PUNTO DI VISTA DI GRACE
Ci precipitammo tutti verso nostro padre. Io ero sotto shock con le lacrime che minacciavano il mio viso. <<papà!>> Urlò Logan scuotendolo. Mia madre scoppiò in un pianto disperato. <<amore mio non mi lasciare!>> urlò tra le lacrime. Clara si affrettò a chiamare l'autombulanza mentre io rimasi lì, immobile, ad ammirare la scena completamente sotto shock. Mia madre poggiò la testa sul suo petto << i suoi battiti sono deboli>> disse in un sussurro mia madre. << amore mio>> singhiozzò per poi baciarlo sulle labbra. Che cosa avevo combinato? Il mio papà, il mio carissimo papà che amo tanto, come ho potuto fargli questo? Lui è il mio eroe, come ho potuto fargli del male? Sentii come una spada lacerarmi il petto. Nell'arco di pochi secondi arrivarono i soccorsi che presero mio padre. Furono così veloci che non ebbi nemmeno il tempo di capire cosa stava accadendo. Alla fine mia madre andò con loro mentre io me ne andai con Logan. Mio fratello andava ad una velocità pazzesca. Scoppiai in lacrime <<è tutta colpa mia!>> Logan non rispose, era letteralmente sconvolto. Fu un miracolo arrivare in ospedale, evitando di fare incidente. Scesi dalla macchina e sentii le gambe molli. Arrivai tremante in sala d'attesa. Mi sedetti su una delle sedie che c'erano a disposizione. Mia madre non la smetteva di piangere mentre Logan, la teneva abbracciata e le sussurrava parole confortanti. Mi sentivo distrutta. A differenza di mia madre riuscii a non piangere. Non so perchè, ma in quella stanza non riuscivo. Mi ero già sfogata in macchina. Restai con lo sguardo perso nel vuoto quando i Kyle fecero capolineo nella sala. Lizzie si precipitò a consolare mia madre mentre John, si precipitò da Logan dandole qualche pacca consolatoria sulla schiena. Mentre io rimasi lì, sola, rannicchiata in quella sedia fredda. Dopo un paio di secondi, Lizzie venne da me rivolgendomi un sorriso timido. Alzai lentamente lo sguardo sul suo e...maledizione, hanno gli stessi occhi. Mi manca così tanto il mio demone,in questo momento ho davvero bisogno di un suo abbraccio. << hey cara, sei così pallida, perchè non vai a prenderti un caffè?>> scossi la testa << non importa Mrs. Kyle>> le mi accarezzò una guancia esattamente alla stessa maniera con cui lo fa con me Davis. << oh no cara, chiamami Lizzie. Insisto su, vai a prenderti un bel caffè così ti riprendi>> scossi di nuovo la testa << allora vado a prendertelo io>> disse alzandosi. La bloccai << no, non preoccuparti vado io>> non volevo disturbarla. E poi avevo bisogno di uscire da lì, lei mi ricordava troppo Davis e a me manca. Uscii dalla sala attesa e mi precipitai alla macchinetta quando vidi un uomo seduto in quelle sedie scomode che l'ospedale riforniva. Era vestito in completo e aveva la cravatta allentata, la giacca era adagiata perfettamente con cura su un altra sedia mentre le maniche della camicia erano alzate. Mi avvicinai ancora di più e << Davis>> mi uscì come un sussurro a malapena udibile, ma lui alzò la testa di scatto e quando mi vide balzò all'impiedi precipitandosi da me. << piccola>> disse mettendo le mani a coppa sul mio viso. << cosa ci fai qui?>> lui mi guardò mortificato << perdonami ma se entravo in sala d'attesa non avrei resistito a starti lontano>> << oh Davis ho così tanto bisogno di un tuo abbraccio>> singhiozzai timidamente. Lui non se lo fece ripetere due volte che mi accolse nelle sue forti braccia calorose. Amavo stare tra le sue braccia e amavo ancora di più inspirare il suo profumo inebriante. Mi dava un senso di pace, era come un tranquillante per me quel suo profumo. Chiusi gli occhi e mi lasciai cullare da lui. << come sta? Sapete qualcosa?>> scoppiai a piangere << non lo so, non so niente, so solo che se lo sono portato via, non ci dicono niente>> dissi tra i singhiozzi. Lui mi accarezzò la testa e mi strinse più forte. << shh piccola, non ti preoccupare andrà tutto bene, ci sono io con te, non ti lascio sola>> disse dandomi qualche bacio sulla fronte. << sei così pallida...ti prendo un caffè così ti riprendi>> disse per poi voltarsi e prendermi il caffè. <<tieni>> me lo porse nelle mani tremolanti ed io dissi un debole grazie che si sentì a malapena. Finii il caffè e buttai il bicchiere nel cestino. Davis mi abbracciò e mi accarezzò la schiena dandomi qualche bacio sulla fronte. << oh Davis>> singhiozzai tra le sue braccia. Quando in lontananza vidi Logan e mi staccai subito da Davis dirigendomi nella macchina da caffè. Davis all'inizio mi guardò confuso, poi capì e si sedette. << Grace>> mi sentii chiamare da lui, mi voltai << Logan>> dissi in un sussurro << papà? Come sta?>> lui sospirò ed io rimasi a guardarlo preoccupata << lui adesso è fuori pericolo, però deve rimanere sotto osservazione per altri due giorni>> feci un respiro di sollievo << oh grazie al cielo sta bene>> dissi abbracciandolo. << aspetta, domani è il loro anniversario...e il viaggio?>> lui mi accarezzò il viso << l'ho già annullato>> annuii sconsolata. Poi si girò verso di Davis e gli rivolse un debole sorriso che lui ricambiò. << nostra madre rimarrà qui stanotte>> aprii la bocca per dire qualcosa ma lui mi interruppe << non ti preoccupare starà bene, l'ho fatta sistemare in un luogo appropriato>> annuii. << andiamo a casa tesoro, è tardi domani ci dobbiamo alzare presto>> disse prendendomi per mano. Mi voltai verso di Davis e lui si alzò di scatto e ci seguì. << ciao mamma>> dissi con le labbra tremanti abbracciandola. Lei ricambiò l'abbraccio << abbi cura di lei Logan>> lui annuì e l'abbracciò a sua volta. << siete i miei gioiellini vi voglio bene>>> disse con gli occhi lucidi e il labbro inferiore tremante. << anche noi>> dessimo a coro. Poi la salutarono pure i Kyle e ce ne andammo via. Arrivati al parcheggio io e Davis ci guardammo un ultima volta e lui mi mandò un bacio di nascosto. Una volta arrivati a casa trovammo la cena a tavola. << mangia tesoro, non puoi saltare la cena>> con lo sguardo verso terra dissi << non ho fame, ho lo stomaco chiuso>> lui sospirò << anche io ho lo stomaco chiuso, ma dobbiamo mangiare...fallo per nostro padre, lo sai che non avrebbe voluto che noi saltassimo la cena>> annuii rassegnata e iniziammo a mangiare la cena. Logan mi guardò e notai una scintilla di sospetto nei suoi occhi. Corrugai la fronte << perchè mi guardi così?>> lui posò la forchetta e sostenne la testa con una mano guardandomi con interesse. << stavo pensando...>> lasciò la frase in sospeso. Io alzai un sopracciglio incitandolo a continuare. << adesso siamo soli a casa...>> disse con voce cupa. Smisi di mangiare anche io e degludii. 'Oh merda! Mi vuole fare il terzo grado adesso?'. << volevo approfittarmi di questo momento per chiederti una cosa>> degludii di nuovo. 'ecco lo sapevo'. Evitai il contatto visivo, quindi, mi concentrai sul mio piatto. << che tipo di rapporto hai con Davis Kyle?>> disse tutto d'un fiato. Quella frase mi colpì. Restai di stucco, e se sospettava qualcosa?. << un normale rapporto tra colleghi>> dissi cercando di apparire tranquilla. Poi alzai lo sguardo e lo guardai dritto negli occhi << perchè me lo chiedi?>> << no così...>> disse lasciando di nuovo la frase in sospeso. Poi continuò << ne sei sicura?>> disse con voce vellutata. Mi affrettai ad annuire. Sussultai quando si alzò di scatto e mi prese per il braccio stringendo la presa facendomi male e guardandomi con aria minacciosa. << se scopro che quei giorni che sei mancata sei stata con lui, giuro su nostro padre che gli taglio le palle!>> spalancai gli occhi impaurita << ma perchè sospetti di lui? C'è ne sono tanti di uomini a Manhattan>> oh merda forse lo ha capito. << ti voglio solo avvisare cara sorellina, l'ho notato come ti guarda e non so se c'è qualcosa tra voi però di certo lui ha qualche interesse nei tuoi confronti e l'ho notato più di una volta>> degludii << sappi che è il tuo capo ma sopratutto sappi che è il figlio del migliore amico di nostro padre e anche collega quindi non sappiamo come la potrebbe prendere nostro padre la notizia>> scoppiai in una risata isterica << ma quanti film ti sei fatto? Non siamo e non saremo mai fidanzati non ti preoccupare>> lui spalancò gli occhi sorpreso << quindi non è lui il tuo ragazzo?>> merda si che lo é! << no>> dissi cercando di essere indifferente. << ora però lasciami, mi stai facendo male>> dissi cercando di liberarmi dalla presa e lui aprì di scatto la mano lasciandomi libera. Mi massaggiai la parte arrossata. << lo scoprirò, è una promessa>> disse prima di andare in camera sua a cambiarsi. Andai a farmi un bagno per togliermi lo stress di dosso e iniziai a pensare a tutto quello che era successo in così poco tempo. Non solo sono tornata con Davis ma adesso mio padre è in ospedale per colpa mia, ed ha ragione Logan! Non so come potrebbe prenderla la notizia di noi. Cazzo! Sono fottuta. Ho dovuto mentirgli e mi sento così in colpa. Non ho mai mentito a mio fratello, gli ho sempre detto tutto e lui mi ha sempre compresa e non mi ha mai giudicata. È sempre stato dalla mia parte, sempre. Però non so perchè, ma non ho voluto dirgli di me e Davis. Forse nel profondo di me avevo paura che non avesse compreso, fatto sta che gli ho mentito e mi sento in colpa. Scesi dalla vasca, mi asciugai e mi misi la camicia da notte. Prima di andare definitivamente a dormire scesi giù e mi presi una bella tisana. Avevo bisogno di rilassarmi un pochino, mi sentivo la testa scoppiare. Ero decisamente stressata, questa giornata è stata abbastanza pesante. Bevvi tutto d'un fiato la tisana e tornai nella mia camera. Trovai un messaggio da parte di Davis, appena vidi che era suo mi si formò un sorriso sciocco sul viso. ' so che stai male piccola e mi fa impazzire l'idea di essere qui, in questo letto gelido da solo senza te, senza poterti asciugare le lacrime che rigano il tuo dolce viso, senza poterti abbracciare e inspirare il tuo meraviglioso profumo che mi piace tanto e senza poterti baciare sulle tue morbide labbra che lo diventano ancora di più quando piangi. Ti prego non farlo, so che è difficile ma cerca di non piangere, fallo per me. Buona notte bocconcino'. Restai senza fiato. Questo è il lato dolce che adoro tanto di Davis. Mi sfuggi una risata quando lessi la parola 'bocconcino'. Era da tanto che non mi chiamava così. Questa parola mi fa venire in mente la prima volta che me lo disse.
FLASHBACK DEL CAPITOLO 10
Iniaziai a correre senza una meta, non sapevo dove stavo andando, l'importante era essere il più lontana possibile da quel demone con gli occhi color argento. Finalmente trovai un muro e mi ci nascosi, guardai alla mia destra per verificare se mi stesse seguendo, e per fortuna lo avevo perso di vista, sospirai sollevata quando <<bu>> sussultai quando mi voltai dall'altra parte, era lui! Senza pensarci due volte mi rimisi a correre <<cosa cerchi di fare?>> disse prendendomi per il polso. <<lasciami non abbiamo niente da dirci>> lui mi bloccò al muro tenendomi con le mani sopra la testa. <<oh si invece>> lo guardai male, non dovevo farmi vedere impaurita <<dimmi perchè sei scappata quando hai capito chi ero?>> << sono scappata perchè volevo stare il più lontana possibile da te e non perchè ho paura di un rammollito come te>> <<rammollito eh? Ti faccio vedere io se sono rammollito>> sgranai gli occhi <<non osare toccarmi sai! Tu non puoi capire in che guaio ti sei messo!>> mi guardò impassibile << scommetto che ti sei intrufolato nella festa, delinquente che non sei altro!>> lui sorrise << così vorresti insinuare che ho la faccia da delinquente?>> lo guardai con occhi a fessura << non che hai la faccia, ma che sei un delinquente!>> sospirò pesantemente << e cosa ti fa pensare che sia delinquente, e che mi sia intrufolato in questa festa per persone raffinate?>> << perchè tu non sei raffinato, anzi sei proprio un maniaco che se si sente pieno di se, e le persone raffinate non sono così pervertite come te!>> scoppiò in una risata << tu non mi conosci, se sapessi chi fossi veramente, tremeresti come una foglia d'inverno!>> continuai a guardarlo con occhi di sfida << non mi interessa chi sia tu, a te ti deve preoccupare chi sia io!>> lui sorrise <<sei proprio uno spasso>>. << smettila di ridere di me!>> dissi arrabbiata! Inizio ad avvicinarsi e a strusciare il suo naso sul mio collo <<te lo hanno mai detto che sei un gran bel bocconcino?>>
FINE FLASHBACK
A quel ricordo mi si formò un sorriso ebete sul viso. Decisi di rispondergli ' mi manchi tanto, ho bisogno di stare tra le tue braccia. Buona notte mio demone'. Rilessi il suo messaggio fino a quando non mi addormentai.
Nel cuore della notte sentii una seconda presenza invadere il mio letto. Mi voltai e vidi che era Logan. Ero così assonnata che non riuscii a sibilare nessuna parola quando sentii le sue braccia avvolgermi la vita, imprigionandomi nel suo petto. << scusami piccola, sono stato un pò troppo duro con te.....è solo....sono un pò scosso per nostro padre cerca di capi....>> non lo feci finire di parlare << non ti preoccupare>> dissi baciandogli il petto e inspirando il suo profumo, si era appena fatto la doccia. << menomale che ho te tesoro>> disse lui dandomi un bacio sulla fronte. << è così strano andare a dormire senza aver fatto nessuna partita a scacchi con papà>> disse malinconico lui. Gli accarezzai il petto << spero solo che torni al più presto>> dissi io sospirando. <<già>> disse lui con voce roca. << buona notte tesoro>> disse accarezzandomi un ultima volta i capelli prima di crollare nel sonno.
PERDONO PER IL SUPERSTRAMEGA RITARDO MA ALLA FINE CE L'HO FATTA!!! SOLO PER VOI!!! VI DEVO RINGRAZIARE PER I 580.000 LETTORI, VI AMO TUTTI. AGGIORNERÒ AL PIÙ PRESTO, VI ADORO TUTTI!!!
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Quegli occhi color argento
Roman d'amourLei figlia di un imprenditore e lui figlio del più importante imprenditore di Manhattan si incontreranno in un ballo in maschera organizzato dalla madre di lui