PARTE 9

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QUESTA CHE LEGGERETE DI SEGUITO È LA NUOVA VERSIONE DE ''LA MIA ARIZONA"

LA STORIA É STATA SCRITTA NEL 2017. I CAPITOLI CHE LEGGERETE SONO STATI REVISIONATI E IN PARTE MODIFICATI. QUOTIDIANAMENTE NE PUBBLICHERÒ UNO
BUONA LETTURA 🤗

Capitolo 9

Beatrice

Corro, più veloce che posso, per non guardare mai più la sua faccia e i suoi occhi chiari che mi hanno fregata in passato. Non può essere vero, non può essere lui il professore che dovrà interrogarmi e che terrà le lezioni per tutto l'anno accademico.

''Quando hanno parlato di un docente americano, dovevo immaginarlo che fosse lui, ma non pensavo che la vita continuasse a mettermi a dura prova''

 Non so neanche dove sto andando, so solo che ormai il danno è fatto, lui è tornato a Roma e nulla sarà come prima. Perché qualcosa mi dice che lui non è semplicemente qui per insegnare, per provare quest'altra esperienza ma per me. Non gli è bastato quello che mi ha fatto?No, evidentemente, vuole infierire e farmi ancora più male. E purtroppo questo potere lo ha ancora.

''Arizona ti prego aiutami amore mio, non ce la posso fare con tuo padre, lui mi ha ferita nel profondo, è andato via e ci ha lasciate sole''

Chissà se fosse tornato se avesse saputo che ero incinta...

Peccato che il giorno del nostro matrimonio il suo numero risultava inesistente e che non sapevo dove fosse andato. Anche se avessi voluto contattarlo sarebbe stato impossibile a meno che non avrei deciso di contattare un investigatore privato per farmi dire dove fosse andato. Ma avevamo debiti a cui far fronte e non mi sembrava il caso.

''Lui doveva tornare, non ero io che dovevo cercarlo''

Stefano è dietro di me che corre come un pazzo, non sa che quello che ho appena visto è l'uomo che mi ha rovinato la vita, quello di cui non sono riuscita a parlargli l'altra sera a casa sua perché già è stato faticoso dirgli di Arizona, aprirmi con qualcuno ed affrontare quell'argomento che ancora mi fa sanguinare il cuore.

Quando il respiro viene quasi a mancarmi, decido di fermarmi vicino ad un muretto al fine di riprendere fiato. Sono affondata per colpa sua ma non sono morta e non lascerò che mi dia la botta finale, che mi conduca in una fossa una volta per tutte.

Il mio assistente mi afferra un braccio e mi costringe a guardarlo.

Rivolgo lo sguardo sul punto in cui la nostra pelle si tocca e lui, imbarazzato dal gesto compiuto, rimette le mani a posto e mi lascia andare. 

<<Bea ma che ti succede?>>mi chiede, come se nulla fosse, come se non mi avesse sfiorata<<Non avere paura dai, il professore è un tipo tranquillo e poi sta lasciando fare a me le domande. Entra e non avere paura>>

Ma io continuo ad essere agitata e ad avere il terrore che sbuchi Jordan all'improvviso e mi sfiori anche solo con un dito, come ha fatto Stefano. Voglio che mi stia lontana, che non si azzardi ad avvicinarsi perché lui non mi merita. Lui non merita più qualcosa di bello nella vita perché lui aveva me e aveva nostra figlia, ma scappare come una volpe è stato più importante di tutto.

<<Stefano non capisci, è lui. E' tornato>>
 Dico tremando accasciandomi a terra,di spalle al muro. 

Credevo che non lo avrei mai più rivisto e questo, nonostante la sofferenza, mi rendeva in parte tranquilla. Invece adesso sento di nuovo quel dolore che ancora oggi mi impedisce di vivere serenamente, quello stesso dolore che non mi farà mai vivere più come vivevo un tempo, con il sorriso sulle labbra e la gioia negli occhi.

La mia Arizona(The power of love #1)NUOVA VERSIONE-COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora