PUNTO DI VISTA DI GRACE
Alzai lo sguardo e mi ritrovai davanti il maggiordomo di Davis. Mi alzai imbarazzata e abbassai la gonna. Mi rimisi in sesto e guardai Davis che aveva uno sguardo misto tra arrabbiatura e eccitazione. Dalla tuta si vedeva benissimo che lo aveva duro. Il maggiordomo fece finta di niente, evidentemente non era la prima volta che le capitava di trovarsi davanti una situazione simile, si schiarì la gola e si rivolse a Davis con tono educato << signore, Mr. Kyle la desidera nel suo studio>> Davis sbuffò << dille gentilmente che sarò da lui fra 10 minuti>> il maggiordomo fece un cenno educato con la testa e sparì dalla grande sala. Davis si voltò verso di me facendomi un sorriso malizioso << certo che abbiamo una grande sfortuna, ogni volta che la situazione si fa piccante, per un motivo o per un altro, qualcuno viene a interromperci>> poi si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò << non ti preoccupare bocconcino prima o poi soddisferò il tuo bisogno di scopare>> disse facendomi l'occhiolino per poi sparire anche lui. Feci un grande sospiro e mi buttai nel divano, che adesso era spostato di 20 centimetri più a destra e i cuscini erano tutti per terra. Certo che siamo stati davvero selvaggi e incontrollabili questa volta. Ero ancora eccitata, chiusi gli occhi e le immagini di quello che era successo poco fa mi invasero la testa. Santo cielo come ho potuto, stavo per concedermi a lui, se non fosse arrivato il suo maggiordomo non lo avrei fermato, anzi stavo impazzendo, non vedevo l'ora che mi scopasse, in quel momento il mio corpo bramava il suo, chiedeva di essere soddisfatto da quel demone con gli occhi color argento. Restai immersa nei miei pensieri per circa 20 minuti,quando finalmente con mia felicità vidi arrivare Logan con un sorriso stampato sul volto. << come è andata?>> che stupida! Era evidente! << benissimo!>> disse lui contento. << adesso possiamo andare?>> dissi impaziente, non volevo stare un secondo di più in quel posto. << Aspetta non possiamo andarcene così, dovresti andare a salutare John, sarebbe un gesto maleducato se non lo facessi.>> alzai gli occhi al cielo << devo per forza?>> lui annuii severo. Mi arresi e iniziai a salire le scale. Una volta arrivati nello studio di John c'era anche Davis che con mio stupore era completamente vestito, impeccabile ed elegante come sempre. John mi sorrise << Buon giorno Grace, vedo che ti fai sempre più bella>> disse facendomi segno di accomodarmi. Mi avvicinai e mi accomodai << Grazie Mr. Kyle>> << chiamami pure John, sono un caro amico di tuo padre>> disse appoggiando la schiena allo schienale della poltrona, che a giudicare da quel che vedevo doveva sembrare comoda, era rilegata in pelle nera. Notai che era la fotocopia del figlio in tutto e per tutto, non solo di aspetto ma anche nei modi di fare. Erano esteticamente uguali, solo che Davis aveva 20 anni mentre John era sulla cinquantina e aveva qualche ruga in più,e un'altra differenza erano gli occhi color argento che Davis aveva ereditato da sua madre. Davis non smetteva di fissarmi, e notai che nei suoi occhi c'era ancora eccitazione nei mie confronti, si morse il labbro inferiore e iniziò a percorrere con lo sguardo su tutto il mio corpo. John si schiarì la gola << so che domani inizierai a lavorare con noi>> io annuii imbarazzata e nervosa dallo sguardo indecente di Davis. << ho dato un'occhiata al tuo curriculum e devo farti i miei più sinceri complimenti, sono convinto che avrai successo>> disse sorridendomi gentilmente. << Grazie John>> dissi timidamente << non devi ringraziarmi, era mio dovere farti sapere che apprezzo il tuo impegno >> Davis mi fece un'occhiolino da calamutande e non so quale forza della natura riuscì a trattenermi dalla tentazione che avevo di tritarlo! Feci un sorriso tirato a John. Il maggiordomo irruppe nella stanza. << signore il pranzo è servito>> io e Logan fecimo per alzarci e andarcene via ma John ci fermò << aspettate, potete rimanere, farò chiamare i vostri genitori e inviterò pure loro a pranzo, mi farebbe davvero un grande piacere>> disse contento. Io e Logan ci guardammo, dopo ci voltammo verso John << certo accettiamo con piacere>> disse Logan. Dannazione io odiavo quella villa! Non volevo stare un secondo di più vicina a quel demone dagli occhi argentati.
SO CHE È CORTO MA HO TROPPO SONNO, DOMANI DEVO ALZARMI PRESTO. AGGIORNERÒ NON APPENA 15 DI VOI COMMENTERANNO DICENDOMI COSA NE PENSANO DI QUESTA STORIA. PS: VI ADORO TUTTE! GRAZIE PER IL SUPPORTO CHE MI DATE.
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Quegli occhi color argento
RomanceLei figlia di un imprenditore e lui figlio del più importante imprenditore di Manhattan si incontreranno in un ballo in maschera organizzato dalla madre di lui