PUNTO DI VISTA DI GRACE
<< oh Davis>> dissi allacciando le braccia al suo collo baciandolo con foga. Lui spalancò gli occhi per la sorpresa. Ma dopo un pò ricambiò anche lui il bacio. Gli sfilai la maglietta con una velocità che restai sorpresa dei miei stessi gesti. Mi distese nel letto senza staccare le labbra dalle mie. Con le mani vagai tra i suoi muscoli scolpiti. Palpai i suoi addominali perfetti e gemetti di approvazione nella sua bocca. Lui con le mani, scompigliava i miei capelli. Iniziai a scendere con le mani fino ad arrivare alla sua cintura. Prima di armeggiare con essa decisi di provocarlo strizzando il suo membro che nonostante tutti gli strati che lo separavano dalla mia mano, riuscii a sentire che lo aveva già duro. << oh Grace sto impazzendo! È da pomeriggio che ti desidero. Ti ho pensata tutto il tempo che ho lavorato.>> disse con voce roca. Sorrisi al suo commento. Mi ha pensata tutto il pomeriggio nonostante fosse immerso nel lavoro. Iniziai ad armeggiare con la sua cintura e lui attaccò il mio collo. Quando riuscii a liberarlo sia dei pantaloni che dei boxer lui si staccò bruscamente da me. Rimasi confusa ma poi capii. Aprì il cassetto del comodino e prese un preservativo. Ruppe la bustina con i denti e quel gesto selvaggio mi fece eccitare e contrarre i muscoli interni della vagina. Poi mi guardò con quegli occhi color argento che adesso avevano le pupille dilatate per l'eccitazione e mi rivolse il suo sorrisetto sexy alzano solamente un angolo della bocca << meglio prevenire che curare disse mettendoselo e buttandosi letteralmente addosso a me come un leone si butta per catturare la sua preda. Attaccò nuovamente le mie labbra vogliose e infilò due dita nella mia fessura. Mugolai nella sua bocca mentre faceva cerchi con le dita dentro di me per allargarmi. << oh piccola sei già bagnata e pronta per me>> << TI PREGO SCOPAMI SUBITO!>>dissi al limite della pazienza e senza farselo ripetere due volte entrò dentro di me in una maniera così animalesca e brutale che inarcai la schiena in maniera esagerata e urlai a pieni polmoni gettando la testa all'indietro con la bocca spalancata. << oh piccola>> gemette lui buttando la testa all'indietro. Iniziò a pompare come un animale con gli occhi serrati e la testa gettata all'indietro. Mi sentivo in estasi mentre Davis mi cavalcava con stoccate forti e decise. Dopo un pò il mio corpo fu invaso dagli spasmi e inizio a tremare. Davis capì che stavo venendo e mi baciò la fronte << guardami mentre stai venendo>> disse autoritario. Riuscii a stento ad alzare la testa verso di lui e a guardarlo negli occhi. Avevo davanti un animale inferocito. Aveva gli occhi neri e non trasmetteva nessuna emozione apparte l'eccitazione. Continuai a guardarlo con la speranza di vedere nei suoi occhi un pochino di...affetto? Ma niente in lui c'era solo lussuria ed eccitazione nei miei confronti. Mi sentii una delle sue tante puttane in quel momento. << DAVISSSS>> invocai il suo nome una volta che arrivai al culmine. Esplosi sotto di lui senza perdere il contatto visivo. Anche lui c'era quasi. Sentii il suo corpo tremare e strinse i denti e gli occhi gettando la testa all'indietro << GRACEEE>> invocò il mio nome ed esplose anche lui accasciandosi su di me. Stettimo un pò in quella posizione mentre io giocavo con i suoi capelli. Poi sollevò la testa sorridendomi << mi hai distrutto piccola>> sussultai quando si sfilò da me e si tolse il preservativo mettendosi sotto le coperte. Buona notte bocconcino disse per poi girarsi dalla parte opposta. Ci rimasi un pò male. Non mi ha dato nemmeno un bacio prima di addormentarsi e si è girato dalla parte opposta. 'Illusa puttana, cosa pretendi? Non lo hai ancora capito che ti vede solamente come una delle sue tante puttane? Davvero speravi che ti desse il bacio della buona notte? Davvero speravi che dormisse girato dalla tua parte e magari speravi anche che avreste dormito abbracciati? Povera piccola puttanella illusa'. Disse la bastarda della mia coscienza. Chiusi gli occhi evitando di pensare alle crude e amare parole che la mia simpaticissima coscienza mi avesse appena detto. Forse ha ragione la mia coscienza. Mi sto illudendo troppo. Davis non sarà mai capace di provare anche solamente affetto nei miei confronti. Lui vuole solamente quello e adesso che l'ha ottenuta vorrei sapere se inizierà ad allontanarsi da me dato che ha raggiunto il suo obbiettivo. Mi alzai per andare a prendere un bicchiere d'acqua nel mini frigo della suite. Al ritorno mi fermai sui miei stessi passi per osservarlo. Oh santo cielo, è così bello anche quando dorme. Sembra un bambino, è così tenero. Non posso pensare che questo bellissimo uomo che sto osservando che in questo momento sembra un angelo caduto dal cielo, in realtà fosse un demone dall'anima oscura e tenebrosa. Non ci voglio proprio credere. Preferisco illudermi per pochi secondi che in realtà fosse un dolce angelo, proprio come pare in questo preciso momento davanti ai miei occhi. Mi abbassai e gli sorrisi dolcemente come se mi potesse vedere. Lo accarezzai dolcemente sulla guancia e mi ritrassi immediatamente quando arricciò il naso. Non volevo svegliarlo. Mi alzai e tornai a letto. ' oh povera piccola puttanella, misà che ci stai ricascando di nuovo, esattamente come ci sei cascata con jack. Ti stai innamorando'. Ma sta zitta, che assurdità stai dicendo solo cazzate. Io non mi sto innamorando, non ci ricasco una seconda volta. Dopo jack mi sarà difficile amare un altro uomo. Io no posso e non voglio innamorarmi di nuovo. L'amore a volte può essere così crudele da renderti così ceca da non farti accorgere che l'uomo che ami ti sta tradendo. L'amore fa schifo! Ti fa illudere e poi ti gira le spalle. Mi addormentai profondamente. Sentii delle mani che torturavano i miei fianchi. Qualcuno mi stava facendo il solletico. << Mmm Logan ora mi alzo>> farfugliai. << bocconcino>> sentii quella voce profonda e sexy chiamarmi. Mi svegliai di scatto << Davis>> lui mi fece il sorriso più tenero del mondo e mi sciolsi << buon giorno bocconcino>> disse per poi alzarsi dal letto. Diamine baciami! Dammi il bacio del buon giorno!. 'Illusa puttanella non puoi pretendere tanto da lui. Complimenti adesso che gliel'hai data lo vedi come inizia ad allontanarsi da te? Nemmeno un bacio ti dà più'. Devi stare zitta! << finalmente ti sei svegliata, ho provato in tutti i modi a farlo,ma vedo che il solletico è il più efficace.>> disse facendomi l'occhiolino. << che ore sono?>> << le nove>> <<Mmm ora mi alzo>> dissi per poi alzarmi. Ero completamente nuda. Davis mi guardo affascinato << oh Grace mi stai facendo tornare la voglia. Non so quale forza soprannaturale mi stia tenendo a freno dal non saltarti addosso>> disse passandosi la lingua sulle labbra con fare seducente. Io decisi di provocarlo. Mi voltai e mi abbassai fingendo di prendere i vestiti, facendogli ammirare il mio fondoschiena. Risi quando mi saltò addosso prendendomi in braccio e portandomi sul letto. Notai che era vestito e profumato. Si tolse la maglietta con un verso selvaggio che mi fece eccitare. << oh Grace, amo il sesso mattutino>> disse per poi scivolare sotto di me. Iniziò a torturare il mio clitoride con colpi di lingua provocanti. Inarcai la schiena gemendo come non mai. Di prima mattina sono più sensibile. Spalancai la bocca quando iniziò a succhiare forte. << oh Davis>> dissi sul punto di venire. Ma lui si staccò bruscamente da me e si infilò il preservativo. Salì di nuovo sul letto ed io misi le mie mani al suo collo e lo spinsi verso di me per cercare le sue labbra ma lui si fermò in quella posizione. Perchè diamine non voleva baciarmi? Misi il broncio. Sussultai quando entrò dentro di me e pompò come un animale. Mi voltai dall'altra parte per non guardarlo negli occhi mentre gemevo. << È così stretta!>> disse lui stringendo gli occhi. Mi vergognavo. Mi stavo facendo trattare da puttana. Un'onda mi travolse ed io esplosi insieme a lui che invocava il mio nome. Si accasciò sopra di me. Poi uscì da dentro di me e si tolse il preservativo. Mi porse una mano per farmi scendere dal letto << andiamo a farci una doccia veloce>> feci il broncio << perchè la doccia?>> << ho fretta ti voglio portare in un bel posto, oggi la giornata sarà lunga>> disse facendomi l'occhiolino. Presi la sua mano e mi fece scendere dal letto. Ci ritrovammo a due centimetri di distanza e lo supplicavo con gli occhi di baciarmi. Lui mi fissò le labbra, mi illusi per qualche secondo ma niente, si allontanò lasciandomi la mano e si diresse nel bagno.
PUNTO DI VISTA DI LOGAN
Ero in ospedale a visitare la piccola Megan. Trovai i suoi genitori piangenti. Mi precipitai da loro << cosa è successo? Dove è Megan>> suo padre mi mise una mano sulla spalla. << non ce l'ha fatta>> spalancai gli occhi << non è possibile>> il cuore mi batteva all'impazzata. << Dove è? DOVE CAZZO È?>> dissi infuriato. Suo padre mi indicò la stanza e corsi da lei. Mi bloccai sui miei stessi bassi. << piccola>> sibilai appena. Vidi il suo piccolo corpicino disteso nel letto, coperto da un lenzuolo bianco. Mi avvicinai a lei e gli spostai il lenzuolo per vedere il suo splendido viso un ultima volta. Tremai quando vidi che era completamente bianco. Il suo bellissimo volto era stato invaso dalla morte. Nonostante tutto rimaneva bellissima. << Megan>> singhiozzai dandole un casto bacio sulla sua piccola fronte gelida. Presi il suo piccolo corpicino esile e l'abbracciai. << MEGAN!!!!>> urlai per la disperazione. Mi svegliai di soprassalto. Era mattina. Il mio petto andava su e giù in una maniera pazzesca. Misi a fuoco e capii che ero nella mia stanza. Mi passai le mani sui capelli e decisi di rilassarmi. Avevo fatto un incubo. Che spavento. Mi voltai e vidi che la preda che avevo pescato ieri in discoteca era ancora qui, sveglia. Mi fece un sorriso malizioso e mise la sua mano nel mio membro. << buon giorno finalmente ti sei svegliato>> ricambiai il suo stesso sorriso malizioso << buon giorno a te splendida>> lei mie guardò con occhi da furbetta << che ne dici di un secondo giro?>> alzai un sopracciglio << ieri sera non ti è bastato? >> dissi io. << mi è tornata la voglia>> sorrisi << mi dispiace, la giostra deve chiudere, è stato un piacere aver fatto conoscenza con lei signorina ma adesso devo andare a lavorare.>> lei mi guardò con sguardo malizioso << Mmm, mi attirano gli uomini in giacca e cravatta>> scesi dal letto e presi si suoi vestiti. << non ho tempo da perdere, vestiti, sul comodino accanto al letto ci sono i soldi che ti devo. Appena sei pronta scendi giù, c'è il mio autista che ti sta aspettando, ti porterà lui a casa>> dissi autoritario. Lei si vesti e si prese i suoi soldi. Lasciò un biglietto nel comodino. << ti ho lasciato il mio numero nel caso sentissi la mia mancanza sono sempre disponibile per te>> disse facendomi l'occhiolino. Illusa. Me ne andai nel bagno a lavarmi mentre lei scendeva la scale.
PUNTO DI VISTA DI GRACE
Davis si spogliò davanti i miei occhi. Mentre si toglieva i pantaloni i suoi muscoli si contrassero. Era così bello, ma anche così crudele a volte. Entrò nella grande doccia e mi invitò ad entrare. Andiamo Grace, fatti coraggio. Entrai anche io. L'acqua scorreva sui nostri volti. Davis si girò dalla parte del muro e non mi degnò di uno sguardo. Ebbi come una fitta al cuore e iniziai a piangere sotto il getto d'acqua. Camuffai le mie lacrime che si mescolarono con l'acqua e iniziai a lavarmi anche io. Ero giù di morale e tutto questo solamente per uno stupido bacio che aspetto da ieri sera. Quando finì si volto dalla mia parte << hai finito?>> mi chiese con tono autoritario << no, devo farmi lo shampo>> prese lo shampo << ti aiuto io>> disse girandomi dalla parte della chiusura della doccia. Iniziò a massaggiarmi la testa e mi rilassai sotto il suo tocco. Chiusi gli occhi e non pensai più a niente. Poi mi sciacquò. << fatto>> disse per poi girarmi e guardarmi negli occhi. << Oggi ti farò divertire>> lo guardai sorridente << mi fido di te>> finalmente mi era tornato il sorriso ed era bastata una semplice frase. Usciti dal bagno ci lavammo i denti. Ci guardammo allo specchio sorridenti. Era così bello anche quando si lavava i denti. Ci asciugammo i capelli e tornai in camera per prendere i vestiti. << piccola ti ho preso gli indumenti che indosserai oggi>> << ma perchè? non c'era bisogno>> << invece si>> alzai gli occhi al cielo e entrai nella stanza. Notai che c'era un sacchetto che prima non c'era. Lo svuotai e dentro c'era un costume color tiffany con la mutandina a perizoma. Poi c'erano degli shorts di jeans, dei sandali costosissimi e una maglietta corta che mi lasciava la pancia di fuori. Lui entrò nella stanza trovandomi già pronta. Restò di stucco << girati>> disse autoritario. Mi girai <<lo sapevo che questi shorts sarebbero stati in grado di fasciare perfettamente il tuo meraviglioso sederino>> disse toccandomi con la mano destra il sedere e con la sinistra nel mio addome e mi spinse verso di lui per farmi sentire che lo aveva di nuovo duro. Poi si staccò da me e mi accarezzò la guancia << piccola, li c'è la colazione>> mi indicò un tavolino con la colazione. << io l'ho già fatta stamattina alle 7 mentre dormivi come una bambina adorabile>> arrossii al suo commento << se vuoi ti faccio compagnia, l'importante è che mangi perchè ieri sera non hai mangiato>> Mi accomodai al tavolino e vidi che c'era di tutto e di più. << sicuro che non hai invitato un impero? Perchè non penso di riuscire a mangiare tutto da sola>> lui rise << sono tutti per il tuo delizioso palato>> Iniziai ad addentare tutto quello che mi trovavo davanti. Senza rendermene conto riuscii a mangiarmi tutto. In effetti avevo una fame da lupo, perchè non avevo mangiato ieri sera. Secondo me contribuì anche il fatto di aver fatto 'attività fisica' di prima mattina ad avermi fatto venire così tanta fame. Davis mi guardava divertito. << sei adorabile quando mangi, resterei ore a guardarti farlo>> arrossii al suo complimento. << incredibile, riesci a stupirmi ogni giorno di più, sei riuscita a mangiare tutto, impressionante>> << è stata l'attività fisica che abbiamo fatto a farmi venire tutta questa fame>> lui fece un sorriso malizioso << è un buon motivo per farlo più spesso bocconcino>> disse facendomi l'occhiolino. Alzai gli occhi al cielo. Sempre a quello pensa. << ma il tuo mondo gira sul sesso?>> lui mi guardò serio << no, il mio mondo gira intorno a te Grace>> non capii se fu un complimento oppure se si riferiva al fatto che fossi io il sesso su cui girava. Finii i mangiare e uscimmo dalla camera. Arrivammo davanti le scale e lo guardai con occhi di sfida. << oggi ho i sandali>> dissi io. Lu sorrise << Mrs. Bennet, per caso mi vuole sfidare?>> disse con aria divertita. << forse>> dissi io mettendomi davanti a lui. Mi fissò il sedere con apprezzo. << se la prendo signorina, deve fare il secondo round in limousine con questo poveruomo eccitato>> disse facendomi l'occhiolino. << accetto>> dissi per poi correre lungo le scale. Sfrecciavo come un puma, padrona di me stessa dal momento che avevo i sandali ed ero sicura di me. Riuscii a stare in porposition. A metà percorso mi prese in braccio. << ti ho presa piccola>>. Scoppiamo a ridere come bambini. Arrivati in limousine l'atmosfera cambiò. Si fece più hot. Arrivammo con il fiatone e senza fiato per le precendenti risate. Ci guardammo negli occhi e scoppiammo in una nuova risata. Quando ci calmammo ci guardammo di nuovo negli occhi. Davis mi prese e mi mise a cavalcioni su di lui. Preso dall'eccitazione mi tolse contemporaneamente pantaloncini e costume. Si sbottonò i pantaloni senza toglierseli, aprì un cassetto che non avevo mai fatto caso e prese il preservativo. Lo strappò con i denti e se lo mise nel suo grosso membro. Mi prese per i fianchi e mi posizionò sulla sua cappella. Mi fece scivolare con forza e in meno di un secondo mi ritrovai completamente piena. Spalancai la bocca e urlai per quella sensazione di completa pienezza. Arrivava fino al limite. Questa volta decise lui il limite dato che aveva le mani serrate nei miei fianchi. Il ritmò era velocissimo e sussultai quando la limousine prese una buca dando una spinta maggiore. Mi aggrappai alle sue spalle possenti e lo guardai negli occhi mentre gemevo come una foca in calore. Aveva le pupille dilatate ma non mi guardò negli occhi. Mi avvicinai a lui per baciarlo ma lui gettò la testa all'indietro e andai a baciare il suo collo. Mi ritrassi e ci rimasi male. << oh piccola sei così calda e accogliente>> a quelle parole esplosi sopra di lui con un urlo stridulo. Davis mi raggiunse dopo pochi secondi con un verso selvaggio. Mi sfilò da lui, si tolse il preservativo e si riabbottonò i pantaloni. Io mi vestii e mi sedetti accanto a lui. Non proferì parola. Prese una bottiglia di whisky e un bicchiere di vetro. Senza guardarmi mi disse << ne vuoi?>> << no grazie >>dissi mortificata dai suoi gesti. Perchè mi ignorava?. Lo guardavo bere il suo whisky. Quando finì si mise a fissare il finestrino. Ma perchè si comporta così? Io non lo capisco. Ad un certo punto intravidi il mare. Mi misi a fare come una bambina. Ero così eccitata ogni volta che vedevo il mare. << Davis mi ci porti a mare?>> dissi contenta. Lui sorrise per il mio atteggiamento infantile << magari domani piccola, per oggi ho in riservo qualcosa di migliore>> il sorriso mi sparì e feci il broncio. Lui rise spensierato. << sei davvero adorabile quando ti imbronci>> gli feci la linguaccia. La limousine si fermò davanti una spiaggia. << dove mi vuoi portare?>> << ora lo vedi>> disse mettendo una mano attorno ai miei fianchi con fare possessivo. Percorsimo un pò di strada fino ad arrivare davanti al mare dove c'erano due moto d'acqua. Spalancai gli occhi e lo guardai come a chiedergli se era quello che pensavo e lui annuì. Presa dall'emozione lo abbracciai. << dobbiamo toglierci i vestiti e metterci il giubbotto di salvataggio. Saltellai come un canguro e mi spogliai immediatamente. Davis mi fissò il sedere << oh piccola ti scoperei all'istante,qui all'aperto non mi interessa niente>> alzai un sopracciglio << non ti è bastato quello di stamattina e quello di poco fa in limousine?>> lui si passo la lingua sulle labbra << tu non mi basti mai>> 'non ti illudere puttana, si riferisce al sesso non a te' disse la mia coscienza. << vieni qui>> mi avvicinai a lui e mi mise il giubbotto di salvataggio. Lo strinse forte << non voglio che ti accada qualcosa>> disse accarezzandomi la guancia. Gli feci un sorriso a 32 denti e mi avvicinai alla moto. << Aspetta piccola, prima lo facciamo insieme, guido io e tu stai dietro, poi faccio guidare a te mentre io sto dietro di te e in fine quando vedo che ci hai preso la mano ti farò guidare da sola l'altra moto>> << come vuole lei Mr. Kyle>> gli dissi io. Con un gesto elegante e sicuro di se, salì con grazia nella vettura. Mi tese una mano e mi aiutò a salire. Iniziò a spiegarmi come funzionava il meccanismo ed io annuii. << pronta?>> << si>> dissi io eccitata. Lui accese la moto e iniziammo a sfrecciare lungo il mare. L'odore della salsedine invase le mie narici mentre il vento faceva volare i miei capelli. Avvolsi le braccia nell'addome possente di Davis. << Più veloce! Più veloce!>> << sei sicura?>> << siiii>> << allora tieniti forte>> detto fatto. Lo strinsi con tutta la forza che avevo nelle braccia e lui andò più veloce. Urlai di felicità, era così divertente! Dopo un paio di minuti tornammo nella postazione di prima. << ti è piaciuto?>> disse scendendo dalla moto. << tantissimo!>> << bene, adesso scivola davanti e prova a guidare tu>> senza farmelo ripetere due volte andai davanti e lui si mise dietro di me. Ripeté come funzionava ed io accesi il motore. Misi le mani al volante emozionata. << adesso schiaccia molto piano l acceleratore>> feci come disse e andammo molto piano. << brava piccola mi piace quando mi ubbidisci>> disse baciandomi i capelli. Cazzo Baciami sulle labbra e non sui capelli! Pensai. << adesso posso andare più veloce?>> << si>> senza farmelo ripetere due volte premetti l acceleratore. Sentivo l'adrenalina scorrermi per le vene. << siii sto volando Davis!!!>> lui rise spensierato stringendosi di più a me. Era così bella quella sensazione di libertà che provavo. Dopo un paio di giri << se sei sicura di te stessa puoi guidarla anche da sola se vuoi>> ero pronta ma in realtà volevo che stesse ancora stretto tra le mie braccia. << ancora un pò Davis, e poi guiderò da sola>> << daccordo, miraccomando, fallo quando sarai sicura di te al 100%>> annuii e feci altri cinque giri. Poi tornai nella postazione iniziale e Davis scese << impari in fretta, brava Grace, non mi deludi mai, anzi mi stupisci in continuazione>> << grazie>> gli dissi con un sorriso a 32 denti. Lui salì sull'altra moto. << mangia la mia polvere schiappa>> dissi superandolo. Lui rise e gridò << Schiappa a chi? Guarda che se vengo non te la faccio passare liscia eh>> mi girai e dissi << dai prendimi se ci riesci.>> dissi continuando a sfrecciare con la moto. Dopo un sette giri ero ancora in testa. << dai basta mi arrendo adesso scendiamo su>> << ancora un altro giro ti prego!>> dissi facendogli il broncio. Lui alzò gli occhi al cielo << va bene ma questo è l'ultimo>> << siii>> dissi contenta godendomi l'ultimo giro. Una volta scesi e una volta tolti i giubbotti di salvataggio...<< ciao schiappa, cosa si prova ad essere il secondo?>> dissi prendendomi in giro. Lui mi guardò divertito. << vediamo chi è la schiappa>> disse rincorrendomi. Scappai come un cervo in fuga da un leone e lui riuscì a prendermi. << Presa!>> esclamò lui divertito. Mi distese per terra e mi dimenai quando iniziò a farmi il solletico. Risi a crepapelle. << basta basta!>> << chi è la schiappa?>> <<tuuuu>> lui continuò la tortura << ripeti?>> <<Tuuuuu>> << sei proprio testarda! Risposta sbagliata>>continuò ed io restai senza fiato << va bene, va bene mi arrendo, io sono una schiappa ma adesso basta>> lui si fermò e strofinò il naso al mio << brava piccola>> disse per poi poggiare le sue labbra sulle mie. FINALMENTE CAZZO! È da ieri che aspetto un suo bacio. Mi era mancato il dolce sapore delle sue labbra. Mi era mancata la dolcezza con cui pressava quelle labbra morbide sulle mie. Mi era mancato il Davis giocoso.
CONTINUERÒ AL PIÙ PRESTO CARE. VI ADORO TUTTE! BACI!
STAI LEGGENDO
Quegli occhi color argento
RomanceLei figlia di un imprenditore e lui figlio del più importante imprenditore di Manhattan si incontreranno in un ballo in maschera organizzato dalla madre di lui