PARTE 7

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QUESTA CHE LEGGERETE DI SEGUITO È LA NUOVA VERSIONE DE ''LA MIA ARIZONA"

LA STORIA É STATA SCRITTA NEL 2017. I CAPITOLI CHE LEGGERETE SONO STATI REVISIONATI E IN PARTE MODIFICATI. QUOTIDIANAMENTE NE PUBBLICHERÒ UNO
BUONA LETTURA 🤗

Capitolo 7

Beatrice

<<Amore sei particolarmente agitata. Qualcosa non va?>>
Mi chiede mio padre mentre faccio colazione.

Ho talmente lo stomaco aggrovigliato che mangio soltanto una mela, niente pancake questa mattina. Sembra quasi che io mi stia sforzando di farlo perché qualunque altra cosa mangerò so già che andrò in bagno a vomitare. Sono due anni che non mi presento davanti la cattedra dell'orrore a sostenere un esame e sono molto tesa. In passato reagivo diversamente perché sapevo di essere preparata e di aver studiato ciò che era più importante, adesso invece non so se i miei riassunti sono corretti e se ho memorizzato il giusto.

Ho paura di fare la figura della stupida, di non ricordare niente e se così fosse i tempi si allungherebbero, realizzerei il mio sogno chissà quando. Ma io devo farcela, ho bisogno di quella dannata borsa di studio.

<<Ho un esame, è solo orientativo ma il professore è esterno e sono molto agitata>>
Gli dico, mentre mordo la mela che stringo tra le mani quasi con disgusto.

''E' solo per ingurgitare qualcosa, niente di più''

Mi sono già fatta una doccia e vestita di nero, ma siccome non voglio sembrare una vedova, ho scelto gli abiti migliori che ho, sempre di quel colore brutto e scuro. Almeno sembrerò una vedova elegante.

<<Avevi tutti 30 ed eri bravissima. Studi sempre,passi tutto il pomeriggio sui libri quindi di cosa ti preoccupi?>>

Per mio padre è tutto normale, ma se la mia media era alta, se andavo così bene era grazie a Jordan. Lui impiegava molte ore del suo tempo nello spiegarmi tutti gli argomenti che non avevo compreso bene in aula, era molto paziente con me. Mi aiutava a riassumere pagine e pagine dei libri da portare all'esame e mi era di grande aiuto. I miei voti erano in parte anche merito suo.

<<Lui mi aiutava tanto papà, sapeva cos' era importante e cosa no e con il suo lavoro risparmiavo settimane di studio>>

<<No il merito ero tuo, lui non ha meriti tesoro, ha solo colpe>>
Vorrei odiarlo con tutto il cuore ma non ci riesco, perché l'odio è un sentimento che non mi appartiene. Quando stavamo insieme sembrava che esistessi solo io per lui, credevo di essere il centro del suo mondo ma mi sbagliavo. Dovrei seriamente odiarlo, perché tutto quello che è successo dopo è dipeso solo dal suo comportamento e dalle sue prese in giro.

''Voleva il mio corpo ed io una vita con lui. Ecco quanto''

<<Papà usciamo dai altrimenti faremo tardi>>
Dico, alzandomi dalla sedia e andando a buttare nel cestino il nocciolo della male che ho finalmente finito di mangiare.

Mamma questa mattina è uscita presto perché c'era tanto lavoro al supermercato e forse è stato meglio così. Non riesco ad avere un dialogo con lei neanche quando sono di buon umore, figuriamoci oggi.

***

Aspetto mio padre che prende il bus e poi mi incammino verso l'università. Una volta arrivata vedo Stefano che mi comunica di rimanere fuori dall' aula e che mi chiameranno loro quando arriveranno alla lettera C. Marta terrà domani l'esame perché ci hanno diviso in ulteriori due gruppi quindi lei ha un altro giorno per studiare. Stefano si avvicina a me, notando il mio stato di ansia e di confusione. Ho la faccia di chi sta per svenire da un momento all'altro.

La mia Arizona(The power of love #1)NUOVA VERSIONE-COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora