PUNTO DI VISTA DI GRACE
<< Non piangere piccola>> disse baciando le mie lacrime. <<Oh Davis, sono così felice!>> lui poggiò la fronte sulla mia << anche io lo sono piccola, anche io>> disse continuando a baciarmi. Era tutto così perfetto fino a quando.....
<<Grace piccola, sono torn......Davis?!>>
Davis si fermò di colpo e spalancò gli occhi. In un attimo le sue pupille che prima invadevano tutto l'occhio nascondendo il suo colore si ridussero a due pallini a malapena visibili. Adesso l'argento dei suoi occhi dominava, ma era di un argento più scuro del solito, quasi spento direi. I suoi occhi sprizzavano terrore. Il suo respiro si fece più corto e il suo petto andava su e giù molto velocemente ma non perchè un secondo prima stavamo facendo l'amore, ma perchè era completamente terrorizzato. Io mi preoccupai e misi le mie mani tremanti a coppa sulle sue guance e lo guardai negli occhi, con il tentativo vano di tranquillizzarlo ma lui iniziò a tremare ed anche io tremavo dalla paura. Questo è un guaio grosso. Adesso cosa sarebbe successo? Sarebbe cambiato tutto.
Davis abbassò la testa mortificato mentre si rivestiva, mentre io strinsi le lenzuola al mio petto per coprirmi. Ero rossa dalla vergogna, non avevo nemmeno il coraggio di guardare negli occhi Logan. Presi a fissare le mie mani e mi morsi il labbro mentre Logan andava avanti e indietro per la stanza ridendo istericamente e scuotendo la testa incredulo. Era una risata quasi malefica, così inquietante. Non lo avevo mai visto così.
<< Assurdo>> bisbigliò tra lui. <<assurdo, non ci posso proprio credere>> ripetè con una risata amara.
Quando Davis finì di rivestirsi, si voltò dalla mia parte e si chinò accarezzandomi una guancia con le nocche delle dita e con grande sforzo mi rivolse un sorriso di scuse.
A quel punto Logan scattò <<non la toccare!>> disse fermandosi al centro della stanza con i pugni stretti lungo i fianchi. << esci da casa mia>> disse a denti stretti indicandogli la porta.
Davis raddrizzò lentamente la schiena e lo guardò. Io lo ammirai, aveva il viso pallido ed era evidente che era molto mortificato e impaurito allo stesso tempo. Di che cosa aveva paura? Aveva paura della reazione di Logan o aveva paura del fatto che rischiava di perdermi? Si avviò lentamente verso l'uscita della mia stanza e Logan lo seguì con gli occhi mantenendo la sua posizione, immobile.
Sussultai quando Logan scattò e prese Davis dal colletto facendolo sbattere al muro. Davis non reagiva, stava lì fermo a guardarlo impassibile. Era incredibile come era bravo a nascondere le emozioni. << brutto figlio di una buona donna! Me lo avevi promesso! Mi hai preso per il culo per tutto questo tempo!>> gli urlò a due centimetri dal viso.
Io urlai spaventata e tirai tutte le lenzuola coprendomi e raggiungendoli. Toccai il braccio di Logan nel tentativo di fermarlo. << No ti prego lascialo!>> lui si voltò di scatto dalla mia parte e con un gesto brusco mi strattonò così forte che caddi per terra. <<tu stanne fuori Grace!>> urlò infuriato guardandomi con quegli occhi verde smeraldo che adesso erano di un colore più spento. Io presi a tremare e iniziai a singhiozzare senza rendermene conto e lacrime calde invasero il mio viso. Poi tornò a guardare Davis. << ti sei divertito a sbatterti mia sorella ridendo alle mie spalle?!!!>> urlò per poi strattonarlo al muro <<rispondimi!!!!>> urlò al limite della rabbia.
Dovevo fare qualcosa, io non potevo di certo competere con la forza di mio fratello. Mi avviai strisciando nel mio letto e presi il mio cellulare e a loro insaputa inviai un messaggio al nostro autista e guardia del corpo, Fred chiedendogli di aiutarmi. << Ti ho detto di rispondere!!>> urlò Logan alzando un pugno, e mi si mozzò il fiato quando vidi che stava per sferrargli un colpo, ma fortunatamente Davis riuscì a bloccargli il braccio prima che lo colpisse in pieno viso. A quel punto Logan, preso dalla rabbia, si voltò e lo scaraventò nel pavimento mettendosi a cavalcioni su di lui. << È stato divertente sbattersi la sorella del proprio amico?!>> disse Logan sferrandogli un pugno spaccandogli il labbro. Il rumore riecheggiò per la stanza ed io mi sentivo così stordita che lo sentii come eco. Fu come se lo avesse sferrato a me quel pugno, pensai addirittura che fece più male a me che a lui. Io lanciai un urlo disperato e mi avviai da loro <<basta Logan, stai esagerando! Ti supplico lascialo!!!>> dissi fermando il braccio che era pronto a sferrare un altro pugno. Lui per la seconda volta mi scaraventò per terra e mugolai di dolore. << guardati, sembri una puttana! Ti è piaciuto farti sbattere dal tuo capo?!>> sputò velenoso. Quelle parole mi provocarono un insopportabile dolore al petto ed i miei singhiozzi aumentarono.
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Quegli occhi color argento
RomanceLei figlia di un imprenditore e lui figlio del più importante imprenditore di Manhattan si incontreranno in un ballo in maschera organizzato dalla madre di lui