PARTE 16

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Capitolo 16
Jordan

Sapevo che non sarebbe stato facile, ma non pensavo che dovesse essere così straziante. Quando ha appoggiato la mano sulla mia guancia, per un attimo ho dimenticato il dolore. Ho chiuso gli occhi e mi sono lasciato trasportare dalle emozioni che emanava la sua pelle a contatto con la mia.

Appena ho sentito quello che le stava dicendo Stefano sono scappato via, non pensavo che fossero amici. Certo, questo è quello che dice lei. Di Bea mi fido ciecamente, ma di lui no. Non conosco il suo passato, la sua storia, ma il modo in cui la guarda non mi piace. Forse Bea le ha raccontato il nostro trascorso e lui lo ha fatto di proposito a chiamarla affinché io sentissi tutto.

Ancora una volta le ho chiesto di darmi l'opportunità di spiegare i motivi per i quali non mi sono presentato. Capisco che non si senta pronta, ma nello stesso tempo quando ha detto che ha bisogno di capire per chiudere questo capitolo della sua vita mi sono sentito morire dentro. Per me parlare di ciò che é accaduto vuol dire invece affrontare i problemi e ricominciare, ma credo sarebbe troppo facile per noi che abbiamo dovuto sempre combattere con la gente e le loro stupide opinioni ed io andandomene ho fatto credere alla donna che amo che avessero vinto loro e non il nostro amore.

La amo da morire, ma ho sbagliato ad allontanarmi perché all'epoca ritenevo giusto che non dovessi accollarsi la responsabilità di un figlio. Non ho risolto niente, ho passato tre anni d'inferno con un bruciore nel petto a causa della sua mancanza.

Torno a casa da mio figlio che è sempre più ansioso di conoscerla, peccato però che lei non sa nemmeno della sua esistenza.

Beatrice

Sono seduta con Marta su una panchina vicino casa, mi ha detto che non se la sentiva di allontanarsi troppo dal quartiere in cui entrambe abitiamo. Credo che alla fine quella che abbia più voglia di parlare sia lei. Ultimamente è molto pensierosa e voglio esserci nel caso avesse bisogno. Io a quel tempo non avevo nessuno con cui parlare, probabilmente se lo avessi fatto mi sarei sentita un po' meglio.

Parlare aiuta, aiuta davvero tanto...

<<Marta mi dispiace se ti ho tenuta a distanza ma non sono molte belle le cose che ho da raccontarti. Volevo solo evitarti dei dispiaceri inutili, non perché non mi fido di te >>

Lei é una buona amica ed é una delle poche persone che ha saputo rispettare i miei silenzi e anche la mia stranezza. Non é stata invadente, é stata corretta e merita di sapere come sono andate le cose.

<<Bea sono incinta>>
Esordisce lei, mentre io ero pronta a dirle che ho perso una figlia.

<<E' una splendida notizia Marta>>
Le dico, anche se non la vedo così entusiasta.

Forse adesso è ancora più difficile parlare della mia vita, magari si sentirà in colpa e le farò pena.

<<Sì lo è, lui é il frutto dell'amore immenso che provo per suo padre>>

Eppure sembra triste. Dovrebbe essere felice nell'avere un figlio dall'uomo che dice di amare. Possibile che non mi sono neanche accorta che avesse un ragazzo?
Da un po' la vedo pensierosa ma non di certo potevo immaginare che fosse incinta, non ha un filo di pancia.

Beh anche a me é cresciuta verso il quarto quinto mese, ma ho potuto accarezzarla per pochissimo tempo...

"É per caso quell'uomo che le fa quei brutti lividi? É stato lui a fargli quelli sui polsi? "

<<Marta è una bella notizia, i figli sono la cosa più bella che ci viene donata dalla vita. Avrei voluto che me ne avessi parlato però, del tuo amore per quest'uomo>>

La mia Arizona(The power of love #1)NUOVA VERSIONE-COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora