Rivolsi tutta l'attenzione che avevo a mio padre, che aveva un espressione tesissima,il suo nervosismo era quasi palpabile. In effetti questo è il momento più importante di tutta la sua carriera. Mia madre accarezzava il suo braccio fino a stringerle la mano, successivamente mio padre voltò lo sguardo verso mia madre, che lo consolava con gli occhi, il suo sguardo trasmetteva sicurezza, era come se le dicesse " non preoccuparti caro, andrà tutto bene" tutto questo seguito da un dolcissimo sorriso, uno di quelli che sapeva fare solo mia madre. Poi decisi di rivolgere lo sguardo a Logan, che aveva la stessa espressione di mio padre. Infine c'ero io, che non sapevo se guardare mio padre o continuare a fissare quegli occhioni color argento, che mi fissavano in un modo malizioso. Era davvero difficile distogliere lo sguardo da quel demone, aveva una bellezza quasi disumana! Successivamente il mio sguardo iniziò ad analizzare le altri parti del viso, e fu solo in quel momento che mi resi conto di non aver mai visto un naso così perfetto: era di una grandezza normale, ne troppo grande, ne troppo piccolo. Poi dedicai la mia attenzione alle sue labra, DIO le sue labbra, erano così belle! Erano perfettamente scolpite in un sorriso malizioso da far venire i brividi, il modo in cui riusciva a incurvarle era indescrivibile. Poi nella mia mente si riprodussero tutte le immagini dei ricordi che avevo di quelle labbra fantastiche, ed automaticamente mi vennero i brividi e chiusi istintivamente le gambe sotto il tavolo. Non distolse lo guardo dal mio, fino a quando non mi fece l'occhiolino ed io alzai gli occhi al cielo e decisi di rivolgere lo sguardo a John che in quel momento raddrizzò la schiena con fare da " sono il capo dei capi" e si schiarì la gola, per iniziare il discorso decisivo << caro Derek, ci conosciamo fin da prima che imparassimo a camminare e mi sei sempre stato fedele e vicino nel momento del bisogno>> in quel momento avrei tanto voluto alzare gli occhi al cielo ' accidenti ecco che inizia il discorso strappalacrime DIAMINE va al dunque!' pensai tra me e me. Mio padre iniziò ad annuire con la testa e a mostrare un sorriso in segno dei vecchi ricordi. << ho anche visto il grande successo che la tua azienda ha avuto a Londra, ed ho visto anche il buon lavoro di Logan>> ci siamo << quindi mio caro ho deciso....>> ed ecco come Logan spalancò gli occhi con un espressione come se stesse aspettando chissà quale cosa. John fece un sorriso a 32 denti e disse << ma certo che si cavolo!! Finalmente sei tornato dopo tanto tempo, questo è il minimo che possa farti per darti il bentornato a casa>> ed ecco che un quel momento non mi ritrovai più seduta su un tavolo di gente raffinata, ma mi ritrovai in uno zoo con degli animali impazziti! Mio padre e John si alzarono all'unisono e iniziarono ad abbracciarsi calorosamente e a gridare come pazzi! Logan e Davis fecero il 5 con la mano, mentre le nostre madri saltellavano come cavallette facendo gridolini così striduli che sarebbero riuscite a rompere qualsiasi vetro! E infine c'ero io che cercavo di tapparmi le orecchie. << Rosita porta lo spumante qui dobbiamo festeggiare>> mio dio, si precedeva una lunga nottata.
PUNTO DI VISTA DI LOGAN
Ero fuori di me! Avevo appena ricevuto la notizia più importante per la mia carriera! Quasi non ci credevo! iniziammo a festeggiare quando rivolsi lo sguardo verso Grace che mi sorrise dolcemente << sono felice per te fratellone>> disse mostrandomi il sorriso più dolce del mondo e in quel momento mi ricordai di una ragazza fantastica, dolce, timida, bellissima e con il carattere più adorabile del mondo: Megan. Quella ragazza era davvero unica e insostituibile, ed io senza rendermene conto l'avevo ferita nel profondo. Non avevo mai conosciuto una ragazza così meravigliosa sia dentro che fuori. Era raro che mi affezionassi ad una ragazza che non fosse mia sorella, fino a quel momento frequentavo solo troiette che mi rendevano soddisfatto. Ma lei no, lei era completamente diversa, era un altro mondo. Con Megan era un piacere anche solo sentire la sua dolce vicina per telefono, con Megan potevi parlare di qualsiasi cosa, con Megan era bello starci anche solo per compagnia, con Megan mi sentivo esattamente come se avessi fatto la scopata migliore della mia vita solamente ammirando il suo sorriso. Solo che mancava qualcosa, mancavano quelle famose farfalle nello stomaco di cui si parla tanto. Io non ero innamorato, ero solamente infatuato. Ancora non ho conosciuto l'amore, non so nemmeno cosa significhi la parola amare. Dopo essermi ripreso dai miei pensieri smielati, decisi di dimenticarmi per quella sera, di Megan << Logan tesoro bevi anche tu un bicchiere, festeggia insieme a noi il successo>> disse Lizzie offrendomi un bicchiere di spumante. Lo guardai per qualche secondo quando realizzai che era l'ideale per dimenticarmi almeno quella sera di Megan. Lo accettai con piacere e proprio quando il bicchiere sfiorò le mie labbra mi suono il telefono. Imprecai sottovoce e mi allontanai dalla sala, quando presi il cellulare e lessi l'ultimo dei nomi che mi sarei mai aspettato: Megan. Spalancai gli occhi e senza pensarci un secondo risposi << M-Megan>> dissi nervoso di sentire la sua dolce vicina che mi era mancata tanto. Sentii una risata dall'altra parte del telefono, merda si era ubriacata di nuovo! << Megan dove sei?!>> non rispose riattaccò e basta. Decisi di rintracciarla con il GPS e di raggiungerla.
PUNTO DI VISTA DI GRACE
Proprio mentre stavamo per divertirci vidi entrare nella sala Logan, sconvolto più che mai. Lo guardai confusa mentre si avvicinava a passo svelto nella mia direzione. << amore devo scappare poi ti spiego>> << cosa? Dove vai?>> << mi faccio vivo più tardi>> disse per poi sparire. Ma cosa diavolo era successo?? Perchè deve farmi stare sempre in pensiero? Ma insomma non posso stare tranquilla per più di 24 ore? Alzai gli occhi al cielo, sbuffai e decisi di sedermi. Quando notai che Davis non c'era decisi di allontanarmi dalla sala. << Adesso chiamo Megan, forse centra qualcosa con l'espressione sconvolta di Logan>> dissi tra me e me. Tum Tum, il telefono squillava a vuoto, non mi rispondeva accidenti!. Imprecai mentalmente quando mi rassegnai e posai il cellulare nella mia borsetta. Mi voltai, decisa a tornare nella sala dove ero prima quando << bocconcino ma che sorpresa, soli soletti eh?>> disse il demone dagli occhi color argento facendomi il più malizioso dei sorrisi accompagnato da un occhiolino.
PUNTO DI VISTA DI MEGAN
Mi trovavo in un locale, da sola e ubriaca fradicia. Decisi di guardare l'orario dal mio cellulare e mi resi conto che mi era scappata una telefonata a Logan. Maledizione Logan! La fonte della mia disperazione, colui che mi aveva fatta arrivare a ridurmi in questo stato, ubriaca come non mai. Ebbene si mi sono ubriacata a causa di Logan Bennet. Ma chi me lo faceva fare! sono proprio una stupida ingenua! Ma la cosa più assurda è che mi manca da morire, chi volevo prendere in giro? Logan mi mancava davvero tanto! A tal punto da ridurmi in questo stato pessimo. Mi guardai in torno e notai che un 50enne depravato mi stava fissando da tutta la sera,a tal punto da farmi quasi paura e decisi di tornarmene a casa. Pagai tutti gli alcolici che mi ero scolata e mi diressi all'uscita del locale. Vacillai a destra e a sinistra, non riuscivo a reggermi in piedi, quando sentii due grosse mani pelose afferrarmi e bloccarmi al muro. Misi a fuoco e spalancai gli occhi quando mi resi conto che era il 50enne depravato che mi aveva fissata per tutta la sera! << buonasera signorina, che ne dice di un servizietto veloce?>> spalancai gli occhi ed iniziai a tremare, ero debole non riuscivo a liberarmi dalla sua presa. Iniziò a toccarmi ovunque, mi faceva schifo, iniziai a piangere, e proprio quando stavo perdendo le speranze ebbi una visione. Logan Bennet, fu li che mi resi conto che l'alcol aveva fatto ancora più effetto di quanto prima non avesse già fatto. Un attimo prima ero intrappolata da un vecchio depravato, e l'attimo dopo era per terra urlante, con il naso sanguinante. Logan mi accarezzo le guance << Megan piccola!>> esclamò preoccupato abbracciandomi forte. Allora non era l'alcol pensai. Ricambiai l'abbraccio scossa, per quello che era successo e piangente. << oh Logan >> dissi scoppiando a piangere più forte di prima << shh piccola, ci sono io adesso>> disse accarezzandomi e portandomi in braccio nella sua macchina. Ci fu un silenzio straziante per la maggior parte del viaggio, fino a quando << stai meglio?>> disse con voce vellutata << rispetto a prima si, ma rispetto a tutto il resto no>> dissi senza guardarlo. << menomale che ho avuto il buon senso di venire da te, non voglio lontanamente immaginare cosa sarebbe potuto succedere con quel depravato,se io non fossi venuto da te>> disse stringendo gli occhi come se quelle parole le provocassero dolore. << maledizione perchè sei venuto a cercarmi?>> spalanco gli occhi confuso << cosa vorresti dire?>> << avrei preferito restarmi li, che farmi salvare da te e avere sempre un debito nei tuoi confronti>> lui fermò la macchina in un parcheggio. << Io non l'ho fatto perchè volevo che tu avessi un debito con me>> decisi di sfogarmi di nuovo. << E ALLORA COSA CAZZO VUOI DA ME? VUOI CHE TE LA DO? VUOI CHE FACCIA SESSO CON TE PER PAGARTI UN CAZZO DI DEBITO? VUOI CHE MI FACCIA TRATTARE DA TE COME UNA PUTTANA?>> << Maledizione Megan perchè pensi che io voglia solo questo da te?>> << perchè è così Logan! cosa vorresti insinuare? Che vuoi stare con me solo per compagnia e non per scopare? Ma basta prendermi per il culo mi sono stancata!>> lui sbatté frustrato una mano nel manubrio. Le mie lacrime non si fermarono << portami a casa Logan>> <<no>> disse troppo tranquillamente. Ero stufa di tutto, quindi decisi di andarmene << allora me ne vado a piedi>> presi per aprire lo sportello, e fu tutto in un attimo, nell'arco di un secondo Logan abbassò il sedile e mi bloccò con il suo corpo possente << maledizione Megan, ascoltami per una buona volta>> disse con gli occhi incendiati <<non è assolutamente vero che io voglio solo sesso da te>> chiuse gli occhi, fece una breve pausa e poi riprese <<io...io...>>fece un profondo sospiro, intrecciò le sue mani con le mie, appoggio la fronte contro la mia e guardandomi negli occhi mi disse << voglio fare l'amore con te piccola>>.
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Quegli occhi color argento
RomantikLei figlia di un imprenditore e lui figlio del più importante imprenditore di Manhattan si incontreranno in un ballo in maschera organizzato dalla madre di lui