La mia Arizona(The power of love #1)NUOVA VERSIONE-COMPLETA

PARTE 21

Capitolo 21
Jordan

Sto sorridendo come un ragazzino di sedici anni dopo la prima volta che ha fatto sesso anche se io ho fatto  molto di più, mi sono avvicinato di nuovo al grande amore della mia vita e ho passato un giornata fantastica con lei e con mio figlio. Peccato però che ad una certa ora sia dovuta andare via a causa del suo lavoro da babysitter. L'ho voluta accompagnare da Stefano perché non mi piace l'idea che vada sempre a piedi in giro, Roma di sera non è molto tranquilla in alcune zone ed ho paura che possano farle del male. 

''Voglio pensarci io a lei e recuperare tutto il tempo perso, voglio riempirla d'attenzioni ed essere sempre presente ma preferirei saperla a casa, al sicuro da tutto e da tutti e non a casa di un uomo e di sua figlia''

Baciarla, toccarla, sentirla mia mi fa sperare che piano piano mi possa perdonare e possa tornare insieme a me e come mi ha detto Gloria, devo solo avere un po' di pazienza e presto tutto tornerà nel verso giusto.

Accompagno mio figlio a scuola, tra i due non so chi è più felice, se lui che ieri sera ha fatto un bel riposino sul seno di Beatrice o io che non solo ho avuto la fortuna di vederli in quella posizione ma che l'ho anche baciata più e più volte. La mia piccolina non mi ha respinto, ha intrecciato spesso le mani alle mie facendomi capire con quel gesto che era felice di ciò che stavamo facendo, che voleva tutto ciò che volevo anche io.

''Guardare negli occhi chi ti è di fronte, accarezzarlo delicatamente e dargli piccoli baci è il modo migliore per fargli capire quanto lo desideri, pur non dimostrandolo a parole. Ma al diamine quelle, io voglio i fatti e Bea mi sta dimostrando che è disposta a perdonarmi'' 

Stamattina Stefano è molto nervoso, neanche mi guarda in faccia. Non so cosa abbia ma tutte le volte che siamo costretti ad insegnare insieme è sempre scostante. Non che io lo voglia pieno di voglia di chiacchierare di prima mattina ma si nota lontano un miglio che ha un sassolino nelle scarpe. Che me lo dicesse qual è il suo problema anche se so già di cosa si tratta. Il suo problema ha un nome e quel nome è Beatrice, la donna che amo. Prima o poi capirò se per lei prova davvero solo amicizia o qualcosa in più ma io a questo rapporto tra uomo e donna senza scopi non credo affatto.

''L'uomo vuole sempre altro dalla donna''

<<Buongiorno>>
 Gli dico, per educazione, poggiando la mia ventiquattrore sulla cattedra di legno chiaro. 

<<Giorno a te>>
Risponde, sorseggiando il suo caffè e tenendo lo sguardo basso sul libro dal quale oggi prenderemo spunto per la lezione. 

''Che faccia di cazzo che ha''

Ma poco mi importa di lui e dei suoi problemi perché è appena entrata il mio angelo biondo, un angelo purtroppo vestito di nero. Ancora per poco però, perché Brian le ha regalato una bellissima maglietta che sono sicuro le starà un incanto e le farà tornare la voglia di indossare cose colorate.

''Spesso quando si è tristi non abbiamo voglia di indossare abiti che richiamano l'attenzione della gente e lei indossa quel brutto colore solo perché è triste, anzi lo era. Spero che adesso non lo sia più, che sia felice di avere me e Brian nella sua vita''

Sì, deve essere per forza questo il motivo per cui veste di nero!

Lei e Marta  si vanno a sedere ai soliti posti per fortuna, così posso tenerla d'occhio. 

''Quant'è bella''

Aspettiamo che l'aula si riempie per iniziare la spiegazione ma data la mia poca voglia di insegnare e di scrivere alla lavagna, lascio a Stefano il compito di occuparsene. Lui è giovane e deve fare carriere mentre a me tutto ciò annoia da morire e poi ho già un curriculum da fare invidia, l'insegnamento alla Sapienza sarebbe una delle cose meno importanti. Ho di meglio da fare in questo momento, come ad esempio guardare gli occhi di Bea che cercano i miei o le sue dita come stringono la matita tra le mani, le sue gambe accavallate sotto il banco e i suoi capelli che le ricadono sul seno.