"A te che mi sei sempre stata vicina. A te che continui a sostenermi ed a volermi bene.
Grazie d'esistere Angi."
***
«Sei licenziato!» l'urlo che emanai si propagò per tutto l'ufficio. Tutti quanti gli impiegati si voltarono per osservare la scena. Per osservare me, Piper Chapman, capo della CCC (Chapman Construction Company), una delle più importanti imprese edilizie degli USA, che licenziava un suo dipendente.
«Ma signorina Chapman...»
«Niente ma Mendez! Sono stufa! Stufa degli errori che continui a fare, stufa di doverti sempre rabbonire! Stufa dei tuoi perenni ritardi!» vado alzando sempre più la voce. Probabilmente l'intera sede mi sta sentendo, ma non importa. Tutti devono sapere con chi hanno a che fare.
«Non può licenziarmi! Non sa quanto vostro padre-»
«Mio padre non ha nulla a che vedere con tutto ciò ora mai! Sono io il capo ora. E sono io a dare gli ordini qua! Io e basta!»
Con sguardo fiero ma allo stesso tempo duro pronuncio quelle parole.
L'impresa fino a poco tempo fa apparteneva a mio padre ma, dopo la sua morte, aveva lasciato tutto quanto a me anche se, ne sono sicura, avrebbe preferito evitare.
Ha sempre voluto un figlio maschio a cui lasciare la sua intera eredità, ma io sono la primogenita e mio fratello Cal... meglio non pensarci. Diciamo che a detta sua ha scelto il male minore.
Quello che però lui non ha mai capito, o mai voluto capire, è che io sono l'unica che può prendere in mano questa compagnia.
Ho sempre avuto il massimo dei voti a scuola, per non parlare dell'università. Erano tantissimi i college che mi reclamavano.
Dopo essermi laureata decisi che era arrivato il momento di aprire un'impresa tutta mia e stavo quasi per farlo, a 25 anni stavo per iniziare la mia scalata del successo... ma la morte di mio padre distrusse tutto.
Dovetti prendere in mano tutto ciò che mi aveva lasciato, accantonando il mio progetto.
Volevo evitare che frasi come "è tutto merito del padre se è lei che comanda" venissero fuori.
Non volevo continuare a vivere costantemente con la sua ombra su di me. Ma molto spesso ciò accade.
In più, quando presi le redini, mi resi conto che i conti in bilancio erano completamente andati. Non solo eravamo in perdita... rischiavamo la banca rotta.
Per mia fortuna riuscii a tappare i buchi principali che ci stavano facendo affondare ed ora sono qua da più di due anni a capo di questa compagnia e nessuno potrà impedirmi di farla tornare ai suoi albori, nemmeno uno stupido assistente che non sa neanche archiviare un conto in bilancio!
«Fuori di qua.» dico con tono duro.
«Ma...»
«FUORI!» lo vedo sussultare, poi si volta, prende le sue cose e con gesto di stizza urla «Come vuoi tu! Ma la sai una cosa? Per quanto tuo padre fosse duro aveva un minimo di sentimenti nei confronti dei suoi dipendenti!»
«Mio padre stava mandando in rovina la compagnia!» rispondo a tono «se non ci fossi stata io a quest'ora sareste tutti sotto un ponte!»
«Sai perfettamente che non è colpa di tuo padre se tutto questo è successo!» mi urla, puntandomi il dito contro.
«Quantomeno lui è morto con a fianco delle persone che lo amavano! Che gli volevano bene! Tu invece? Tu resterai sola! Tutti ti detestano! E tutti ti considerano una strega! Per tanto GRAZIE per avermi licenziato!»
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Partner In Love || Vauseman Story
FanfictionPiper Chapman viene da una famiglia benestante la quale possiede una delle compagnie edilizie più importante degli Stati Uniti. Dopo la morte del padre si ritrova a dover dirigere la compagnia, ritrovandosi però tra le mani gravi problemi finanziar...