sconsiderati, credo che se le sia già fatte. Quando ci siamo baciati, quando mi ha toccata, ho provato delle sensazioni mai provate prima. Averlo di nuovo accanto mi ha fatto dimenticare per un attimo tutte le sofferenze passate però ho paura di soffrire di nuovo, ho paura che tutto questo sia solo un brutto sogno. Ho sofferto tanto e soffro ancora, ma così di punto in bianco non posso dimenticare i tre anni che ho passato. So che gli farò del male non appena gli dirò che voglio mettere distanza tra di noi, ma non è mai quanto il male che io ho subito. Se è un uomo intelligente capirà che ho bisogno di tempo e soprattutto di spazio.
Inforno l'ultima teglia con dentro una buonissima torta di mele e rispondo al cellulare che sta squillando.
''E' proprio lui, è Jordan che mi sta chiamando''
<<Ehi piccola come va?>>
''Non chiamarmi così, rendi solo tutto più difficile''
<<Tutto bene. A te?>>
Credo che abbia già capito che qualcosa non va. E' uno dei pochi che mi conosce davvero.
<<Starei meglio se ci fossi anche tu qui con me. Volevo chiederti se domani sera vuoi cenare con me e con Brian>>
Ho un nodo in gola e un magone nello stomaco. Farò del male a quel piccoletto lo so già ed io non voglio fare del male a nessuno ma non ce la faccio davvero.
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La mia Arizona(The power of love #1)NUOVA VERSIONE-COMPLETA
RomansaOra non farebbe alcuna differenza saperlo, ho chiuso con quella storia. Ci ho rimesso tanto, non solo il presente ma soprattutto la possibilità di avere un futuro. Se solo avessi avuto lei, la mia Arizona, sarebbe stato tutto più semplice. Può conte...